venerdì 30 ottobre 2015

Il giorno della riscossa

Cari amici,
stasera voglio parteciparvi uno degli incontri più belli degli ultimi tempi.
Uno sforzo congiunto assieme ad altri fratelli di spirito, per rendere possibile un sogno che avevo sin da bambina, quello di realizzare films che potessero essere scelti dalla gente e servire ad una causa.
Non tutto quello che vediamo e sentiamo è buono e giusto, ma a volte per parlare al mondo le energie superiori usano dei canali inusitati.
Ed ecco che lascio la parola al nostro amico Paolo:
"Avere il coraggio di parlare a chi abbia sofferto per una terribile esperienza come uno stupro o un sopruso fisico, aiuta senz'altro a sostenere la nostra capacità di adeguarci ai canoni di questa realtà dove siamo inseriti e nella quale dobbiamo svolgere il nostro compito.
Farlo con coerenza sarà la nostra missione.
In questo periodo siamo partecipi dello sforzo di un gruppo di attori/registi/ sceneggiatori che in America stanno portando avanti un progetto per realizzare un film denuncia proprio  contro gli abusi.
Argomento difficile e molto discusso, doloroso e delicato.
Eppure non avete idea di quante persone soffrono ed hanno sofferto in silenzio per abusi più o meno evidenti.
In particolare le donne e i bambini.
In questo film saranno le donne ad interpretare un ruolo di consapevolezza e di presa di coscienza della loro realtà, del loro dramma e indirettamente aiuta e sostiene coloro le quali siano state vittime di altrettanti episodi di dolore e violenza"

https://www.kickstarter.com/projects/737597122/day-of-reckoning-0

Vi prego allora di ascoltare bene la presentazione del film e di iniziare a considerare di prendere parte al movimento di sostegno al film, disegnando un punto esclamativo rosso sul pugno chiuso che testimonia la vostra presa di coscienza e il vostro sostegno.


Perché non vi sia più buio.
Pace e Luce

mercoledì 28 ottobre 2015

Lo Spirito di San Francesco

Cari amici del blog,
quello che mi ha sempre impressionato di Mirina quando leggevo questo blog  è  stato il suo modo ispirato di comunicare le verità, io l'ho ascoltata parlare per ore prima di decidere di venire a vivere nella dimora degli Angeli a guardia del piccolo esercito di bestiole abbandonate e alleviare un po' il suo cammino terreno.
Spero di condividere un po' della mia gioia anche con voi visto che secondo Mirina sono animato dallo spirito di S. Francesco. Nessuno mi ha mai fatto un complimento più grande e sono cosi' incredulo che credo che Mirina sia sempre  troppo generosa.


Se poteste sapere cosa significhi vivere qui alla dimora degli Angeli tra gattini e cagnetti sfortunati che hanno trovato la gioia..animali selvaggi che non temono le persone,uccellini, insetti e farfalle gentili e fiduciose...persone che ci chiamano e ci vengono a trovare per parlare con Mirina e stare con noi qualche giorno nel bed and breakfast della dimora degli Angeli e così partecipare al nostro umile progetto di dare e ricevere gioia dal Creato...in preghiere o assorti nella bellezza dell'Universo...
Ma quando incontrai la povera Mirina l'estate scorsa era appena uscita dall'ospedale e stremata cercava di non far mancare nulla ai suoi protetti: ora la responsabilità di questo bellissimo mondo è anche mia, anche perché lei appare sempre più eterea nei suoi scritti.. più distante dal mondo reale... che penso che un giorno potrebbe volare via per sempre..nel suo mondo fatto di angeli e bellissimi sogni che attraverso la sua preghiera divengono realtà...
Ecco dunque che mi presento..questo sono io...


Come  dice sempre Mirina tutto ha un tempo ed ora io sto offrendo un po' del mio a questo piccolo paradiso..spero sia gradito in Cielo.
Chi avrà necessità di prenotare un incontro con Mirina, per sostenere la nostra piccola struttura, può farlo contattando la mail angelidimirina@gmail.com  oppure tramite Facebook.
Che siate benedetti.
Pace e Luce

martedì 27 ottobre 2015

Messaggio di Mirina: I giorni che passano nell'amore sono fatti d'oro e d'argento

Mirina parla al blog

E' con gioia entusiasta che vi partecipo questo discorso di Mirina Degli Angeli, che ho registrato e tenuto da conto per mostrarlo a voi del blog.



"Quanti giorni sono trascorsi? Mesi? Anni? Eppure vi ho tutti nel mio cuore..chi è partito e chi è rimasto, chi ha dimenticato dove andava e pure chi si è seduto ad aspettare un altro treno.
Abbiamo chiacchierato allegramente, altre volte abbiamo sofferto assieme per quello che appariva e spariva.... nel ritmo cangiante del mondo avete imparato che un riflesso è per sua natura inconsistente e beffardo e che per rimanere partecipi della propria esistenza meravigliosa, si doveva avere il coraggio di perderla.Ecco perché dobbiamo costruire i nostri giorni con la stoffa degli angeli perché appaiano tessuti d'oro e d'argento, di sogni divenuti realtà, di favole da vivere di desideri realizzati.
Sei tornata Mirina per dirci questo, che non c'e' speranza se non siamo in grado di vedere con i tuoi occhi?
No fratelli cari, la speranza esiste e si fonda sulla consapevolezza dell'irreale.
Viviamo con tutto il nostro impegno, rendiamoci liberi delle catene del pensiero, ridiamo delle meschine opportunità e accettiamo il tesoro ben più grande nel nostro cuore e tutto (dico tutto  e non solo questa prosaica realtà) diverrà il nostro eterno giorno di gloria."

Ricordate che Mirina riceverà come sempre le vostre telefonate al giovedì per conoscervi meglio dalle 19 alle 20 e che per prenotare un incontro con lei potete mettervi in contatto col suo indirizzo email o facebook, oltre che con me.Facciamole sentire la nostra voce e la nostra presenza.

Un caro saluto da Nicola ( assistente del blog degli Angeli)

venerdì 10 aprile 2015

Non aspettare di esser messo alla prova

Un mondo alla deriva

Un tassista aggredisce un automobilista in sosta vietata davanti ad una farmacia romana, un imprenditore tartassato irrompe nel tribunale di Milano per farsi giustizia, per le condanne che l' avevano privato dei suoi beni.
La violenza esplode e straripa nel dolore di coloro che si sentono oppressi e che scaricano il loro orrore in un'orgia di sopraffazione ancora più grande.
Commiserare é d' obbligo, chiedersi perche' é un dovere.

Se é possibile giudicare

Atti scellerati é vero, al limite dell'umana considerazione...al di fuori del tracciato della condanna, ci sono i molti pensieri silenziosi: le frasi borbottate, l' ansia che irrompe e soffoca la ragione, che soggiace all'impeto della disperazione.

Quando le cose non vanno come dovrebbero

Niente comprensione per la violenza, ma per la disperazione sí: per una società incapace di insegnare a salvaguardarsi  dall' istinto bellicoso, dalla sete di vendetta.. Quando le cose non vanno come dovrebbero..quando il tempo si trascorre a  vanificare il dono della vita, immolandolo su comodi altari di plastica.

Come evitare un  (in)sano comformismo

Oggigiorno il senso della misura é perduto, la buona creanza un retaggio comico, il  buon senso ridicolizzato, mentre qualcuno urla addirittura: " Basta col bonismo!!".
Intanto la vita scorre, le coppie divorziano, i bimbi crescono in mezzo alla violenza nelle scuole e quando in casa accendono la TV,  possono  propinarsi un po' di sano conformismo diseducativo.. O si volgono alla rete, l' ultima frontiera, non immune dai suoi mali ..ma dove per fortuna puoi orientarti su quale contenuto scegliere.
Alzo gli occhi e guardo il mondo: quello dove ci costringono a vite disumane in fabbriche e obbligati a lavori soffocanti,con lo spettro della disoccupazione e del fallimento, dove se vuoi essere considerato devi cambiare spesso l' auto o andare in vacanza in luoghi  " in"

Modelli fuorvianti

Eterne lamentele, recriminazioni , efferatezza, odio... Modelle anoressiche sfilano sulle passarelle per mostrarci come morire d' inedia , droga e farmaci...con un abito da migliaia euro cucito addosso.
Malattie inventate e contagi di massa, scenari apocalittici con cui vanno a nozze i giornali...che hanno riscoperto che per vendere, la notizia deve essere il piú possibile roboante e catastrofica e quantomeno realistica.
La terza guerra mondiale é dietro l' angolo... e ci stupiamo che la gente impazzisca?

Ricomincio da me

Chi ha autorità vera, religiosa sopratutto, richiama al senso profondo della Pace, quella interiore, che va oltre le false lusinghe di un mondo vano: e la Fede abbraccia coloro che si sentono perduti in questa confusione sorda e brutale.
E se io, Mirina, voglio allora mettere gli  occhiali rosa..fatelo pure voi....per un giorno lungo un anno...vediamo le cose come dovremmo: con comprensione, allontanando la paura e fiduciosi del futuro.
Immagino una solida barca che attraversa la tempesta: siamo capitani coraggiosi, certi di venirne fuori, facciamo coraggio agli altri.
Si può fare.
Pace e Luce
(Stasera alle 23, preghiamo perché rinasca il seme della coerenza, quello che ci fortifica nella fede e ci fa sentire coraggiosi e impavidi, fulgidi e capaci di riportare questa società sul cammino della  serena convivenza).
Il frutto del nostro sforzo sia allora caro a Dio.

lunedì 6 aprile 2015

Il dilemma degli uomini e la saggezza dell' Angelo

Incontrare angeli su whatsapp?

