venerdì 21 marzo 2014

Le anime gemelle hanno..la data di scadenza?

L'amore all'epoca della crisi

Che la grande crisi incida anche sull'amore è argomento tristemente quotidiano, come mostrano le lettere che ricevo: per moltissime coppie coniugare ritmi frenetici, speranze, delusioni, risparmi all'osso e grandi fatiche per portare la famiglia a fine mese, è diventato un motivo di nervosismo ed angoscia
E non sono esenti da problemi neanche i singles e chi non viva  a casa con i genitori  e cerca di essere  felice  della sua autonomia, è dardeggiato da opportune necessità e considerazioni: si può  rinunciare a quel che venditori abili sanno benissimo proporre, come fossero beni irrinunciabili?
 E così, dalla macchina a rate, al nuovo telefonino, dall'offerta del centro estetico, alla palestra à la page: tutti in una corsa senza fine perché della spending review ci si vorrebbe proprio dimenticare e la controparte, dovendo vendere, per evitare rinunce proprie, moltiplica le offerte di beni e servizi, facendo apparire un disgraziato chi non ne approfitti.
Ed ecco allora che qualche taglio bisogna proprio farlo, le occasioni di incontro diminuiscono, di metter su famiglia proprio non se ne parla....!
E chi invece aveva pensato di coniugare passione e quotidianità si ritrova a pezzi, con le proprie certezze in crisi, come tante coppie pronte a tagliare il traguardo dell'ennesima separazione.
Ok, direte voi, anche prima della crisi ci si lasciava né più, né meno, ma cosa è cambiato oggi in realtà, cosa produce l'incertezza maggiore? Forse la perdita di speranza di un futuro che non appare più gradevole, né tantomeno condivisibile?

Longevità sentimentale e le sue insidie

All'epoca dei nostri bisnonni una cosa così non sarebbe stata possibile: ci si sposava come fosse un dovere, a volte per amore, più spesso per imposizione famigliare e non erano certo le difficoltà a frenare il desiderio di condividere una famiglia e il proprio bene!
Abbiamo allora pensato di chiedere ad alcune lettrici del blog, dirette interessate, cosa stia accadendo, invitandole a raccontarci la loro sfida alla quotidianità-
Incontriamo oggi 4 donne, moderne,dinamiche, tutte sono state innamorate, cosa rimane dei loro  sogni e delle loro speranze?
 Costanza, Roberta Tiziana e  Simona, tre ragazze giovani, meno giovani  e "diversamente giovani"....ma tutte sono state  innamorate, tutte avevano trovato l'uomo dei sogni, ma come affrontano la crisi che sta investendo le coppie della loro generazione?

La storia di Costanza e Fabio

La prima a cui abbiamo chiesto di raccontarci è giovanissima:
"Costanza, tu hai 26 anni e sei tornata single dopo aver conosciuto il grande amore, cosa vi è successo?"
"Sì, Mirina" mi risponde a telefono la nostra lettrice ", sono contenta di dire la mia sul blog, era un po che volevo farlo, è andata così: ho incontrato il grande amore a soli 18 anni.
Ero una ragazza un po chiusa, a quel tempo ero ossessionata dall'aids, non riuscivo neanche a stringere la mano alle persone, poi ho incontrato un ragazzo che studiava psicologia, con lui mi sono aperta totalmente e sono uscita dall'isolamento, non ti nego che oltre a sentirmi bene, me ne sono perdutamente innamorata e pure lui di me.Siamo andati a convivere non appena ho terminato la scuola, avevamo un gruzzoletto da parte e pensavamo di cercar lavoro, lui mentre studiava faceva l'organizzatore di eventi  per delle discoteche e qualche tempo dopo anche io ho iniziato a lavorare in una di queste, i ritmi di lavoro notturni mi massacravano e quando ci vedevamo a  casa eravamo due automi. Così un giorno quando mi hanno licenziata  pensavo che le cose sarebbero andate meglio e avrei trovato un lavoro migliore e non mi sono troppo spaventata, per un po mi hanno aiutato anche i miei. Poi però la ricerca del lavoro si faceva sempre più difficile e così abbiamo iniziato a prendere le distanze, lui mi rimproverava di fare poco, lo vedevo deluso e stanco...ma ci amavamo molto e abbiamo deciso lo stesso di sposarci.
Ora sono una giovanissima separata e dico per fortuna che non ho avuto figli...ho vissuto il grande amore, non so se incontrerò più un uomo come Fabio..."

Roberta e Andrea

Una storia reale, come quella che può raccontarci il vicino di casa o la nostra amica del cuore, è invece quella capitata a Roberta, rampante donna in carriera, 35 anni e tanta voglia di mettersi in competizione col mondo, quando all'improvviso incontra Andrea:
 "Era il mio capo, Mirina" mi confessa abbassando gli occhi : "e lo trovavo l'uomo migliore del mondo, avevo solo lui nella mente e nel cuore.Vivemmo un'estate di fuoco, piena di sogni e di desideri, la felicità con lui era completa. Poi un giorno il suo amore iniziò ad incrinarsi, il lavoro andava male, aveva problemi con una ex moglie che lo tartassava....cominciammo a litigare. Giunsi addirittura a volermi licenziare, ora sono 2 anni che non lavoro, Andrea non lo sento più, per un po mi ha cercata, diceva di aver pazienza, di voler ricominciare, ora so che si vede con un'altra, sempre nello staff di lavoro".

