sabato 28 settembre 2013

Il valore dell'Amicizia nella preghiera

La vera Amicizia si dimostra nelle difficoltà

Cara Mirina, 

vorrei tanto la tua presenza, il tuo affetto e anche quello delle persone che leggono il blog, con le quali ci troviamo uniti spiritualmente nell'incontro del venerdì alle 22.00. 

Il mio desiderio consiste nel dedicare una preghiera e la nostra vicinanza ad una persona a me molto cara, una bellissima anima in cammino che in questo momento si trova ad affrontare la perdita del padre, da tempo malato.
 La mia amica è estremamente solare, positiva, una bella persona da incontrare e con la quale crescere e affrontare il nostro percorso di vita. 

Distacco da  uno degli affetti terreni più profondi

Devota al Signore e all'ordine di San Francesco, mi ha da sempre donato una grande profondità di pensiero e tanta, tanta umanità e vicinanza. 
E' una donna alla quale non è possibile non volere bene, ed è per questo, nel momento del dolore e del distacco da uno degli affetti "terreni" più profondi che vorrei dimostrarle tutta l'empatia e la condivisione di altre anime molto simili alla sua, per percorso e crescita spirituale.

Vorrei quindi stringerla in un grande abbraccio, donarle il nostro amore e farle sentire che non verrà mai a mancarle quello del padre, che vorrei accompagnare con pensieri di gioia e serenità.

Grazie e ancora grazie dal profondo del mio cuore per il tempo che vorrete dedicare a questi bellissimi raggi di sole.

Pregheremo stasera per la tua amica ed il suo papà

Cara amica del blog,grazie di averci partecipato la gioia della tua amicizia nei confronti di questa ragazza, nonché la tua preoccupazione che la vita non incida su di lei un dolore troppo intenso, senza farla partecipe delle certezze di un cammino d'amore e fede, che non termina con la vita terrena.

Ci hai ricordato che troppe volte i venti della vita hanno cancellato la gioia di un legame umano, duraturo e confortante, come quello dell'amicizia.
Quanti di noi hanno mantenuto quell'affetto del compagno di giochi dell'infanzia? O quello della persona che era stata  l'amica del cuore?

 Pregheremo assieme stasera per la tua amica e per  il suo papà e ci riferiremo, attraverso la preghiera per lei, al valore dell'amicizia sana e leale, 
alla necessità di parteciparsi con coerenza lieta e sostenitrice,verso coloro che soffrono e stanno affrontando prove difficili.

Pace e Luce

giovedì 26 settembre 2013

"A" come Amore

Quando qualcuno ti manca così tanto...

Dovrebbe essere il nostro primo pensiero al mattino: scoprire come poter amare gli altri e farli felici, apprezzare la serenità che ne deriva, senza dimenticare di rimanere noi stessi, senza perderci nell'amore.
Ma non  è facile quando si tratta di amore per i nostri figli, o per qualcuno che ci manca così tanto da distruggerci nel dolore della lontananza.
Ci ha scritto un nostro lettore che vive una grande sofferenza e che chiede aiuto e preghiera da tutti noi perché gli Angeli lo soccorrano e ispirino la sua amata.
Non facciamo mancare il nostro aiuto!
Ecco la sua lettera, non una di tante:

"Mi chiamo Antonio, e come chissà quante altre persone di questo mondo sto soffrendo perché l'anima della mia vita, la mia dolce Alessandra,mi ha lasciato, separando le nostre strade forse per sempre.
 Ogni giorno apro gli occhi ed è come se mi mancasse un pezzo del cuore, è come se vivessi perennemente senza respiro.
Prego ogni giorno, continuo a crederci in un futuro insieme, malgrado il mondo non faccia altro che ripetermi le solite odiose parole:"il mondo è fatto di tante altre ragazze, morto un papa se ne fa un altro, concentrati su te stesso"
......insomma mille frasi di circostanza, di chi fondamentalmente non ha il tuo problema o comunque non lo vive con gli stessi sentimenti tuoi.