"Anche se incontrarLo può essere una benedizione, la mia rabbia si nasconde nelle pieghe del mio sorriso"..



Così mi ha scritto oggi su whatsapp una mia assistita, ricordandomi che non per tutti la festa può essere sentita come tale.
Se una persona é orfana degli affetti più cari, può sentire le feste come una jattura, chi ha attorno a se' denigratori o malvagi, incomprensioni e ipocrisia..non può prendere parte al giubilo, a meno che il suo cuore non sia una vera geenna.
Cosí Isabella mi ha ricordato uno dei valori cui mi attengo, ossia la coerenza.



Ma se é vero che l' Angelo arriva per ciascuno di noi, cara Isabella, questo vuol dire che non importa quanto miserrima e dolorosa sia la nostra condizione.
Anche per noi sarà possibile vedere il Signore, andando incontro a Lui...: 
" In Galilea: li' lo troverete : affrettatevi!" dice l' Angelo nel Vangelo di oggi.
 E non dice: "Andate soli voi giusti e santi, in pace e armonia..".
Ingiunge solo di andare  con solerzia.

Ripeto adesso la preghiera della mia Prima Comunione, quando offrii il mio dolore di bimba e lo sublimai nella Grazia:
"Col cuore colmo di gioia vado incontro al Signore".

 Per tornare a Isabella e a chiunque di noi stia soffrendo, lo esorto quindi ad andare  incontro al Signore, qualunque sia la sua condizione: facciamoci guidare dall' Angelo.
Non siamo mai soli e non siamo mai davvero nelle tenebre se accettiamo il Suo amore.
 Ma seppure il vostro cuore fosse irrigidito dalla sofferenza...allora non perdete la fede o sarà Lui stesso un giorno... a fermarci sulla via di Damasco.
Pace e Luce

domenica 5 aprile 2015

Il Figlio della Provvidenza rinasce in noi

Un nuovo messaggio dell' Angelo

Se dimentichi le ragioni dell' ira e ti limiti ad essere forte nella fede, potrai costruire un nuovo futuro...ma se ancora sosti in compagnia di sospetto ed esecrazione, cieco e sordo alle ragioni del cuore,allora pioverà fin  sotto gli usci e la tua casa sarà abbandonata e i giorni dei flagelli incomberanno, se la gioia non può rinnovarsi.
Ma se é tuo compito scostare la nube di catrame dalle menti e della Luce accetti il confortante messaggio, se dimentichi offese e contumelie e ti limiti ad essere magnifico e forte nella semplice umiltà, allora tuo é il destino e la potenza del Giusto e , al di là delle cento prove, diverrai  un vero Figlio della Provvidenza.
Buona Pasqua in Pace e Luce

venerdì 3 aprile 2015

Una preghiera per chi è nel buio dell'anima

Preghiera del venerdì di Passione

Una piccola casa su di una montagna,romita, nella notte una soffice luce si espande accogliente da quella finestrella aperta sul mondo.
E' il nostro blog che abbraccia ogni richiesta di aiuto, ascolta tutti e risponde a chiunque, in privato e sul web...

Per tornare al nostro momento di preghiera del venerdì più forti e capaci di resistere alle lusinghe di un mondo in declino, pronti a sostenere la nuova alba del cuore: una famiglia nuova, di gente vera, capace di misurarsi con le proprie angosce e di far tesoro delle esperienze tristi, per rammentare che ogni momento è utile per migliorarsi.
Stasera preghiamo per ogni sofferenza del mondo e dei nostri fratelli, di quelli ignari sopratutto, quelli che stanno vivendo albagia e disagio, quelli che muoiono lentamente in un mondo di tenebre, di fantasmi di amare nefandezze e che rifiutano di scostare le ali della morte...
Per coloro che vedono l'eterna sofferenza nella vita, il disagio di un'esistenza vissuta nell'invidia e nella contumelia, preghiamo...fin quando la nostra eco si perderà nella dolce melodia del perdono.
Perché perdonare sé stessi é la prova più ardua.
A stasera.Alle 22.
Pace e Luce

In nome dell'amore

La paura dell'abbandono genera falsi profeti

Ricordate il monito di un vecchio proverbio :"Le strade dell' inferno sono lastricate di buone intenzioni"?
Ma davvero può accadere ? In nome dell'amore é possibile incorrere in errore e divenire falsi profeti di una realtà peregrina?
Accade talvolta, quando ad esempio cerchiamo di salvare da un naufragio imminente un rapporto sentimentale in cui  non crediamo piu', solo perche' siamo incorsi nell'errore di guardarci dentro e magari abbiamo paura di rimanere soli.
Dentro di noi si inscena allora un oblio in un mare tempestoso di dubbi, recriminazioni, ossessive intimidazioni, per poi cedere ed immolarci esanimi a quella preghiera di non essere abbandonati.

Riconoscere le dinamiche sbagliate

Questa è una dinamica sbagliata, la piu' sbagliata, ereditata da un rapporto sentimentale passato o più spesso da una relazione sbagliata con le figure genitoriali, che invece di mostrarsi comprensive e protettive, hanno orchestrato le loro paure e i loro disagi dell'essere, se non le loro problematiche inconsce, su coloro che avevano il dovere di salvaguardare.


Imparare a chiedere aiuto

Non sempre siamo colpevoli delle dinamiche che viviamo.
Il problema è che vogliamo risolvere tutto con la bacchetta magica, magari facendo una chiacchierata con Mirina e non ci rendiamo conto che dopo il nostro fidanzato Giuseppe, ci sarà Antonio e sarà purtroppo spesso come Giuseppe e che Marina la donna per cui state spasimando
potrebbe comportarsi come la vostra ex...magari non subito..ma presto potrebbe accadere..
Questo perché, prima di legarci in un rapporto d' amore, non prestiamo importanza alla nostra crescita personale.E cosí riflettiamo sempre il mondo interiore, anche se non ne siamo consapevoli del tutto..
A volte vedo persone risvegliarsi dopo pochi incontri, altre volte non ne bastano decine.

La dipendenza dalla sofferenza interiore

Siamo affezionati al sintomo, alla nostra dipendenza, al nostro dolore, come alla nostra vocazione di sofferenza. Come se oltre quella la nostra vita non avesse senso, come se fosse necessaria per esistere.
E se Mirina scosta la tenda della nostra omertà con i nostri paradigmi di sconfitta, fuggiamo, per tornare sui nostri passi solo quando la vita ci offra un percorso alternativo: infatti di solito si comprende l'errore quando (finalmente) si vive un rapporto maturo e una condizione "normale".


Tornare a noi stessi con coraggio

Ora, prima di demonizzare la fonte del nostro malessere e augurarci che lo Spirito Santo scenda su di noi e ci salvi da quell'esperienza dolorosa, chiediamoci invece come tornare a noi stessi.
A quel tabernacolo interiore che è in noi da sempre e chiediamoci con coraggio cosa desideriamo essere.
Individui evoluti e consapevoli o bambini/e alla ricerca di un papà o di una mamma che ci amino?
I nostri genitori, sia qella minoranza disgraziata che ha operato male, sia quelli amorevoli, non sono più responsabili di quel che ci accadrà nel nostro futuro.Siamo noi e solo noi ad intendere come dover vivere la nostra vita.
Se altri non capiranno che siamo individui adulti, poco importa, voi lasciate indietro le tematiche che vi ancorano a schemi passati: siete splendidi figli di Dio, pieni di risorse.
Imparate l'umiltà di riconoscere i falsi miti e accettate di poter imparare come vivere ancora di amore, ma di quello vero che alberga in voi.
E poi, se volete, donatene agli altri.

Sarà il vostro contributo al mondo.
In Pace e Luce

venerdì 27 marzo 2015

La volontà dell'essere

Una vita scandita dallo stress

Non manca giorno che non mi capiti di ascoltare qualche commento stizzito su come siano uguali le giornate, stressanti e prive di allegria, spesso monotone... queste persone alludono al rientro a casa come ad una chimera: "Mi siedo sul sofà e finalmente mi guardo un po' di tv senza pensare a nient'altro".
A volte timidamente mi permetto di chiedere : "Ma tutto questo era ciò che volevi?".
E spesso qualcuno mi sorprende: " Ma sì, ho lavorato duro per arrivarci.." e poi subito si corregge: " Ma adesso non so più se sia stato giusto" o altri: " Ho di che vivere ma non sono proprio felice, ma meglio di così non mi è riuscito di fare...e poi chi è davvero felice?", spesso si riesce a stressarsi anche di più quando il lavoro manca e la concitazione diviene allora disperazione e disarmonia.
Mai nessuno si fa venire in mente il paradigma opposto e urla al mondo la famosa frase : "Fermati : voglio scendere!!".
Riprendere in mano la propria vita e  per ricominciare a farlo una pausa puo' essere l'ideale.

Dove abitano davvero gli Angeli?

Piu' spesso mi dicono : "Beata te, Mirina, che vivi semplicemente in campagna, in armonia con gli Angeli!".