Un giorno ho aperto la porta e lui era lì

"Cara Mirina", mi scrive Tiziana, che ha paura di essere riconosciuta e usa un nome fittizio: "il mio amore per Carlo è stato come  un vero colpo di fulmine,mi ero rassegnata a vivere da sola, avevo allora 56 anni e non mi ero mai sposata. Qualche storia finita male e avevo perso fiducia negli uomini: Carlo è stato davvero il mio grande amore. Ci siamo incontrati quando lui era in procinto di separarsi dalla moglie, lui faceva l'idraulico ed io ero una sua cliente..spero tu non stia ridendo, visto che si dice che gli idraulici siano dei gran dongiovanni! Nel suo caso non era così : era timidissimo e schivo! Adesso conviviamo da 10 anni, ma lui ha dovuto lasciare la gran parte dei suoi averi alla moglie che lo ha letteralmente spogliato di tutto, specie perché ha pensato che lui mi frequentasse da prima; ora  facciamo fatica a tirare avanti con la sola pensione, ma  anche se non siamo più tanto giovani, condividiamo tutto e spesso andiamo a  ballare: viviamo giorno, per giorno il nostro amore e siamo felici di esserci incontrati, siamo anime gemelle?"

Anime gemelle senza essere banali o distratti

Ascoltando le nostre tre protagoniste potremmo davvero pensare che la vita  riservi delle dure prove a chi cada nella rete di Cupido, ma non avevo ancora ascoltato Simona.
Si è presentata qui da me, col suo compagno Massimiliano.Non sono sposati, ma vorrebbero farlo, mi dicono di non sapere quando a causa della crisi.
Appena passati i 40 anni, lei, lui forse qualcuno in più, due bimbi nati pochi anni prima, sono insieme dall'età di 20 anni, lei prende subito la parola:
"Se vuoi sapere se abbiamo problemi, sì, ne abbiamo molti..io sarò pure invecchiata, ma lui era vecchio dentro anche quando l'ho conosciuto a 20 anni !" esordisce un po aggressiva, lasciandomi senza parole..."un rapporto che ha superato l'insidia del tempo e tante avversità sul piano economico...",  aggiunge Massimiliano prontamente.
Mentre parla  la guarda di tralice, pronto a rispondere con sagacia alla sua provocazione, ma allo stesso tempo noto in lui  quella mitezza essenziale, quella tenerezza che li ha portati a superare insieme anche i momenti più tristi del cancro di Roberta.
"Invecchiati o no siamo certo cambiati", fa lui: "continuare a far le stesse cose ogni giorno non aiuta l'amore, ma viviamo in un tempo in cui l'età della vita si è allungata moltissimo, è normale fermarsi e chiedersi se si sta con la persona giusta, non che si debba mettere sempre tutto in discussione, ma dobbiamo evitare che la frustrazione della vita più difficile si riversi sulla coppia"
"Siete cattolici?", chiedo loro
Mi rispondono al contempo: "Sì", fa lui e lei :"No"
"Avete le idee chiare!?", motteggio io
Mi risponde Simona: "Io non mi riconosco più nella religione di nascita, credo di non aver mai avuto una profonda fede, ma un senso di spiritualità profonda sì, quella mi ha aiutato tanto quando mi sono ammalata!"
Lui la rimbecca subito: "Dai racconta quello che facevamo mentre facevi le chemio",  mi guarda diretto e continua, prendendole la mano: "Le tenevo la mano così e pregavamo insieme..intanto piangevamo e quando finiva un ciclo festeggiavamo di essere arrivati sino a  quel punto..." Massimiliano ha gli occhi umidi a quel punto e anche io sono un po commossa.
"Dunque siete anime gemelle" dico io  per superare l'emozione, guardando prima uno, poi l'altra e Roberta raccoglie la sfida: "Non so se staremo insieme per il resto della vita, non so se anche il più passionale degli amori sia destinato a finire, le anime gemelle esistono, ma non è detto che lo siano per sempre". 
Massimiliano la guarda in tono di sfida : "Cerchi sempre pretesti per litigare, eh?"
 Lei gli tende la mano e lo guarda con dolcezza divertita, lui la stringe e poi le cinge le spalle con delicatezza: sorridono, si guardano, sono complici, il loro rapporto è tutto lì, sotto gli occhi di un mondo incredulo..un amore vivo e reale...
Poi Massimiliano si rivolge e me : "Mirina, scrivi anche questo: il prossimo anno la sposo in chiesa, alla faccia della crisi!!"

Questa sera pregheremo per chi sta cercando l'Amore vero e per chi lo ha trovato, per trovare le ragioni dell'amore nel profondo dentro di noi e apprendere come combattere il gelo del cuore.

Pace e Luce alle 22.



Nessun commento:

Posta un commento