giovedì 27 novembre 2014

La scelta di Oskar

Il prezzo dell'Amore

Esterno giorno,bianco e nero, neanche troppo nitido: una rupe altissima e sotto il ghetto ebreo di Varsavia: la gente corre all'impazzata, soldati a cavallo inseguono, percuotono, fucilano, urla di orrore...e poi silenzio..
una bimba piccolissima cammina e poi corre, inciampando, indossa un cappottino rosso: l'unico colore dell'intera scena.


Lo rivedremo molte sequenze dopo...su di un agghiacciante carretto di miseri resti..
Ecco la visione che ebbe Oskar Schindler nel commovente film del pluripremiato regista americano autore di "Schindler List".
Uno sguardo intenso del bravo attore che lo interpreta Liam Neeson ( se selezionerai potrai vederne la scena),cui tributo forse anche troppo affetto per la somiglianza fisica con mio padre...

Da un memoriale di un sopravvissuto

Non starò qui a parlare di quanto sia stata affascinante la trasposizione del romanzo dello scrittore australiano Thomas Keneally che, per caso, poté raccogliere in una via di Hollywood, la storia di un vecchio pellettiere tedesco, sopravvissuto grazie a Schindler all'olocausto.
E non ricorderò più di un attimo, un'altra scena, quella dove la gioia e la sconvolgente sorpresa di quelle ebree, donne e bimbe, strette alle loro mamme, nude e umiliate nelle docce, attendevano d'essere gasate e invece accoglievano con singhiozzi e incredulità l'acqua che sgorgava dagli alti ugelli.


Oskar Schindler non voleva essere un eroe

Sopra tutto brillava la stella di un uomo che, come  risulta ben chiaro anche nel film, era un gaudente, un astuto imprenditore, amante della bella vita e delle belle donne.
Perciò non mi stupisce il memoriale della sua vedova, che non ne mantiene un ricordo così entusiasmato.
Si tratta di un atto di puro eroismo...e Dio sa come farti trovare di fronte alla responsabilità, anche se forse non erano questi ..i tuoi piani...

Quello che oggi mi commuove di più è l'amore dimostrato da tutti coloro che ha salvato..oramai una quarta generazione: la "sua" gioventù..chiamata in tedesco "Oskar Juden", cioè i figli dei figli che sono nati grazie all'opera di Oskar.
Leale e sincero invece fu l'amore dei suoi amici ebrei, unici che lo curarono fino alla morte.
Purtroppo perse tutto, cadde in rovina, non ebbe gli aiuti e la possibilità di fuggire con i suoi vecchi amici nazisti, che ovviamente lo ripudiarono e se dei gerarchi SS si salvarono, a lui fu riservata una sorte ignomignosa e triste, odiato in patria e segnalato alla polizia, si dette al bere.

Eroi scomodi

Una parabola discensiva, una scelta che non lascia dubbi sulla sincerità della sua azione, maturata un poco alla volta, in un animo che comunque non poteva permettere quell'orrore.
Di eroi ce ne furono molti altri...eroi scomodi e dimenticati..come la tedesca ariana Hilde, di cui racconta la moglie di Schindler, che offriva ai tedeschi il suo corpo per liberare gli ebrei segregati nei vagoni piombati e così facendo..ne salvò 300...chi siamo noi per giudicare?

Oskar era un personaggio singolare e sicuramente privo di senso morale..ma non di cuore.
Il cuore gli fece proferire le parole addolorate che hanno testimoniato di avergli sentito dire i 1200 ebrei che riuscì a salvare:
" Che farmene di un orologio in più, di una macchina..se con questi avrei potuto comprare una vita?"
Senza la sua sagacia, il suo coraggio,la sua destrezza, le sue menzogne..non gli sarebbe stato possibile fare quel che fece.

L'eredità di Oskar

Nel mio piccolo, quando vidi il film, sentii di comprendere benissimo il senso delle sue parole e  mi furono di conforto quando, poco alla volta, riunii nel mio rifugio tanti piccoli abbandonati  e misi tutto nelle mani di Dio: altrove non mi avrebbe aspettato alcun plauso per aver devoluto loro tutta la mia vita e quello  che possedevo...
Schindler potè addirittura salvare 1200 esseri umani da morte certa ed ebbe anche la forza di trattare con uomini spietati e pericolosi che avrebbero fatto impallidire chiunque, ma non lui, che aveva vissuto tutta la sua vita come un giocatore d'azzardo.


In quel momento puoi ascoltare solo la voce del cuore e imbocchi una strada senza ritorno, in cui non ci sono folle acclamanti, ma solo abbandono dei vecchi costumi di vita e chiarezza del cuore.
In un certo senso ognuno di noi può farlo, ogni giorno.
Mettere da parte i suoi interessi personali e sostenere solo Pace e Verità.
In seguito, pero',non puoi tornare indietro, perché tutte le porte si chiuderanno.

Sei tu e la scelta..forse il titolo del film doveva essere questo: "La scelta di Schindler".

Pace e Luce

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