L'ho portata in uno dei luoghi più romantici di Napoli

Proprio ieri sera ho cercato di salutare la mia Alessandra, nel modo migliore che mi era venuto in mente.
Grazie all'aiuto del cugino, mio fraterno amico, l'ho fatta arrivare bendata sugli scogli di uno dei posti più romantici di Napoli. Era sera, di fronte a noi il golfo di Napoli e il Vesuvio, sormontato dalla luna piena e da una scia di luce che arrivava fin sugli scogli.
 Bendata l'abbiamo fatta sedere sugli scogli e le ho messo una canzone nelle orecchie facendogliela ascoltare bendata. Alla fine della canzone gli ho tolto la benda e ho fatto sparare i fuochi d'artificio, in un panorama surreale. Poi le ho dato una lettera, e un quadro che avevo fatto fare da un ritrattista apposta per lei.
Poi ,chiedendole di non dire nulla, ho chiesto al cugino di riaccompagnarla a casa.
Volevo non persuaderla o forzare la mano, ma solo salutarla e dirle un ultima volta con quel gesto che io l'amo più della mia esistenza.

Piangendo mi ha detto che sono il grande amore della sua vita

Oggi sono qui speranzoso di vederla di nuovo, speranzoso che un bel giorno mi giro e la trovo inaspettatamente accanto a me.
Piangeva, dicendo che io sono il grande amore della sua vita, ma ho paura.
 Ho paura perché mi sono sempre comportato da bambino, sempre bugiardo e bisognoso di approvazione. 
Oggi so che l'amore che pensavo di provare per lei non è neppure un milionesimo di quello che è in realtà.
La amo incondizionatamente e vorrei dare a lei la mia vita, vorrei dare a lei ogni respiro, ogni attenzione fin quando avrò forza.
Pensavo che l'amore davvero vincesse ogni difficoltà e invece ho paura. Odio le frasi del tipo un giorno arriverà di meglio.......So che il Signore non ci mette nulla nel cuore che non serva alla nostra felicità.
Non so più chi pregare, chi invocare, vorrei soltanto che il Signore ci aiutasse a tornare insieme, ad affrontare le difficoltà e superarle. Non voglio "riportarla" da me, vorrei che riuscissimo a sceglierci sconfiggendo paure e difficoltà.

Il frate mi aveva detto "vedrai che tornerà"

Sono 5 mesi che lotto con questa speranza che ogni giorno si affievolisce. Tutti mi dicono di guardare altrove e non so cosa fare.
So soltanto che un frate una volta in un monastero mi disse "vedrai che tornerai un giorno qui con lei". 
Vorrei che quel messaggio fosse arrivato a me dal cielo per bocca del frate.
Ogni giorno capisco un qualcosa di più, ogni giorno approfondisco il mio dolore, ma è come se c'è qualcosa dentro di me che mi dice resisti che tornerà. Non so se è un illusione, non so cosa pensare più.
Mi manca, ma non mi manca come fidanzata e basta. 
Mi manca come vita, come respiro, come parte integrante della mia esistenza.
Dovrei ascoltare il mondo che mi dice lascia stare? Non so che fare.

La amo per ciò che è nel profondo

So solo che mi basta guardarla per stare bene, che mi basta un bacio per cancellare mesi di sofferenza.
 La amo per quello che è, la amerei se stesse in un letto d'ospedale, se stesse su una sedie a rotelle, in qualsiasi modo, purchè sia lei. 
La amo per ciò che è nel profondo. La amo da morire.
Prego umilmente Dio, anche se le mie parole non sono giuste, anche se non so pregare, anche se posso sembrare presuntuoso, arrogante.
Signore Dio, ti prego di aiutarci a superare tutto questo, ti prego di farci rincontrare e di darci la spinta per realizzare il nostro sogno di sposarci.
Ti imploro Signore, ti offro la mia vita. Voglio essere per sempre nessuno, perché se c'è lei sono la persona più felice del mondo"

martedì 24 settembre 2013

Ruggine del cuore......

"Quando ti proponi di portare avanti un'ideale, collaborando con gli Angeli a sostenere gli altri, devi dimenticare di avere una vita tutta tua ed essere pronta a donarti, a rinunciare ogni giorno a tutto, non solo al superfluo, per il bene di coloro che si affidano a te"  Mirina 

Un'altra emergenza al rifugio

Ero arrivata  al pronto soccorso ansante ed in apprensione per il grande cagnolone Ettore, un incrocio tra maremmano e san bernardo, di ben 60 kg, con una sospetta quanto gravissima torsione gastrica: grazie al pronto intervento di un volontario lo avevamo caricato in macchina e trasportato d'urgenza all'ospedale veterinario..una corsa contro il tempo, contro il pericolo di una setticemia.

