venerdì 30 agosto 2013

La comunità della nuova alleanza


La preghiera del venerdì:
Allearci ai nostri Angeli per affrontare la vita

Cari amici del blog,
questa sera avrei voluto parlarvi di alcuni percorsi mistici , luoghi di recente esplorati, ma la mia attenzione è stata distratta da quanto i nostri Angeli stanno facendo di magnifico ed eccelso per tante persone del blog: devo confessarvi che ricevo commossa e piena di gratitudine l'affetto e la comprensione che molti di voi manifestano per  questo mio umile percorso di condivisione.

Ecco perché vi invito a leggere ed a meditare sulla lettera di Marco, che aveva perduto il suo amore e la salute:
vediamo cosa ci scrive:

E' come scrivere ad una vecchia amica

"Cara Mirina,
scusa se mi rivolgo a te così semplicemente come se  fossi una vecchia amica: ti ho parlato solo 3 volte, ma ora mi sento pronto per condividere con il blog la mia esperienza di illuminazione.
Ti farò sorridere nel dire così ma quello che mi è successo merita questo aggettivo e penso che quando ti succede qualcosa di così profondo puoi solo essere costretto ad abbandonare dubbi e paure.
Grazie di esserci Mirina e di ascoltarmi.

La mia compagna mi aveva tradito per 11 anni

Allora come sai  la mia storia con Pamela era davvero finita, sebbene come avevo constatato lei aveva ancora desiderio di stare con me, nonostante quello che era accaduto, nonostante il tradimento perpetrato in 11 anni di convivenza.Era stato un tradimento fisico e poi dei miei ideali, della mia fiducia, giungendo persino ad abortire di nascosto perché lei di figli non voleva sentirne parlare.Ero pieno di ira e di rabbia.
Ma  non sono qui per giudicare, ma per comprendere e nel far questo ti ringrazio ancora una volta Mirina, per avermi aperto gli occhi.

Promisi a mia madre morente che avrei lottato per la mia vita

Purtroppo dopo pochi mesi si ammalò  mia mamma e mentre stavo in ospedale con lei, in seguito al consiglio di alcuni medici, feci degli esami e risultò che ero affetto anche io da una gravissima malattia di cui temo ancora a pronunciare il nome.
In quei momenti di solitudine e disperazione assistetti alla morte di mia mamma: io avevo solo lei, non ho mai conosciuto mio padre e mi sentivo solo e sperduto come un bambino.
Ma mia madre mi aveva preparato e mi sosteneva col suo sorriso, mai un lamento e tanta pace: "Marco, sei sempre stato coraggioso, ora devi esserlo per tutte e due, vuoi farlo per me?" mi aveva detto mentre le lacrime mi rigavano il viso...Io l'avevo abbracciata forte, in quelle stanche magre ossa e le promisi che avrei lottato anche io per la vita che mi aveva donato.
Pochi giorni dopo la sua morte, nel corso di una delle tue  meditazioni, mi parve di sentirmi più vicino a lei e mi sembrò di averla ancora accanto, sentendone anche il profumo.

Ero più vivo che mai anche grazie alla forza delle meditazioni

Mi sembrò che gli Angeli mi avessero trasportato accanto a lei e che  tutto era bontà, serenità, amore.
Pensai : "forse sono morto?"
Ma non era così, ero più vivo che mai, ogni giorno dalle meditazioni prendevo la forza e il coraggio di vivere e di curarmi nel modo più giusto e grazie a tutti coloro che ho incontrato sulla mia strada, potrò presto dirmi guarito.
Fui pronto anche a reincontrare Pamela, forte di me stesso e della mia risolutezza, ma quando la vidi scopri di non odiarla più: mi sembrò una ragazza confusa e sofferente e non più la donna meravigliosa che mi aveva straziato fino ad ammalarmi.
Così la perdonai, senza cedere però alle sue richieste di tornare insieme. Non volevo ferirla: forse non era lei la donna che stavo aspettando.

Ai miei figli racconterò di te

Anche adesso sto aspettando, so che arriverà, so che quanto di buono ho ricostruito ha bisogno di essere condiviso e ogni giorno, durante la meditazione, immagino che anche lei, questa donna ideale, mi stia cercando, la donna con la quale ricostruirò una famiglia felice, piena di gioia e di lavoro onesto, so che avrò dei teneri marmocchietti da tenere sulle ginocchia e ai quali racconterò di una signora che abitava su di una collina, che una volta mi aveva accolto  quando vagavo triste e sconsolato e che mi aveva  indicato la strada per uscire dal buio: sei tu Mirina.
Grazie della tua comprensione infinita e dell'ascolto sincero." 


Caro amico del blog, caro Marco,
confesso che mi hai commossa: lettere come la tua non fanno solo piacere, ma rendono testimonianza che ciascuno di noi, nel suo piccolo, può davvero aiutare gli altri.
Infatti io non ho alcun merito, non potevo far nulla per te se non indicarti un percorso di fede e di forza d'animo. Il resto è stato un tuo merito, una tua precisa determinazione a capire e a conoscere cosa fosse giusto e cosa sbagliato.
Sono anche io convinta che la tua bella sposa non tarderà ad apparire e che tutte le tenere sorprese che ti riserverà la vita ti ricompenseranno del buio e della sofferenza patite.
Saprai apprezzarle proprio a causa di quel dolore cui hai saputo attribuire il giusto valore.
Ogni disagio, come sappiamo, è foriero di opportunità di crescita, mette in moto un cambiamento, anche se spesso questo si manifesta come  un terremoto nella nostra vita.
Ma sono contenta che tu oggi sia in grado di interpretare i  mutamenti , imparando a collaborare con gli Angeli per una vita sempre più gioiosa e piena di splendide opportunità:  tua madre di lassù ti sorride.

Prendo spunto dalla tua lettera per introdurre il tema della preghiera di stasera:

i disagi che ci invia il Signore sono spunti di riflessione per cambiare e per migliorare: in che modo le sofferenze  ci sostengono e ci indicano la strada?

Mediteremo su questo nella preghiera di stasera alle 22, promuovendo nei nostri cuori l'esortazione profonda che ci faccia vivere con Gesù, sentendoci come i primi apostoli eletti a  nucleo primordiale di una nuova comunità di alleanza col Padre Nostro(Mc 3,14)
Pace e Luce

2 commenti:

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  2. Coraggio amico mio, se posterai l'indirizzo potremo scriverti e farti forza!

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