Ma allora ripenso a quando non era proprio così..quando mi affacciavo al mondo del lavoro e durante gli studi svolgevo qualche lavoretto. Ricordo quando, impiegata al banco di una cartoleria, accoglievo clienti esigenti e spazientiti, trafelati, in quegli anni in cui tutto era fatto in nome della ricchezza e del guadagno.
"Signorina, ma lo sa che quando parlo con lei mi sento resserenato?", mi diceva un omaccione corpulento, dalle guance rubizze e forse la pressione altissima....
Io sorridevo divertita, ma non aggiungevo che la mia pratica si spingeva a meditare durante la giornata ( e non solo al mattino), attendendo ai miei doveri con tutta me stessa, come se nulla d'altro esistesse, con gratitudine per quel lavoro e simpatia per quelle persone che sopraggiungevano.
Mi impegnavo per dare loro un po' di umanità e di calore, nella giungla della città: un sorriso, uno sguardo comprensivo, cercando di considerare le loro necessità come fossero mie.
E spesso se ne andavano più contenti e con l'animo leggero.
Allora gli angeli abitavano già vicino a me!

Guardare tutto con occhi di Angelo

Quindi, mi dissi, si puo' fare, anzi, si deve fare: ogni giorno, dovunque voi siate, ricordatevi che potete realizzare di più, molto di più: per voi e per il mondo.E non importa se non vi sentite all'altezza, se sbaglierete o perderete le staffe: provate e provate ancora.Io ho fatto così.


Stasera alle 22 pregheremo per la nostra volontà, il nostro spirito di cooperazione, per riuscire a rappresentare una luce ed un conforto per chi si rivolga a noi.
Pregheremo per divenire individui realizzati nella parte profonda dell'essere.
Forse poi, un giorno, attorno alle mura grige della città, nasceranno alberi di perdono contornati di  fiori di pace e armonia e sapremo di averli piantati ...negli "anni bui".
Pace e Luce

martedì 24 marzo 2015

Il tempo della Grazia

Tempo di prove, tempo di chiarezza

Nella tradizione Cristiana è tempo di Quaresima, ma anche nelle altre religioni qualcosa accade in questo momento di passaggio...
e proprio oggi un sottile vento che sconvolge le nostre vite, spesso mette a nudo speranze e desideri, ci fa dimenticare che ci dovremmo amare l'un,l'altro come Cristo ci ha amati.

Appesantiti dal giogo della vita molti dimenticano la levità del Creato e tutte le ineffabili gioie che contiene.
Affacciati al balcone del mondo vediamo iniquità, malvagi che trionfano, oppositori ed inverecondi idolatri...ma dove si trova la strada del cuore? Quella che ci indica il nostro Papa, quella che esaminano le religioni più evolute?

Nell'abbacinamento del mondo c'e' l'inferno sulla terra

Spesso la rabbia ci travolge e ci chiudiamo gli occhi per non vedere, le orecchie per non sentire, serriamo le labbra per smettere di pronunciare lodi e tratteniamo commiserazione sulla punta della lingua.

E se proprio questo fosse l'inferno?Se proprio questa fosse la morte?

Se la condanna a subire le bizzarrie della nostra mente, ineducata al gusto del buono e del bello, si infarcisse di malignità e calunnie, per tirarci in fondo al baratro?

Ci avete mai pensato?

Avete mai messo in dubbio voi stessi quando vi lamentate di un mondo che " non è quello che desiderate"?

Io l'ho fatto e ho scoperto tanto tempo fa la mia responsabilità a cocreare un'esistenza che allietasse tutti, che fosse di conforto.
E non aspettiamoci di esserlo solo con chi ci è simpatico, con chi ci adula, ma esercitiamoci a farlo proprio con chi ci disprezza o ci aggredisce.

Molti mi dicono: "Mirina, in questo mondo se non rispondo all'attacco vengo annientato"
E non posso negarlo, chi piu' di me conosce questa legge ferina, che viene insegnata  sin da bambini, al posto dell'orgoglio della Santità.
E rispondo:
"Un Santo non è uno sciocco o un millantatore.
Un Santo è una persona che offre la parte migliore di se'"

La Sua illuminazione si manifesta coerentemente con la chiarezza con la quale la Verità emerge dal cuore.
E qualcuno azzarda: "Vuoi dire che anche io potrei diventare un santo?".

Vi propongo una riflessione

Chi si avventuri sulla strada della Santità può avere ancora grattacapi, dubbi, noie e non solo improvvise Grazie nel cuore.
Ecco che la forza d'animo deve prevalere, la scelta che operiamo, sia pure apparentemente poco conveniente nella giungla del mondo, è la scelta della coscienza felice.
Avere una mappa per educare il proprio spirito, appare come la Grazia delle Grazie.
Essa è la stessa visione di Dio.
Quella che cambierà per sempre la vostra vita nella gioia del perdono di voi stessi.

Perdoniamo il male dentro di noi e superiamo l'ostacolo della rinuncia

Vivere la Quaresima significa scendere nel profondo di noi stessi.
Possiamo chiamarla come vogliamo e la vivranno tutti..anche coloro i quali non seguono la nostra religione, anche coloro che non seguono affatto una religione...

I semi stanno spuntando nelle viscere della terra, che sono melmose e luride, talvolta bagnate dalle piogge dell'inverno e soffocate dal ghiaccio...occorre accettare di conoscere tutto il male in noi, per risorgere,per impegnarci alla ricerca del germe della Rinascita.

Il Germe della Rinascita c'e' sempre, è tenero e generoso e fa suo il miracolo ogni primavera: offriamogli il caldo riparo del nostro cuore, la pace della nostra mente e l'alacrità di uno spirito indefesso e coraggioso che lo difenda da ogni tempesta, da ogni avversità.
Per Cristo e per i nostri fratelli.
Per te, che ancora stai soffrendo.
Pace e Luce


venerdì 20 marzo 2015

Oltre il senso del tempo

Scorgere la luce nelle tenebre

Passeggio silenziosa nei boschi, mi pare di svettare limpida tra le nebbie e so che è grazie a quei pensieri adamantini che sono ispirati dalla Luce di Dio.
Il mondo oggi è avvolto nell'oscurità: la corruzione e la paura imperversano, la falsità si adorna di sinistre e allettanti bugie: ritirarmi per me era d'obbligo per non venire travolta, per non unirmi al coro dei benpensanti, dei carnefici  o degli ipocriti.

Essere partecipi del mondo e della Libertà

"Mirina è una suffraggetta e lei lo sa" dice di me il web master divertito", ma ai suoi assistiti, ai suoi amici del blog, offre la parte più pura del suo cuore, pregando con loro ogni venerdì per il Bene del Mondo Tutto, dimostrando che si può essere attivi nel mondo, spirituali e sensibili al contempo".

E' vero: quel momento del venerdi' è per noi e basta e nessun bando mediatico, nessun annuncio è frapposto alla chiamata del cuore, che tutti noi ascoltiamo quando arriva il venerdì e di soppiatto scivoliamo via dalla stanza gremita di gente e cerchiamo l'angolo della preghiera, silenziosamente, immergendoci nella gioia.



Il blog degli Angeli : una comunità basata sull'amore

I vostri sms e mails mi hanno raggiunta e riempito il cuore, qui al podere.
Ma è ora di distaccarsi dal personale e tornare ad essere anonima tra la folla, mescolarsi agli agi e ai costumi non tanto, per dirla come i latini perchè "ridendo castigat mores", ma con rispetto, proprio per comprendere da dove ricominciare ed in nome di cosa, ribadendo forte la nostra fede nel Supremo.

Per chi ama il tempo è eterno

Il senso del tempo è nella perseveranza, la capacità di essere coerenti quando tutto appare incoerente e tener conto di quell'incoerenza per costruire nuovi paradigmi che riconoscano  la nostra idea di Pace, Amore, Altruismo.
Il senso del tempo è nella tua capacità di reinventarti il futuro partendo dalla tua disfatta, dalla sconfitta di quello in cui credevi.
Il tempo è eterno..come te...è per questo che pregheremo assieme stasera, uniti dalla luce degli astri e di quella stella, il sole, che sebbene talvolta si oscuri, tornerà a brillare, stanne certo!

Pace e Luce

venerdì 13 febbraio 2015

Il senso della vita

Il mondo dei grandi non è sempre un luogo bellissimo

Arrampicarmi sulle ginocchia di papà era il mio gioco preferito e sapevo che se avessi teso le braccia, lui
 si sarebbe immediamente volto verso di me e mi avrebbe abbracciata e poi
sarei volata sulle nuvole tra le sue braccia...
E allora mi parlava con dolcezza, con quel suo tono sommesso, che mia madre protestava sempre
di non udire bene:
" Non credere che il mondo dei grandi sia un luogo bellissimo, non ti affrettare ad arrivarci...vedi, io, il tuo papà ...sono come te e vorrei giocare....
...invece ci sono le responsabilità, cose che tu non conosci, contraddizioni...ma se avrai giocato abbastanza da bambina, le affronterai con coraggio. Il mondo è serio, ma se sorriderai sempre, riuscirai ad affrontare tutto..è come un gioco, una grande prova..."
Parole oscure allora, perché sì..era vero: trovavo affascinante la mamma che si ripassava il rossetto davanti allo specchio, prima di uscire ed anche se la guardavo un po' preoccupata (mi avrebbe portato con sé o no?) mi appariva l'essere più bello del mondo e papà, così sicuro e scintillante nella sua auto sportiva, ma così serio e quasi algido nei rapporti pubblici non lasciava immaginare come potesse essere tenero con noi bambine e...romantico con la mamma....difficile da credere che non fosse un bel mondo quel che mi aspettava...