Un uggiolare familiare sotto il bancone

Nell'attesa trepidante di quei minuti, nella reception dell'ospedale, mentre Ettore era in radiografia, avevo sentito un uggiolare familiare sotto il bancone.
Mi ero sporta dall'altra parte, ma non si riusciva a scorgerlo, se non forse una benda o parte di quella che doveva essere stata una zampina.
E il piccolino mi era apparso così, senza neanche avere la possibilità di vederlo tutto , ne sentivo il richiamo ardito di quello che avrei scoperto essere un barboncino.

 I barboncini di mamma Fee

Come molti di voi sapranno, ho allevato barboncini per 30 anni...
 Tommino, arrivato per essere soccorso, inaspettatamente incontrò l'affetto di una bella barboncina, un bel giorno di 20 anni fa ed  erano nati i suoi cuccioli, da una bellissima ed ilare mammina Fee. Tutto era accaduto per caso: il giorno in cui nacquero era il 14 luglio, la presa della Bastiglia, una data che avrebbe annunciato tanti eventi importanti nella mia vita, dopo essere stata  la data di nascita di mio padre.
Mammina Fee



I piccoli di mamma Fee divennero l'ultimo inaspettato regalo di papà dal cielo:  furono i  piccoli elfi che mi avrebbero accompagnata nell'impresa di dare rifugio e sostegno a tanti cani e gatti abbandonati.

Bianchina
Piccola Wiggie
Ma due anni fa, alla morte dell'ultima barboncina, il mio cuore si era serrato e non volevo neanche soffermarmi vicino a  dei barboncini, per non sentire le stilettate del dolore che avevo con tanta cura nascosto.

La storia di Ruggine

Invece quel cagnolino, inaspettatamente solo, era lì e mi chiamava sommesso, così  presi l'ardire di aggirare il bancone per poterlo vedere meglio.
All'ospedale veterinario sono di casa e nessuno ebbe nulla da eccepire, tranne quel batuffolo malconcio, che si era sporto con la testolina fasciata da un'enorme benda, mentre i ciuffi radi sul suo capino fasciato
 nascondevano gli occhietti vispi...il resto del corpo era depilato e qua e là potevi vedere grosse cicatrici in prossimità delle giunture degli arti, completamente avvolti  da ingessature.
La poca pelle esposta era tormentata di piaghe da decubito, ma lo stato fisico era comunque eccellente,lo spirito pieno di curiosità e disposto a trascinarsi pur di vedere chi fosse arrivato.
Il piccolo, che seppi appunto chiamarsi Ruggine, era lì dallo scorso luglio, quando un'automobile l'aveva investito e avrebbe sicuramente posto fine alla sua giovane esistenza, se la padrona, dopo diversi indecisi pareri veterinari, non fosse giunta subito all'ospedale.
Il piccolo, in fin di vita, aveva perso i sensi due volte ed era stato rianimato prontamente ed in seguito sottoposto ad una serie di particolarissime operazioni.

Lui vuole vivere

Adesso invece  mi guardava sospettoso: "Fa la guardia, pensa di essere il nostro cane...", si era affrettata a spiegare  l'assistente del dottore e concluse sommessamente: "i suoi proprietari abitano lontano e non possono venire a trovarlo".
E così lui, il piccolo sfortunato, s'era fatto di casa tra studenti e laureandi, medici, infermieri e fisioterapisti: la mattina sul suo girello predisposto, più spesso adagiato su cuscinetti e copertine.Alza la testina fiera, tra tutte quelle bende e richiama l'attenzione, sebbene la posizione eretta sia ancora  un traguardo ambito: lui non punta alcuna delle zampe e forse 3 su quattro sono "andate"..
Esclamai in un moto quasi automatico:"ma perché farlo vivere così?"
"Lui vuole vivere", mi fu risposto prontamente, " lui non vuole andarsene, non si è mai perso d'animo".

I barboncini ricordano e portano il broncio

Rabbrividii al pensiero del dolore degli interventi e dei chiodi che aveva conficcati, del capino ingessato, dalla mascella lussata.... ma sorrisi tra le lacrime  intravedendo i  suoi occhietti e il suo nasino con sfumature ciclamino.
Pochi giorni prima la proprietaria gli aveva fatto visita e lui era rimasto immoto: non solo non aveva manifestato gioia nel vederla, ma si era completamente bloccato, dando l'impressione di essere molto più inerte di quanto non apparisse in sua assenza: ricordai bene che i barboncini sanno portare il broncio a chi l'abbia, a loro avviso, abbandonati.
E la povera signora si era disperata di questo, non capendo il dolore da cui era originato questo comportamento...

Intanto Ettore, il mio campione, era sotto i ferri, per il pronto intervento di una valentissima chirurga che ci aveva raggiunti alle nove di sera.
 Io non mi sarei assentata da lì per nulla al mondo e quindi rimasi ad aspettare e  Ruggine accanto a me... si addormentò mentre lo accarezzavo.

Brevi ed  inaspettati movimenti coordinati ma tornai a casa piangendo per la sua sorte

Il giorno dopo Ettore era in terapia intensiva e io potei ottenere di stare con lui, abbracciando così di tanto in tanto anche Ruggine, che sembrava aver fatto qualche inaspettato movimento coordinato...ho assistito  ben due cani paralizzati in passato, conosco un poco  la terapia e l'affetto di cui occorre circondarli, non lasciandoli mai soli.
Tornai a casa piangendo per la sorte del piccolo Ruggine che presto sarebbe stato spostato in un'altra struttura a fare fisioterapia,  sarebbe stato necessario cambiare casa e farsi nuovi amici.....

Benedette creaturine che sciolgono la ruggine dal cuore...

L'indomani ero di nuovo in ospedale e chiesi allora al medico se fosse controindicato portare il barboncino fuori in giardino con Ettore, che intanto stava un poco meglio.
Ebbi la sensazione che al piccolo facesse tanto bene stare fuori sull'erbetta fresca, mangiò di gusto e si addormentò tre le mie braccia, così lo adagiai piano vegliandone il sonno e coprendolo con una copertina di lana.

Benedette creature che sciolgono l'amore nel cuore: lui aveva sciolto la mia vecchia ruggine, la crosta di dolore e raccapriccio che mi aveva ferita indelebilmente anni prima.

Ho capito che loro nascono per insegnarci ad amare, ancora ed ancora, finché avremo sospiri di vita.

Non so se ti rivedrò mai Ruggine, ho lasciato il mio numero di telefono ai tuoi dottori e mi sono raccomandata affinché  parlassero di me alla tua padroncina, se avesse bisogno di aiuto e consigli o di un soggiorno presso di me durante la terapia....
.......se non se la sentisse di tenerti, così...
........chi vorrà pregare per Ruggine?

Pace e Luce

venerdì 20 settembre 2013

Dio è di nuovo in cammino per la Pace

Benvenuti amici del blog al nostro appuntamento del venerdì, grazie a chi ci ha scritto, a chi ci segue con affetto e ci sostiene col suo apprezzamento.

La Preghiera  per la Pace riguarda ciascuno di noi

Siamo di nuovo in cammino, questa sera, per il nostro ritiro di misericordia, di fede nel Cuore del Signore.



La grazia che ci infonde, durante la preghiera, è una grande opportunità per innalzare la preghiera per la Pace nel Mondo, che deve essere oggi il nostro pensiero più importante: questa è la nostra seconda opportunità, se sentiamo di aver fallito in passato.



Abbandoniamo vecchi egoismi e banalità

Dobbiamo avere chiara la nostra missione di "portatori di pace" e come tali cogliere l'opportunità di crescere insieme, considerare la chiamata a riflettere su noi stessi e sulla nostra vita.
Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare i piccoli egoismi personali e le banalità, offrire le nostre perdite al Signore, sia pure il nostro attaccamento agli oggetti dei sensi...:riconosciamo la precarietà di alcune esigenze che in realtà sono solo specchietti di vanità o polvere irreale.