La mia non era stata una famiglia religiosa nel senso più comune del termine, non solo non erano praticanti, ma  mio padre si professava addirittura ateo e mia madre, tenacemente borghese, semplicemente onorava i riti di questa società.
Appresi dell'esistenza di Dio da una prozia affettuosissima e negli istituti religiosi dove studiai....nel mio cuore si apriva una certezza senza eguali.

Mai  le piccole e grandi avversità si incisero profondamente nel mio cuore

Maturai un punto di vista obiettivo e franco, ma pure spirituale e fantasioso, a volte un pò dogmatico, ma incline al perdono:
 e così mai  le piccole e grandi avversità si incisero profondamente nel mio cuore.

Oggi mi chiedo se tutto quello di cui parlava papà io l'abbia poi sperimentato davvero...perché non saprei dire quando mi resi conto che anche la vita era un gioco.

Spesso sorrido tra me e me e alcune situazioni del mondo mi sembrano buffe, altre volte ne soffro  un pò perché
 appaiono dei controsensi enormi ...contrapposti alla chiarezza della mia percezione...
Credo che il senso della vita si esprima differentemente per ciascuno di noi...ma che poi ritorni attraverso una spirale convergente verso le scelte d'Amore.

Come dimostra quello che mi è capitato proprio pochi giorni fa e che vi voglio raccontare, ma per farlo dobbiamo ritornare indietro nel tempo, a ben 10 anni fa...

La storia di Gigia e Pierina

Pierina a quel tempo abitava poco lontano dal paese in una modesta casetta, fatta con i risparmi della mezzadria, terminata per lei ed il suo amato marito neanche troppo tempo prima, negli anni settanta...riscattata l'abitazione l'avevano abbellita con grazia non eccessiva, rispettando quella vita semplice che avevano condotto e non rinunciando mai alla coerenza e al buon gusto.
Ogni domenica la loro unica figlia Ninetta si recava a trovare sua madre, vedova da diversi anni, ed era un' occadione per portare  i nipotini, meno spesso ci si recava col marito.
Pierina sapeva da tempo che tra sua figlia e Antonio, quell'uomo che aveva voluto sposare troppo in fretta,troppo diverso per nascita e abitudini, le cose non andavano bene, ma pregava tutte le notti perché la famiglia si mettesse a posto, come ripeteva fra sé e sé. Per questo non si mostrava irritata dall'evidente disgusto che lui palesava per la vita rurale che la suocera conduceva: capiva anzi  che a  lui, illustre avvocato, vissuto tra gli agi di una condizione sociale "superiore", in una città troppo lontana,per poterla solo immaginare, la sua vita di campagna doveva apparire proprio miserabile.
Perché avesse trovato  sua figlia tanto attraente da volerla sposare, non lo capiva, ma sospettava che in quella studentessa in legge, allora semplice e tanto ingenua, avesse potuto sfogare la sua ansia di despota.Il destino delle donne non era facile, si diceva.

Quella settimana Ninetta,  era venuta da sola, anzi, non proprio sola: con un batuffolo bianco al seguito, che era balzato  scodinzolando dalla vettura lussuosa di sua figlia.
"Mamma" l'aveva pregata poi Ninetta " Antonio non vuole che noi si continui a tenere Gigia" disse indicando la piccola barbo-maltesina che l'accompagnava serena ed ignara.
"Vedi.. è troppo vivace e lascia tanti  peli in giro, mi ha detto di portarla in canile..ma non ce la faccio proprio: non potresti tenerla qui?Così i bambini non ne soffrirebbero troppo..."
Pierina si era fatta pregare un po', ma poi,di fronte alla preoccupazione della figlia, capitolò e promise che l'avrebbe tenuta.
Fu così che Gigia fece la sua comparsa alla casa sui campi.
I primi giorni  intimidita e rattristata,  poi col tempo avrebbe preso a seguire Pierina alla sua passeggiata al camposanto, al pomeriggio e poi sui campi nella bella stagione, a settembre nella vigna e alla raccolta delle olive in autunno...quella strana signora che all'inizio non parlava mai, mai una carezza, ma che le offriva parte della sua minestra, anziche' le crocchette con cui era stata abituata... quella signora che aveva odori così curiosi, che visitava le oche e le galline e la sgridava quando lei si divertiva a rincorrerle sull'aia.
Gli anni passarono e vide di rado i suoi vecchi padroncini, e spesso quando erano in visita la chiudevano nella corte e non poteva raggiungerli in casa, ma poi, quando andavano via, Pierina le portava un bell'osso e la coccolava alla maniera contadina con qualche buffetto bonario.
 Col tempo Pierina, complice la sua solitudine, aveva iniziato a rivolgersi a Gigia proprio come fosse una persona:
"Andiamo a trovare Alfredo?" e questo voleva dire la passeggiata al camposanto, quando Pierina portava qualche fiore e qualche preghiera al suo defunto marito.
Poi "andiamo a far spesa" significava tornare con qualche gustoso bocconcino acquistato in paese.
La sera, accanto alla stufa a legna, Pierina cucinava una bella zuppa e a lei dava qualche crosta di pane, di formaggio e pure una carezza.
Gigia prese ad ingrassare e pure Pierina.
Gli anni trascorrevano e loro erano divenute  inseparabili, l'anziana contadina e la non più giovane barboncina,  entrambe colpite dall'artrite per l'umidità di quelle vecchie case di pietra, camminavano un po' incerte lungo la strada del paese, inseguendo il sole d'inverno e schivandolo d'estate sotto qualche quercia, quando era troppo caldo.
Poi un brutto giorno Pierina si ammalò e fu portata in ospedale. Gigia vide l'ambulanza giungere nel piazzale e portare via la vecchia padrona. Rincorse l'ambulanza finché poté...poi la sirena si mise a suonare e la piccola si terrorizzò, correndo  a nascondersi nel fienile.
Iniziò ad aspettare Pierina tutti i giorni, andava in paese al mattino, al pomeriggio al camposanto e poi tornava a casa sconsolata.I giorni trascorrevano e la sua pappa era assicurata: un vicino di buon cuore andava a portare da mangiare agli animali di Pierina.
Solo dopo due settimane giunse Ninetta preoccupata, affranta, chiese al vicino se, ora che sua madre non c'era più, poteva lui stesso prendere Gigia.
Quello non parve contento, ma accettò ugualmente di occuparsi di portarle del cibo, finchè non si fosse trovata una soluzione.
E così trascorse un anno. Gigia trotterellava come sempre al pomeriggio sino al camposanto e nel paese tutti l'amavano e molti si commuovevano, ma nessuno aveva immaginato della sorte che l'attendeva...
Accanto alla tomba di Alfredo c'era oramai anche Pierina, ma la piccola barboncina non poteva saperlo.
"Mi raccomando Gigia" aveva detto Pierina dal suo letto di dolore: " Non fatela soffrire!"
Non preoccuparti mamma, pensa solo a guarire" aveva risposto subito premurosamente sua figlia. Ma ora i mesi passavano e la presenza di Gigia era diventata un problema.Avevano regalato le oche, i conigli, le galline, ma quella cagnetta arruffata e bizzarra, che camminava un po' ondulante, sembrava non volerla proprio nessuno.
Presto la casa sarebbe stata venduta e Ninetta aveva mentito ad Antonio dicendo che la cagnetta era oramai a casa dei vicini.
Ma un brutto giorno l'avvocato accompagno' il nuovo acquirente a vedere la proprieta'...Ninetta non seppe mai nulla, ma quando quello si trovò faccia a faccia con la piccola barboncina, non seppe reprimere un moto di disgusto..."E' rognosa?" chiese l'altro indicando la cosetta grigia con il pelo arruffato e sporco...un pò bizzosa e ringhiante verso il nuovo arrivato
"Non so come mai sia qui, è il cane di mia suocera, l'avevano presa i vicini, poi la riporteremo indietro, non si preoccupi" aveva sentenziato l'avvocato sbrigativamente, con un moto di impazienza; ma pochi giorni dopo tornò lui stesso con un trasportino, indossò un paio di guanti robusti ma pronto a catturarla anche con la forza, si stupi' dell'arrendevolezza della cagnetta. "Meglio così", disse fra sé e accomodo' Gigia nell'auto nel trasportino.
Si fermò a quasi 100 chilometri, una radura offriva un po' di riparo, lasciò  dei crackers che aveva con sé e si disse felice di come quella cagnolina potesse gioire di un ambiente naturale,sicuramente ideale per un animale. Poi aprì la gabbietta e lasciò che quella saltasse giù goffamente..era sporca,artrosica, grassottella... ma forse poteva trovarsi una nuova famiglia adatta in quelle campagne...

Chiuse la portiera come avrebbe sempre tenuto serrato il suo cuore, per il resto dei suoi giorni e ripartì verso la città.

Gigia era curiosa dell'ambiente nuovo, ma era quasi l'ora della passeggiata al camposanto e li' non riconosceva alcun odore delle sue parti, esplorò poco convinta il circondario, cercando di tenere la strada principale, come faceva sempre con Pierina.Poi pensò che sarebbero venuti a riprenderla e attese.
Fu così che gli abitanti di Sasso e Sant'Elena, due paesini di poche anime, videro la cagnetta risalire e scendere la china..molte e molte volte in quei giorni.