La debolezza si tramuterà in coraggio mentre l'attaccamento rende schiavi!

Quello che da bimbi avremmo chiamato "fioretto": cogliamo l'occasione per offrirlo oggi stesso!
Diciamo : "Ti mostro la mia debolezza o Signore, perché Tu possa tramutarla in coraggio!"

Non condanniamo la gioia e la partecipazione agli aspetti più materiali della vita, quando questo è fatto nel rispetto delle creature e  in lode al Signore, ma liberiamoci dell'attaccamento che ci rende schiavi di tutto, persino degli oggetti più meschini.

Doni magnifici, ricchezze e salute

Sviluppiamo un sano amore per tutti i nostri fratelli, sopratutto per i più sofferenti e attraverso di loro, amiamo il Signore e accettiamo i molti doni dei nostri Angeli.
Saranno doni magnifici, saranno ricchezze e salute, ma sopratutto si otterrà la volontà di ritrovarci, nella nostra Natura Divina.

Come pregare

Preghiamo perciò venerdì alle 22  per la nostra rigenerazione, per la riedificazione del mondo nella Pace  e nella sicurezza della vita che il Padre ci ha donato.

Ripetiamo insieme allora, con voce ferma ed il cuor pieno di speranza, l'Anima Christi:

Santificami, anima di Cristo                                                 

Salvami, corpo di Cristo

Inebriami, sangue di Cristo

Lavami, acqua del costato di Cristo

Confortami, passione di Cristo

Esaudiscimi o buon Gesù

Nascondimi dentro le tue ferite

Non farmi separare da te

Dal nemico maligno difendimi

Nell'ora della morte chiamami

e comandami di venire a Te

Perché con i tuoi Santi io lodi Te

Nei secoli dei secoli

Amen

Pace e Luce

venerdì 13 settembre 2013

L'avventura di un'anima e la saggezza del Grande Faggio.

Considerazioni semplici e leggere come granelli di luce 

Eccomi giunta al "mio" albero, un grande faggio in cima ad un altopiano luminoso e qui prendo appunti veloci con il mio taccuino: non so quando i web master utilizzeranno questi miei scritti...perché sono sempre loro a decidere o a dare priorità: a volte c'e' una lettera importante cui dare risposta, talaltre volte un fatto di cronaca da commentare o su cui esprimersi...indietro vengono lasciate spesso le considerazioni semplici, quelle che io giudico "fatate"..leggere come granelli di luce che filtra da una grande persiana semichiusa...

Il ritiro di Mirina


Il Grande Faggio non vuole che lo si riprenda in  foto, ma  accompagnerò chi vorrà  incontrarlo
Durante questo periodo di ritiro, qui sulle montagne, amica del vento e del sole e senza altra compagnia che pochi cani e un gregge di pecore sottostante...mi chiedo  perché, per ritrovare la nostra centratura, siamo spesso costretti a rincorrere il silenzio.

Ascoltare le emozioni e gli spiriti silvani e sentirti felice

Aprirsi alla grande sinfonia del paesaggio, svegliarsi tra i trilli degli uccelli del mattino, ascoltare l'urlo angosciato del lupo di notte e i richiami degli uccelli notturni...meditare sui propri stati interiori: la paura e l'attesa ataviche che mutano la prospettiva del mondo, la mia paura è adesso e sono ancora viva nel mezzo della notte...

Ma poi viene il giorno, carico di speranze, la bisaccia con il mio pane oramai secco, la scorta di frutta, la tanica dell'acqua perché qui non ci sono sorgenti.
Sentirti felice mentre ti siedi sulla roccia e guardi il sole che nasce proprio di fronte a te.

Il mio Albero Guida 

Puoi meditare, raggiungendo il Grande Faggio...ha più di 600 anni, mi sorprendo a pensare che il suo massiccio basamento potrebbe contenere una cinquecento: le radici fuoriescono dalla terra umida per diversi metri intorno, ricoperte di muschio vellutato...mentre i rami nodosi si aggrovigliano in nuove spirali fino al cielo...il tronco è inaspettatamente sinuoso ma presenta anche diverse nodosità, sembra apparire il viso di uno gnomo dispettoso, con un buffo naso..mi viene in mente che nelle leggende del nord Europa si dice che gli alberi nascondano gli spiriti silvani e forse è così anche per questo maestoso Faggio, il mio Albero Guida.