Quando io la incontrai, molti mi avevano già segnalato la sua presenza, ma nessuno sapeva da dove venisse ma la piccola che era disorientata e camminava in mezzo alla carreggiata, affamata e confusa, mostrava i denti a chi cercasse di fermarla.
Le sue condizioni erano preoccupanti, anche perché di notte in quella zona pascolavano cinghiali e istrici e anche grosse volpi, come pure i cani del pastore.Troppi pericoli per una cagnolina anziana e poco avvezza a vivere nei boschi.
Non sapevo cosa fare, le previsioni parlavano di un peggioramento della condizione atmosferica e nel week end i ricoveri erano chiusi, decisi allora di posizionare  una serie di scatoloni lungo il suo percorso, con del cibo all'interno, perché  potesse almeno sfamarsi, se non ripararsi...cercavo di farmela amica, ma quel giorno la cercai dovunque senza successo: sembrava scomparsa.
E giunse la notte, freddissima : scesero bianchi fiocchi di neve e il paesaggio collinare apparve muto e spettrale."Forse è tornata a casa sua", mi consolavo, non sapendo cosa pensare.
L'indomani mattina Sighi, la potente rot weiler-pitbbul accolta anni prima e rieducata, aveva corso divertita in giardino, eccitata dalla neve fresca, mentre Sansone il maremmano, aveva abbaiato tutta la notte oltre la recinzione...
"Con la neve gli animali notturni si fanno arditi e bazzicano attorno alle case", mi ero detta...
Ma quando anche Isino il volpino era uscito ed aveva preso ad abbaiare anche lui forsennatamente , mi risolsi a tenere tutti i cagnetti vecchietti in casa e ad andare a vedere..qualcosa accadeva infatti al limitare della radura, presso il confine..
Ma era troppo tardi :  vidi Sighi scuotere un corpicino esanime, i peletti arruffati del barboncino macchiati di sangue.Una visone agghiacciante.Mi feci forza tremando, le intimai di lasciare l'animaletto disgraziato e per fortuna riuscii ad indurla ad obbedirmi.
Il cagnolino non  respirava più, aveva le mucose grige e la lingua ritorta tra i denti,la sollevai ed era... morta...sul dorso i segni delle potenti zanne della rot weiler...
Rimasi la frazione di un attimo sospesa sull'accettare il fatto.. come  fosse entrata al podere quella povera cagnetta era un mistero, a meno che non avesse rotto la rete dall'esterno..
Mentre pensavo cosí  qualcosa di indicibile scattò in me..qualcosa che mi fece agire in un lampo.
Quell'istinto cieco e apparentemente insensato fece sì che la raccogliessi, la stringessi al petto, coprendola dal freddo col mio scialle, rincasando velocemente, poi la adagiai sul tappetino del bagno, accesi la stufa elettrica e presi a massaggiarla...
 "Stai massaggiando un cane morto", mi interrompeva la mente, mentre il mio corpo eseguiva delle frizioni in prossimità del cuore della barboncina abbandonata
..ma era morta..il cuore non batteva più, non respirava..era finita.
 Perchè continuai ancora..non saprei dirlo, duro' mezz'ora..poi la lasciai : non c'era nulla da fare...
Attorno a me il tempo era immobile e presenze angeliche sembravano volteggiare impalpabili attorno..
 Fu allora che vidi qualcosa di impercettibile..non saprei cosa fosse...un tremito di ciglia, un rapido abbassarsi del dorso..e ricominciai con maggior lena quel massaggio, la scaldai e poi ecco di nuovo quel qualcosa...non saprei dire se fisse stato
..un colpo di tosse...la massaggiai più vigorosamente che potei senza lefere le ferite, fermai il sangue col ghiaccio,le feci ingollare acqua e zucchero, bagnandole le mucose contratte e grige..la lingua era piegata  lateralmente, ma non era più schiacciata tra i denti...
"Dai" la incitavo adesso" i barboncini sono forti", poi la pregav, con gli occhi pieni di lacrime per la commozione e il cuore pieno di amore e pietà per quella bestiola ridotta così male, col pelo lurido intricato di rovi, mentre scorgevo sul muso infilato un aculeo di istrice : "Cosa devi aver passato!" esclamai costernata...
I suoi occhietti semichiusi allora mi guardarono increduli....:
Era tornata.
L'indomani, scioltosi il ghiaccio nelle campagne, potei discendere e la portai dal veterinario: forse vivrà, forse no.
Per ora devo curarla intensamente, ogni ora...e insieme, io e lei, accetteremo il destino con tanto amore e tenerezza.
Non posso non credere che qualcuno non l'abbia guidata da me.
Ha scelto lei di venire la podere, ha sfidato la morte e forse Pierina sarà scesa dal cielo per aiutarla...
( ma il suo nome sarà stato proprio Pierina?...)
Spero di essere intervenuta in tempo, ho allevato barboncini per 30 anni... Ma affidiamoci agli Angeli: Loro sanno.
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Il senso è in quello che fai, nel tempo che scorre con te mentre  dai il massimo in ciò che puoi, al di fuori di ogni logica che non sia quella dell' amore.
Mi viene in mente una vecchia canzone: " Si può fare di più, senza essere eroi"

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Non saprei dire quando mi resi conto che la vita andasse vissuta  cercando di dare il meglio di noi in ogni circostanza e senza paura.
A volte può essere drammatica, altre volte è come un'avventura o come un gioco.Forse
 non dovremmo  stancarci mai di considerarla una sfida alla nostra capacità di adattarci: quanto poi sia necessario ridere, cambiare, ma pure soffrire, in nome di ciò in cui crediamo, è da vedere in base a quello che sentiamo di poter fare.
Poter aiutare chi ha bisogno, infine, dona la gioia più confortante, come quei diamanti preziosi, che brillano lungo il cammino dell'esistenza, con il baluginio della luce vera...
Pace e Luce


mercoledì 4 febbraio 2015

Paura e Potere

Le due"P" che governano il mondo terreno

Cosa hanno in comune queste due parole, come ci riguardano e quante volte ci è capitato di sentirci così?
A volte intimiditi e spaventati, altre pieni di forza e capacità di agire con successo?
Quanto temerariamente abbiamo ascoltato questi due picchi della nostra sensazione?

Educazione indiscriminante

Avere paura è un sentimento che insorge spesso negli umani..sin da bambini..il mondo attorno a noi può disegnarsi come brutale o troppo difficoltoso, le sembianze degli amici possono divenire minacciose..la notte può dar ascolto alle nostre ansie troppo a lungo sopite...e  da giovani adulti le cose non vanno meglio, se a farla da padrone c'e' un'educazione che permette la fruizione indiscriminata di immagini terrifiche, senza che nessuno ci avvisi che esse potranno marcare per sempre alcuni spiriti più sensibili.
Da "grandi" non andiamo meglio: la vita caotica , lo stress, la scarsa disponibilità a fruire dei valori della religione...la paura entra nella mente e nel cuore in modo subdolo ed inaspettato con le gioie e le soddisfazioni.
Ma perché accade?

"Assicura i tuoi beni, potresti perderli!"

Tuona una ben nota pubblicità..
Tema ben noto ai pubblicitari di successo, che inseriscono immagini controverse nei loro frames, per ingigantire il bisogno subcosciente di un certo  prodotto nel pubblico, per indurli all'acquisto..così l'oggetto del desiderio finalmente raggiunto, racchiude anch' esso, ai nostri occhi, il pericolo che possa andare smarrito, che possa finire, che si possa perderlo...

Confusione e disarmonia

Insomma: in questa splendida terra abbiamo fatto una gran confusione e non sempre gli splendidi doni di Dio sono rispettati davvero...
E così le paure si accrescono: paura di non farcela, di perdere il lavoro, di ammalarsi, di essere abbandonati dal fidanzato/a, la gelosia, alleata del timore, orribile mostro  fa molte vittime, divide famiglie fa perpetrare orrendi crimini...
Che disastro questo nostro mondo..
che ignora il suo potere vero....
E da anziani poi si scopre di non aver dedicato molto tempo allo spirito e lo spettro della morte avanza terrificante, mentre dimentichiamo perchè S. Francesco  si rivolgesse agli ultimi attimi della vita con l'appellativo di "Sorella Morte"...

Il potere di comandare gli oceani

Se tutti conoscessero quanta forza alberga nell'anima che infonde il nostro spirito in questo corpo di sangue e carne..scopriremmo il modo di comandare agli oceani, ma sopratutto a  rendere sante e spirituali non solo le nostre membra, ma pure le nostre azioni, collegate alla Grande Consapevolezza, nulla potrebbe mai sconfiggerci.
Ma prima di accostarci al "Potere", prima di capire come dirigersi verso questa fonte di stabilità, ascoltiamo questo amico del blog...

Alcol, droghe e perdita di potere

infatti Michele ci racconta:

"Mirina,quando torno a casa la sera  è sempre la stessa storia..trovo mia moglie attaccata alla bottiglia..oramai è sempre così..rientro a casa ed ho paura di quello che può aver fatto : non riesco ad imporle di essere aiutata...".

L'alcolismo, come altre disastrose conseguenze dell'instabilità attuale del mondo moderno, può partire dal senso di paura, prima ancora che dall'inadeguatezza dell'individuo ad una serie di prove di fronte alle quali si sente inerme.
Si entra in un giro vizioso in cui  si vorrebbe conquistare il Potere e invece si ricade nei meandri di un vizio tanto penoso quanto pericoloso, come lo è pure quello delle droghe.

Come conquistare il vero Potere

Oggigiorno non si conosce più la strada per giungere al Potere vero, quello che ci permette di affrontare tutto a viso aperto, fiduciosi e vincenti su tutte le nostre paure.
Si crea un'ulteriore bivio quando si giunge ad avere paura del livello che abbiamo raggiunto: non corriamo più, ma ci fermiamo e temiamo di perdere tutto.
Ecco che il senso di potenza torna ad essere paura, a confondersi con essa.
Abbiamo compreso la dicotomia del Potere e la sua origine nella nostra inadeguatezza.

Insegnante olistica: incontri per migliorare il rapporto col mondo

Per instaurare un rapporto salvifico con la paura, perché venga ridimensionata nei livelli di guardia di fronte ad un effettivo pericolo, occorre ridurre il senso di ineluttabile solitudine in cui viviamo.
Agire in questo senso è possibile quando ci impegniamo nella nostra educazione spirituale: nel coaching olistico  (www.insegnanteolistica.jimdo.com) offriamo a tutti coloro che ci seguono, la possibilità di imparare a governare la propria vita attraverso il contatto con gli Angeli.

Le gioie dell'esperienza

E se come Ungaretti potremmo dire :
"Siamo come d'autunno sugli alberi le foglie"
Non dovremmo tardare a vivere la vita come una splendida avventura, che ci conduce a gustare le gioie dell'esperienza, resa pura dall'Intenzione di non nuocere e cooperare alla salvezza, alla felicità dei nostri fratelli.
Aggirare il punto di vista dell'Ego, ci farà acquisire il vero Potere, quello che non si estingue facilmente e che non può esserci portato via.

Equilibrio e potere

E dunque è chiaro che, per superare gli ostacoli del mondo, convenga raggiungere l'efficienza del potere personale, ma è altrettanto vero che debba sempre essere accompagnato da una disamina delle obbiettive capacità, da un'offerta dei frutti del nostro lavoro ad un'Entità che possiamo chiamare come vogliamo, ma che alberga consolatrice ed immensa in ciascuno di noi.
Il dialogo con il nostro Angelo, con la parte elevata della coscienza individuale, costringe e prendere in carico ogni nostra paura e a rendere inarrestabile il flusso di Potenza Divina in noi...
Lasciamoci condurre dal nostro istinto per il Bene, per la realizzazione salvifica, rinunciamo a vederci come esseri inermi e negletti abbandonati nel buio...
E allora Michele mi chiede:
"Ma se poi invece scoprissi di essere davvero al buio?"
Ebbene Michele, a quel punto, quando avrai acceso  la fiaccola della Speranza e della Giusta Azione, tutto il tuo buio sarà scomparso..in un oceano di Pace e Luce....


venerdì 30 gennaio 2015

Il tempo del silenzio

L'albero della Riconoscenza

Non mi accorgo da molti anni di come il tempo cambi, qui al podere dove tutto scorre in Pace e in semplice armonia...
Solo ora che l'Albero della Riconoscenza, uno svettante cipresso d'oltreoceano, si è abbattuto d'improvviso, un mattino, fra la legnaia e la fontana grande, ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando...

Protetti dagli Angeli

Perché sia caduto proprio li' non si sa...

La notte prima c'era stato un gran vento, di quelli che spazzano questa contrada isolata in alcuni inverni..scoperchiando tetti e facendo rotolare le cucce dei cani fino al bordo estremo dei recinti, mentre le ciotole degli abbeveratoi dei cagnolini occorre costruirle in cemento, perchè  non siano rovesciate da quella devastante, consueta potenza..
Ma gli alberi del podere sono centenari e stabili e hanno sempre resistito.

Perché non sia caduto sulla vecchia Panda, a due passi da lui, con cui trasporto le bestiole e i carichi di scatolette e crocchette, ma pure la legna che raccolgo nei boschi...
La sua traiettoria doveva essere un'altra per la legge di gravità...danni ne avrebbe fatti e di gravi.

E allora mi faccio tante domande..

Si può solo avere Fede

Poco prima del crollo, io e Rocky, peraltro tutti e due male in arnese, lui con la sua vestibolite e l'andatura da cane centenario, io provata  che ne sorreggo l'incedere barcollante, ce ne andavamo a  passo lento nei pressi del possente tronco...
E inclinata sulla  scoordinata e magra forma del cagnetto, che annusa ancora felice l'odore dell'erba e dell'aria pura del mattino...arrivavo sin lì..senza intuire nulla dalla sfavillante freschezza delle  fronde verdeggianti dell'albero...
E anche Sighi, l'energica rotweiler pit bull, aveva corso sotto le sue meravigliose chiome, quella mattina....piena di ardori e incontenibile vivacità, rincorrendo i pettirossi che affollavano il maestoso albero...

Ma era caduto d'improvviso, con un tonfo sordo, con cui aveva rimbombato il pavimento di mezza casa...aveva atteso che fosse mezzogiorno, che tutti fossimo dentro casa....

Ma lui aveva resistito a tanti venti.

Il mio Grande Albero, che una signora giapponese indico' come la Tigre Bianca, dicendomi che c'era un modo per identificare gli Spiriti di Protezione della casa  nella sua cultura e che l'albero del podere ne aveva le sembianze...
Poco sotto di lui, infatti, persino la fontana con l'angelo e la statuina della Vergine Immacolata delle Viole erano rimasti intatti, perché la misteriosa perpendicolare di caduta era stata un'altra...

Un buon uomo che si occupa di giardini era venuto a soccorrerci: il tronco occupava tutto il viale d'accesso.
Poi i vigili del fuoco lavoravano alacremente e gli addetti dell'Enel ripristinavano i cavi elettrici strappati dalla caduta del poderoso monumento....
tanta gente, voci, piattaforme sopraelevate...
Ma io non sentivo alcun rumore: l'ultimo era stato quello dell'albero che cadeva.
"Avrà tanta legna il prossimo anno", diceva qualcuno...

La visuale di Dio

Osservo l'albero della Riconoscenza stramazzato al suolo e mi chiedo come un essere di tale forza possa essere lì.. ai miei piedi, semplice ed umile nella sua maestà bonaria..
attorno a lui si affollano incredule, intere famiglie di passerotti e pettirossi...saltellano qua e là, quasi tentati di trovarvi ancora rifugio...

Quale rapporto leghi le creature del cielo  ai possenti giganti arborei..me lo chiedo ora...: cosa rappresenti nascere e vivere su di un albero...
E cosi' cerco di perdere la visuale meschina dell'essere umano, che rapporta tutto a sé stesso in ordine di necessità... e di dimenticare il mio dolore, quello che nasce dal voler mantenere sempre tutto immutato, per sempre.

Inspiro effluvi di resina e aghi di pino, in silenzio sento che l'aria sta cambiando.
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Stasera alle 22 vi aspetto per un incontro senza parole, senza preghiera, ad ascoltare lo Spirito.

E che sia Pace e Luce

venerdì 23 gennaio 2015

Traders del cuore e... cacciatori di amore

Un amore tra finanza e segreti

Cara Mirina,

sono Soledad, ho 23 anni e sono da due anni una lettrice del blog...sì, non è il mio vero nome, ma ci tengo alla mia privacy e poi non vorrei che qualcuno mi riconoscesse, pur avendo un nome più comune...Ti scrivo perché da un anno sto frequentando un ragazzo bello e anticonvenzionale, di 15 anni più grande, appunto, lui mi ha introdotta al mondo dell'alta finanza e poi attraverso di lui anche il mio ragazzo sta iniziando a fare trading on line.

Amare un broker 

Con il mio lui segreto ci vediamo nel tempo libero e finora non avevo mai investito un euro di mio, ma faceva tutto lui , che per semplicità chiamerò Winner, lui è come un cavallo di razza, corre per vincere e spesso così succede.
Purtroppo sono anche legata al mio fidanzato da una lunga storia che non vorrei spiegare e non voglio lasciarlo, per ora. Non so neanche se Winner mi vorrebbe vedere in modo diverso da adesso.
Lui dice che dà il meglio di sé così. Finora mi ha riempita di regali e fatta investire attraverso le sue risorse finanziarie ed ho "guadagnato" davvero tanto...



Compartecipare ai suoi investimenti

Ora mi chiede di fare il salto finale, cioè di usare le mie risorse per investire con lui.Una specie di matrimonio finanziario dove dovrei per la prima volta usare il mio nome.
Ti chiederai perché voglio chiedere agli Angeli di questa mia storia, ma anche se sembra strano io so pregare.
Non so come dire, credo che i soldi e la fede non siano per forza separati.



Non voglio fallire nella mia vita

Io sono una donna dei pesci, romantica ma con un desiderio forte di emancipazione dagli schemi miseri in cui sono cresciuta (mamma era sempre a casa ad accudire noi figli e un padre sempre assente, per noi  hanno lasciato l'università e ora sono pensionati infelici).
Insomma..non so se potrò mai essere felice, ma vorrei essere ricca, pensi che io vada controcorrente?E cosa puoi dirmi del mio Winner..è il tipo giusto, magari per un futuro?
Perdonami Mirina come solo tu sai fare per queste domandine frivole...so che ci sono molte cose più importanti ma sono rosa dal dubbio: faccio bene??
Rispondimi presto ti prego!