Un conforto vibrante nel fremito impercettibile

Un giorno di tanti anni fa, addolorata ed ansante, accosta col viso al muschio del suo tronco, l'ho cinto di un abbraccio di gratitudine, mentre sembrava scaturire  attorno ad esso  un palpito vibrante, un fremito impercettibile e confortante.
Da allora mi reco a visitarlo e ad ascoltare i suoi messaggi.
E gli chiedo: "In che modo posso trovare Dio?"
E lui mi risponde :"Con la tua ispirazione"
Ripenso agli studi sull'inconscio e a quanto questo non rappresenti una regione vicina a Dio, ma una zona oscura e insidiosa, inducendo Freud a farne il campo dei suoi studi sulle nevrosi...
distinguere tra ispirazione e cospirazione è come disquisire tra anima e inconscio?
Ma ricordo subito che la bibbia afferma che "l'ispirazione è un atto di grazia" e laddove appare semplice e ingenuo conserva tutta la meraviglia della Luce.
Rimango silenziosa ad ascoltarlo, lui sì, l'albero, immobile e semplice, sa tradurre i soffici palpiti degli angeli...:

"La cattiveria dell'uomo non è incorreggibile, ognuno può cambiare modificando il suo processo mentale, le abitudini ad immaginare.
Tutti possono affrontare le tendenze sbagliate e  riportarsi sul sentiero divino.
Le azioni di tutti i giorni sono la palestra di ciò che si costruisce con la fantasia e che resta indelebilmente impresso in quella regione che si chiama inconscio.
Deviati da queste impressioni arrestate i vostri ideali, vi adattate ad una vita mediocre, smettete di sognare e di creare: ma il Sole della Sapienza di Dio è nascosto in ciascuna creatura e non è mai troppo tardi per vederlo, neanche in punto di morte."

Ecco cari amici del blog che vi offro questo spunto di riflessione per stasera: portiamo il consiglio dalla foresta nel nostro cuore e riuniamoci stasera alle 22 per pregare sulla nostra vita, su come farla fiorire nella luce affinchè divenga un albero possente ed energico, per dare speranza a noi stessi ed ai nostri  fratelli.

Pace e Luce

venerdì 6 settembre 2013

Alla tribù delle noci sonanti

La scelta di Fabrizio

Avete mai pensato che in Italia esistessero le tribù?
Che ai nostri giorni qualcuno scegliesse di vivere senza luce elettrica, non per povertà, ma per scelta?
Nonostante l'urbanizzazione, il caos, la politica, la moda e le crisi economiche..esistono luoghi magici dove i denari sono considerati meno di niente e la vita, la gentilezza e la fratellanza rappresentano l'unico vero cardine sostenibile in base al quale impostare la quotidianità.

Il cattura sogni all'ingresso 

Alla tribù si dimentica di avere un cellulare(tenerlo acceso è assolutamente vietato) e mentre discendi la valle addentrandoti nel fitto della boscaglia, senti di allontanarti dalla tua vita quotidiana, dalle ovvietà, dalle tristi consuetudini  e scopri il paradosso di raggiungere te stesso, fin dove non pensavi fosse possibile.

All'ingresso dell'appezzamento della tribù ti accoglie,appeso tra cespugli e arbusti di nocciuoli, un cattura sogni fatato, intessuto di liane e ricamato con filo di cotone e noci, un artefatto della nostra terra e degli abili artigiani della tribù.Simbolo della possibilità, per ognuno che attraversa, di conquistare il suo sogno, purché  esso sia buono e giusto.

Siddharta, principino biondo di un regno incantato, è cresciuto sano e vegano

Le noci, che rappresentano ciascuna i componenti della tribù, suonano assieme, così come i cuori festosi dei suoi  abitanti.
Lì oggi erano Fabrizio, con il suo figlioletto Siddharta, un principino biondo di 6 anni,cresciuto sano e vegano, che ama giocare con matite e colori, che non conosce la plastica e che ammira ancora estasiato i disegni dipinti d'oro e d'argento, perchè non è assuefatto alla televisione.
Il tempo alla tribù si svolge lento ed è ritmato dalle consuete occupazioni di noi abitanti delle campagne: raccogliere la legna, provvedere alle provviste per l'inverno...ma per loro, che non fanno alcuna spesa al supermercato e che vivono solo dell'autosussistenza, quest'attività è tra le più importanti e prioritarie.