L'entusiasmo muove il mondo, ma guai ad adottarlo come consigliere

Cara Soledad,
come molte delle ragazze della tua età arrivi col vento impetuoso dell'entusiasmo e sei pronta a far risucchiare tutto nel fantasmagorico ciclone del tuo ardore...
Chi sono io per dirti cosa fare?
Mi sembra che tu abbia deciso tutto, persino la vita del tuo fidanzato e dei tuoi genitori, tutti e tre' sono caduti sotto i colpi inclementi del tuo cinico pressapochismo.

Cosa cela il tuo desiderio?

Ma sotto la tua baldanza e disinvoltura si cela una ragazza che so essere più assennata e profonda di quanto questo mondo che inneggia alla profittevole promiscuità, possa offrire.
So che per essere "grandi" in un mondo che cambia, non c'e' posto per i "ma" e i "se" e che se vuoi costruire una vita ed un pensiero, devi rischiare in prima persona, accettare di perdere, ricominciare o anche valutare quanto valga un successo.

Rintracciare criteri di vita etici non è solo un modo di dire

Se il danaro che guadagni a questo modo non lede nessuno (sei certa di questo? )e se come mi hai detto altre volte " ti potrebbe servire per fare del bene" non lo trovo disdicevole.
Ma sei certa che accadrà? Sei certa che il "mondo dell'alta finanza" sia questo? E sopratutto che sia confacente ai tuoi scopi, al tuo cuore?

Esistono i cacciatori di dote e di belle speranze

Tutti noi abbiamo incontrato cacciatori più o meno spietati di denari e di cuori, tutti noi abbiamo sofferto e soppesato..non sempre in quest'ordine.
Questo mondo fittizio dove amore e denaro collimano spesso con frode o millantato, con davvero poche regole per essere considerati davvero etici..deve almeno soddisfare i tuoi acerbi criteri di discernimento.
Dunque dentro di te hai un giudice sincero, che sa parlarti con la voce del tuo cuore.

Accortezza e discernimento

E dunque, se vuoi, cavalca il destriero lucente, ma spesso evanescente, di questa gloria, ma sii presente ad ogni tuo atto, senza mettere in pericolo le tue rendite e sopratutto non quelle dei tuoi genitori.
Guarda anche in faccia il tuo fidanzato e poi "Winner" e decidi chi dei due rappresenta davvero la solida opportunità di Amore.

Alla fine della strada ci sono sempre i tuoi Angeli 

Ma se poi decidi di  vivere questo tuo momento, giovane amica, sii pronta ad ascoltare gli Angeli, che, sappi,
non ti abbandonano mai: neanche quando noi altri, Mirina compresa..non riescono a comprenderti così bene.
Pregheremo per te, come per chiunque si trovi a  far di conto con questi tempi confusi e nebulosi, dove enormi ricchezze sembrano potersi paragonare allo sfavillio di un cuore generoso.
Pace e Luce

venerdì 9 gennaio 2015

Le esperienze negative non sono delle punizioni

.........Ma possono insegnare molto!

Lettera di una lettrice del Blog degli Angeli

Cara Mirina,
sono Paola e sono una tua affezionata lettrice da anni, mi piacerebbe far parte degli Angeli che si riuniscono con te di venerdì a pregare..ma non ho tanto tempo e allora mi accontento di leggerti e di pregare durante la settimana.
Ti scrivo perchè sono a un punto morto. Provo e riprovo a sopportare la mia vita ma non ci riesco.
La presenza di mio marito è diventata intollerabile.

Il marito che delude

Mi ha deluso completamente...non solo ho scoperto che è troppo debole per fare quello che dovrebbe, ma è anche una persona instabile e imprevedibile. A volte ho addirittura paura di lui.
Apparentemente è un uomo buono e paziente, di quelli che immagineresti capaci di grande abnegazione e sacrifici.
Conoscendolo meglio parla di interesse personale e di necessità di pensare a lui stesso.
La crisi è stata la molla che ha fatto scattare in lui rabbia ed aggressività, che tiene nascosta ma che esce qualche volta dalle sue parole.Continua a lavorare controvoglia e ad amministrare male i soldi.
Siamo ridotti malissimo.

Crisi economica e sociale

Fa il suo dovere e in certe cose è addirittura impagabile: abbiamo un bimbo autistico e con lui è buonissimo, attento e amorevole.In casa spesso mi aiuta, ma non c'è mai e io sono a casa dopo avere perso il lavoro due anni fa.
Ho cercato lavoretti, ma mi dicono che sono troppo qualificata e mi scartano..........la mia depressione si fa strada..così ho iniziato a mangiare..dopo un ennesimo problema di salute...mangio, mangio, mangio e mi consolo con Facebook. 
Ho preso ben 20 chili di più.

Facebook come un amplificatore di sofferenza

Ho scoperto però con piacere che eri  anche tu su Facebook e ho cominciato a leggerti.
Leggevo anche altri siti di angeli, che avevano tante premesse ma poi alla fine dicevano tutti le stesse cose, leggere il tuo invece ha aperto una finestra di luce nella mia vita.
Nei tuoi post ho trovato la vera possibilità di rendere vivibile l'insegnamento degli Angeli e di praticarlo, ma ti giuro che in questo periodo sto cadendo sempre più in basso.
Tutti i post di Facebook mi irritano, alcuni più di altri: quelli delle mie amiche con mille problemi, disgraziate quanto e più di me, che si fingono di grande altezze di spirito, che pubblicano post con l'intento di insegnare agli altri ( a me in questo caso visto come sono ridotta..)il modo giusto di pensare e di comportarsi.
Insomma, sono ridotta uno straccio, la mia casa è orribile, io non sono più la donna femminile e piacente che ero.
Il mondo mi frana addosso con la potenza di un macigno e io mi sento tanto stanca, incapace di oppormi...Cosa devo fare?
P.C.


La strada tortuosa dell'overload d'informazione

Cara Paola, amica mia,

a sentirti parlare si direbbe che tu non ci abbia letti affatto o che tu abbia voluto scordare tutto e permettere al mondo ed alla vita di ferirti e di distruggere tutte le tue risorse.
Se mi avessi scritto prima, ti avrei risposto che leggere distrattamente non è utile, rimane un piacevole diversivo, ma come pure gli altri siti che dici di aver frequentato, non può accendere in te la scintilla del cambiamento.

Leggere "poco ma buono" ma con impegno

Magari in molti altri siti c'e' qualcosa di buono e tu non hai potuto riconoscerlo, concentrandoti nella critica e nella ricerca di quel particolare che facesse accendere nel tuo cuore la luce della Certezza.
Come ho ripetuto tante volte, l'interruttore non esiste: c'e' solo la tua buona volontà e la capacità di far buon uso delle risorse.
Ti ringrazio comunque di aver scelto di essere tra noi:  la nostra buona fede si propone di aiutare gli altri, quindi anche tu dovresti comprendere  le amiche che, nel proporsi di aiutare loro stesse, aiutano gli altri con parole di sostegno.
Non vi trovo alcun male, al di là di uno spirito eccessivamente saccente, depreco la mancanza di umiltà, ma non la volontà ed il pensiero di aiuto per gli altri.
Ti sembro severa?

Il questionario della vita ideale

Immagina di avere di fronte a te una visione beatifica, piena di possibilità,prosperità e luce e poi un'altra visione con povertà, sofferenze e disagi: quale sceglieresti?

Non affrettarti a rispondere e ascolta quel che ho da narrare.
Tempo addietro inviai un questionario a mille persone e chiesi loro di commentare appunto due ritratti di vita.

Il primo rappresentava la famiglia modello, con un felice casetta con giardino, bimbi che giocavano, vicini che tagliavano le rose armoniosi e felici, ragazzi in tuta che correvano nei viali pulitissimi, cagnolini felici e rispettati,  mariti che rincasavano con  bellissime auto e tutto sembrava un quadro idilliaco.

Nel secondo giaceva una persona malata nel letto, accanto a lei un vecchio contava i suoi pochi denari per comperare le medicine, la stanza era una stamberga umida e un gatto rognoso con le pulci piangeva fuori della porta, senza che nessuno lo facesse entrare.

Molti dissero di sentirsi contrariati da quelle visioni,altri non risposero, chi  rispose lo fece evidenziando che la prima visione "non era realistica" e che quindi non poteva essere presa a modello. Molti simpatizzarono con la seconda, indicando le insicurezze sociali e la vita grama che i malgoverni ci hanno costretto a vivere, citando vari esempi di amici e conoscenti ridotti dalla crisi sull'orlo del disastro.
Ora pongo la stessa domanda a te e ti chiedo di rispondere con sincerità.

Scopri con un questionario l'immagine nascosta nel tuo subconscio

Quale sarà la tua risposta?
Quando scegliamo un quadro di vita lo facciamo ritenendolo vero e sensibilmente idoneo alle nostre aspettative o lo facciamo giudicandolo in base a schemi introdotti da altri (ambiente, vissuto personale passato, esperienze di altre persone...) e se anche fossimo noi a vivere una situazione disagevole, quanto pensi che potremmo cambiare giudicando in questo modo?

E ora veniamo a te. Capisco che la situazione in cui ti sei trovata non ti piace e che è d'obbligo trovare una via di scampo.
Il primo passo serio sarebbe chiedere aiuto ad un terapeuta e al medico di famiglia, sopratutto per fare il primo passo nella direzione di una possibile soluzione
Prenderti cura di te è la prima cosa da fare.
Capisco che vorresti affrontare tutto, ma non è possibile: la tua vita è diventata invivibile in un tempo molto lungo, quindi non puoi pretendere di cambiarla dall'oggi al domani.