"La  meditazione è nella mia presenza agli attimi della vita"

Fabrizio si dedica all'agricoltura e all'allevamento delle api, attività a cui dedica gran parte del suo tempo, oltre a quello che trascorre in meditazione.
"La mia meditazione non è solo quella del mattino, ma è nelle mie piccole attività, nei momenti felici ed estatici della campagna o mentre macino il grano per farne del pane".
La macina di Fabrizio è di pietra e ne è orgogliosissimo: loro che aborriscono l'uso dei motori, devono provvedere per tempo alla lavorazione dei grani, occorre almeno un'ora per macinare  quel chilo di farina che noi acquistiamo noncuranti in negozio.

Ogni giorno è una preghiera per non nuocere

Quando sei da lui acquisisci consapevolezza del tempo e delle cose, il valore fondamentale dell'individuo, che si rispecchia nella sua natura di essere meraviglioso e magico.
Ogni giorno è una preghiera per non nuocere, per non causare disagio con il suo sopravvivere: Fabrizio cammina leggero sulle sabbie del tempo senza lasciare impronte.
Ma ne lascia nei nostri cuori, grazie alla sua profonda conoscenza delle scelte serene della sua vita, nell'umiltà di prediligere per se e per il figlio un'esistenza semplice e gioiosa.
Chi si è recato con me a conoscerlo non ha potuto non esserne affascinato, anche se a molti non sembra possibile vivere senza luce, acqua corrente o bagno in casa.
"E' stata una scelta ragionata"dice Fabrizio " se avessi accettato una comodità, questa avrebbe portato con se una serie di obblighi, di circostanze e vicissitudini che avrebbero limitato la mia libertà".

Da Fabrizio a Gary Snyder, l'idea bioregionalista

Così  narra sul Seminasogni, il giornalino scritto assieme ad altri amanti della vita "selvatica".
Il senso della selvaticità cui si ispira Fabrizio è quello raccontato dal poeta Gary Snyder, premio Pulizer per la poesia, che molti di noi bioregionalisti hanno conosciuto in Umbria anni fa.


Questo scrittore sostiene che noi umani si faccia parte di una rete di relazioni, in un luogo specifico: " in questo luogo ognuno di noi può trovare la delizia di convivere con altri esseri vegetali, animali e umani e questa convivenza ci pone di fronte al dovere di lasciare spazio agli altri, non pretendere troppo habitat, cibo o acqua.Riuscire a contenersi entro questi limiti da forza alla nostra vita e ci fa vivere dentro il luminoso sogno della terra."

Un'ecologia profonda che ci insegna chi siamo e dove siamo.

Preghiamo allora stasera ascoltando i nostri bisogni, ascoltando quanto della nostra quotidianità sia precostruito in base ad un modello e  cosa sia veramente utile portare nel cammino della vita...
.....forse solo un briciolo di saggezza e tanta allegria?
I nostri Angeli lo sussurrano sempre....

Pace e Luce con tutti voi, stasera, nella preghiera delle 22.

domenica 1 settembre 2013

Il libro degli ospiti: benvenuto al blog degli Angeli!


  • La pace sia con te, straniero!
    Entra e non avere timore.
    La porta è aperta e sei il benvenuto nella mia casa.
    C’è spazio per tutti in casa mia.
    Ho spazzato il focolare e acceso il fuoco.
    La stanza è calda e allegra, qui troverai comodità e riposo.
    La tavola è apparecchiata e i frutti della Vita sono alla tua portata.
    Inoltre, il vino è qui, splendente di luce.
    Ho messo una sedia per te, dove i raggi del sole danzano attraverso la tenda.
    Accomodati, rilassati e rinfresca la tua anima.
    Mangia la frutta e bevi il vino.
    Tutto, tutto questo è tuo.
    E tu sei il benvenuto!
    Ernest Holmes

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