Ti aspetto con le tue considerazioni e ti auguro ogni bene.
Mirina

Ho conosciuto una persona a cui interessa veramente che io sia felice: Mirina

Cara Mirina,
dapprima la tua lettera mi ha fatto arrabbiare: mi chiedevo: perché Mirina non mi capisce, perché inveisce contro di me?
Tutti mi sono contrari...il mondo mi è nemico!
Ho letto la storia che hai scritto e mi sono accorta che anche io non trovavo possibile vivere bene e nell'agiatezza..come posso dirti ..sembra impossibile...

Ma poi, poco per volta ho capito che tu eri sincera con me e che per la prima volta qualcuno non mi vendeva una soluzione facile, liquidandomi con 4 parole, ma si prendeva la responsabilità di starmi a sentire e si raccomandava che scrivessi ancora.

Calore e conforto dalle tue parole

Dalla rabbia passai ad una sensazione di calore e conforto : ho analizzato la tua lettera parola per parola e ti ringrazio.
Penso che appena possibile seguirò i tuoi consigli e parteciperò al blog e spero  di poterti parlare presto per telefono.
Ma mi sono accorta che non hai detto nulla di mio marito, riguardo a  lui cosa pensi, cosa puoi dirmi?Dunque non è la mia malasorte?
Ti abbraccio con tanta gratitudine,
Paola

Davvero il marito è tanto impossibile?

Cara Paola,
avevo omesso di proposito di parlare di tuo marito: non merita di essere messa in discussione la sua onestà nei tuoi confronti, che trapela dalle tue parole. Quanto alle sue mancanze, ne parleremo in privato.
Non io, ma gli Angeli, ti indicheranno sempre una strada: è un percorso di coerenza con la scelta che hai compiuto, di capacità di vedere quanto della tua insofferenza riversi intorno a te.
Quanto della vita che stai disegnando si sta materializzando nel marito e nelle amicizie...
Molto probabilmente alcuni lati della personalità di tuo marito ti hanno delusa, ma da quello che mi dici lui è sempre al tuo fianco, forse solo apparentemente disinteressato, sta cercando di non far si' che affondiate davvero.

E' tempo di rivedere i piani della tua vita

I vostri crucci finanziari andranno senz'altro affrontati per tempo, con l'aiuto di un raggio di sole nell'economia degli Stati e sopratutto con  la benedizione del Signore.
Considera poi che gli esseri umani sono fallaci e quindi giudica benevolmente le intenzioni, anche se poi non tutti riescono a darti   la sicurezza che vorresti: sappi che il nuovo mondo parte da te e solo da te.
Devi avere un piano e sicurezza in te stessa.
Ricorda d'ora in avanti di stilare un vademecum generale delle cose che vuoi vivere, senza paura di apparire sciocca o futile, sii sincera e compila con obiettività il tuo bellissimo progetto di vita.

Cancella il termine "malasorte" e scrivi "autodeterminazione e fede"

Vedere invece nelle esperienze della vita la malasorte, ti farà oggetto di mille disagi e crucci, mentre prendere coscienza che le esperienze negative non sono castighi, ma prove che fortificano e rendono possibile raggiungere l'obiettivo che ci proponiamo nella vita, aumenta la nostra capacità di creare positivamente.
Infine sappi che ammiro molto quello che ti impegna ogni giorno col tuo bimbo. Ho omesso di pubblicare ciò che mi racconti di lui, ma tutto quello che fai mi commuove e  l'impegno che ti sei assunta di fronte a Dio conferma che sei una donna piena di forza e di capacità, che saprà ristabilire la sua situazione economica e anche ottenere la sua giusta opportunità.
Quanto all'aspetto fisico che dici di non tollerare, anche questo si gioverà  della nuova disciplina di pensiero cui potrai attenerti e che ti spiegherò se vorrai durante la Scuola degli Angeli.
Ti abbraccio, cara Paola e che tu possa avere moltissime gioie, d'ora innanzi!
Convinciti di averne diritto e tutto cambierà.
Pace e Luce

Siamo tutti a rischio?

Intimidazione o gioco di provocazione?

Apro la mia posta di Facebook, pochi giorni fa ed un sedicente utente (si era presentato come tale) mi chiede di che religione io sia.
Dopo aver saputo che ero cresciuta cattolica, inneggia provocatoriamente con frasi islamiche.
Non mi lascio spaventare e controbatto:
 "E' un blog diretto a tutti, è un blog che insegna ad andare oltre le differenze culturali e religiose verso l'Amore tra i popoli".
Ma quello incalza (o quella), sottilmente offende ed apertamente attacca.
Ribatto con chiarezza la mia posizione. La minaccia si ferma lì. Io non proseguo.Non cancello, nè blocco l'utente.

Una disamina dei fatti ai nostri giorni

Anche io come molti di voi, ascolto impietrita le notizie dalla Francia, che proprio in queste ore vedono i due giovani fratelli islamici asserragliati nell'appartamento della società francese. Pare abbiano stretto la mano stamattina al proprietario dello stabile, motivando la loro presenza e asserendo che loro non uccidono civili, ma che cercano la morte per loro stessi ed il sacrificio in nome della loro Causa.


Attorno a loro, il modesto centro urbano, abitato da operai e comuni cittadini, pullula di esercito e polizia, in attesa del blitz o dell'attacco.
Altro sangue.
I giornalisti francesi,invero, investiti dalle raffiche di mitra, rei di aver offeso il  Profeta...erano pero' anch'essi  civili, ma la logica delle azioni dei terroristi viene spiegata in base alle notizie che ci sono state fornite sin'ora, nel corso degli anni e quindi è preconfezionata.
Il panico così si è diffuso dovunque: in Italia, nelle redazioni dei giornali dicono "siamo tutti a rischio", si parla di presidiare le scuole e i quotidiani già si sono attrezzati a riguardo...
Stato d'allarme...ma questi comunicati erano già giunti tanti anni fa. Per un riguardo usatoci non eravamo stati colpiti, si diceva che il nostro paese era stato da sempre "filo arabo" per la politica dei nostri vecchi governanti e che non dovevamo temere...
Non escludo che frange di persone, al di fuori di qualunque coordinamento o semi coordinate, possano agire ora a discapito di obiettivi che vengono dichiarati sensibili, ma non perdiamo di vista il segno fondamentale dei tempi....
Creare degli schieramenti: da sempre sono stata condannata per non essermi mai schierata, se non a favore della Pace e della Fratellanza e quindi conosco la mia gogna.



In nome della Guerra

Ma io che sono vecchia, ricordo che credevamo sconfitta la guerra e che sembrava che nulla avrebbe piu' aperto agli scenari di una terza guerra mondiale (quella che stiamo vivendo??).

Così osservo attonita e prego per la Pace e la Luce, costernata e silenziosa, in un mondo che appare oscurato da nuvole di odio.


Prendo visione delle notizie sui  canali di propaganda, attraverso questo internet, che veicola informazioni di tutte le fazioni, ma che contribuisce senza dubbio ad infiammare la paura di alcuni e la rabbia di altri.
E sono abituata da una vita ad andare oltre i luoghi comuni, guidata dal sussurro lieve e sincero dei miei Angeli, della Volontà di capire, di andare oltre l'apparenza.
Altrove immagino la soddisfazione di chi, al di sopra delle parti, possa godere di questo scenario.
La potenza di creare guerre e nazioni, al là degli interessi veri dei popoli, quegli interessi per la Pace e la fratellanza,della prosperità di tutti, in nome del rispetto delle persone.

Chi alimenta lo spirito dell'odio?

Durante la mia giovinezza svolsi un lavoro per una catena di confezioni araba e ricordo di avere apprezzato la generosità e la giustizia oculata del mio datore di lavoro, circondato da uno stuolo suggestivo di mogli e servitori,tutti gentilissimi e rispettosi,che si prendeva cura di cani abbandonati e che apriva le porte della sua elegante dimora a chi dei suoi dipendenti perdesse l'alloggio o fosse in situazioni economiche precarie..insomma...  davvero apprezzabile per come si rivolgeva ai suoi impiegati.

Cosa è cambiato, quale spirito malvagio sta alimentando l'odio e le fazioni?
I fatti non possono essere negati in alcun modo, è vero.
Ma le motivazioni?
I servizi segreti sventano da sempre le azioni  e imprigionano i mandanti di azioni terroristiche...perché adesso assistiamo allo scempio?
E' necessario che anche la Francia prenda parte al conflitto? E noi tutti, paesi europei?
Perché è questo quello che accadrà con gli attentati.

E mi chiedo, allora: è in atto un riassetto geopolitico?

Lo scopo di noi del blog degli Angeli

Osservare è il nostro unico scopo e poi ascoltare il sussurro degli Angeli, che oggi significa udire il dolore di coloro che vengono uccisi, dei familiari stravolti dal dolore e anche di coloro che non danno più valore alla vita del prossimo e di sé stessi, tanto è il senso di sopraffazione e disperazione che evidentemente provano.


Io prego e  spero anche voi con me, stasera alle 22, con il cuore libero dai pregiudizi e con la chiarezza della mente, rinunciando all'onta e all'abominio che è facile provare, ma che alimenta la spirale del fuoco.
Pregare con compassione per tutti i fratelli, pregare per la Luce su chi abbia il potere di agire per la Pace: tutti noi, iniziando dal nostro cuore, saremo gli artefici del Nuovo Mondo Giusto.