venerdì 27 dicembre 2013

Una tecnica per armonizzare

Questa sera alle 22 pregheremo per Mirina e per il suo lavoro  con noi assistiti: ti aspetto Mirina e pubblico le tue parole che ho letto sul tuo sito, con la speranza di vederti presto di ritorno tra noi del blog!

"Voi potete ottenere ricchezza,felicità e gioia nella vostra vita solo imparando a liberare il potere del vostro spirito"
Quante volte avete ascoltato queste parole, senza riuscire a raggiungere lo stato di benessere che vi prefiggevate?

Quel che dovete comprendere è che tutto il benessere ed il malessere è proprio dentro di voi e che conoscendo gli elementi che vi rallentano, sarete in grado di neutralizzarli e scegliere ogni volta il pensiero e l'azione più soddisfacenti ed idonei.

Non dovete acquisire questo potere perché lo possedete già, indubbiamente dovete imparare a servirvene e nel far questo spesso sarete ostacolati da una serie di freni,attivati in modo più o meno cosciente.

E' da questa premessa che è nata un'opportunità a vantaggio dei miei assistiti attraverso la tecnica di armonizzazione,
  che si propone di disvelare la conoscenza formale delle nostre resistenze.
D'altro canto, i  nostri pensieri , le emozioni, lo stress possono essere  causa del ristagno dell'energia nei chakra e nei corpi eterici, emozionali, mentali, influenzando negativamente il vivere quotidiano.
Attraverso questa tecnica entrerete in contatto con queste anomalie energetiche e potrete apprendere come disintegrarle e come riattivare i vostri scudi spirituali."

sabato 21 dicembre 2013

La Meditazione ispirata dagli Angeli

In attesa del ritorno di Mirina, vi propongo uno dei suoi scritti sulla meditazione.


La mia Meditazione  deriva da una pratica  appresa nel contesto del Buddhismo Tibetano ed induista, attraverso studi e corsi specifici e prima ancora dai rudimenti tecnici del rilassamento autogeno.
La mia esperienza come Maestra Reiki mi ha insegnato che anche  anteporre una meditazione ad ogni sessione, portava grandi risultati  nelle applicazioni successive  di altre tecniche di rilassamento.
La mia meditazione  non può però essere ricondotta a nessuna delle tradizionali forme di concentrazione mentale, anche se rafforzata e perfezionata con l'aiuto dell'insegnamento del  sacerdote cattolico Padre Mariano Ballester, che si riferiva ad essa come "Preghiera Profonda".
La validità della Meditazione Magica mensile è nella sua duttilità nel proporsi idonea per tutti: per ottenere serenità, per dormire meglio, per avere concentrazione durante la giornata, per controllare gli stati di indecisione o indolenza della mente, nonchè produrre sensazioni positive e alla lunga grandi cambiamenti a livello più profondo, conducendo all'introspezione profonda ed allo sviluppo delle siddhi(facoltà superiori).

L'indiscussa validità del mezzo meditativo per produrre miglioramenti dell'aspetto fisico e psichico delle persone è oramai accettata in senso generale: in particolare la meditazione magica è un viaggio a cui ci accingiamo insieme, consci dell'importanza di considerare la percezione della vita come la vita stessa e quindi, lavorando con le immagini proposte, andremo a migliorare il rapporto con noi stessi e con il mondo.
La Meditazione Magica è proposta con cadenza mensile e consta di un supporto sonoro e di uno cartaceo, oltre al conforto di insegnante olistica , cui potrete sempre chiedere in rapporto ai vostri dubbi e perplessità nella pratica.
Ogni mese troverete nuovi stimoli ed una meditazione completamente nuova.
A chi sarà costante e si imporrà di eseguire al minimo una sessione al giorno, la Meditazione Magica porterà benefici anche maggiori di quelli descritti.

www.insegnanteolistica.jimdo.com

venerdì 20 dicembre 2013

PREGHIERA PER MIRINA

"A cura del webmaster"

Cari amici del blog, come molti di voi aspetto con ansia le 22,00 del venerdì per unirmi spiritualmente in preghiera con voi e Mirina.

Come sicuramente già saprete è accaduto un grave incidente al rifugio, dove un volontario è stato morso da un cane.
A seguito del ricovero è partita d'ufficio la denuncia.
Questa situazione sta logorando non poco la nostra cara Mirina, che da sola (con l'aiuto saltuario di qualche anima buona) si è dedicata anima e corpo al piccolo rifugio per cagnolini e gattini abbandonati.
In questi anni, moltissimi cuccioli hanno beneficiato del calore di una casa e di tutto l'amore che Mirina sa donare loro.
Purtroppo quando intervengono certi poteri forti, i problemi si moltiplicano e qualche volta sembra  di avere a che fare con persone che traggono piacere dalla sofferenza altrui.

In questa grande battaglia, prego gli Angeli e tutte le Potenze Celesti, perché accorrano in aiuto di Mirina e di tutti i piccoli quattro zampe che in quel rifugio vivono felici ed in pace.
All'avvicinarsi delle feste Natalizie, periodo in cui tutti dicono di essere più buoni, io prego affinchè la bontà trionfi sull'ignoranza sterile di certe regole scritte su fogli di carta ingiallita dal tempo.

Questa sera non ci sarà il post della nostra cara amica Mirina, ma vi chiedo con il cuore in mano di unirvi a me nella preghiera per chiedere insieme che si risolva tutto per il meglio e che il rifugio che tanto bene ha fatto negli anni, possa continuare ad aiutare i piccolini in difficoltà.
Noi tutti che apprezziamo e stimiamo Mirina, uniamoci questa sera alle 22,00 per pregare, affinchè gli Angeli del Natale veglino su di lei e su tutti i piccoli che ignari del pericolo della cattiveria umana che potrebbero rischiare la deportazione e la privazione da ogni genere di affetto,


(come direbbe Mirina) vi aspetto in Pace e Luce

venerdì 13 dicembre 2013

Un dramma al rifugio di Mirina

Possiamo ancora conquistare il futuro?

Quanto spesso abbiamo sentito pronunciare questa parola? Alla tv senz'altro ma anche  dai genitori quando eravamo ragazzi svogliati e volevano spronarci alla conquista del nostro mondo.
Conquistare il futuro voleva dire migliorare, evolvere, crescere bene e creare una famiglia, contribuire al futuro del nostro popolo, in saggezza e bellezza.
Cosa è rimasto dei nostri sogni?
Si sono disfatti come carta pesta bagnata o qualcosa di loro è rimasto tra le tasche logore di un sistema che non riconosce i suoi cittadini se non come figli di un dio minore?

Il volontario ferito  dal maremmano

Mentre aspettavo nella corsia d'ospedale d'essere ammessa a visitare Rolando(il volontario vittima dell'aggressione al rifugio), mi sono messa a pensare a tutto quello che era stato parte dei nostri sogni, la realtà di un mondo che partiva come un razzo per nuovi pianeti, che  professava la Verità, che predicava le grandi opportunità del vivere moderno.
Dov'è andato tutto questo?
Vedo passare davanti a me gente in attesa all'ospedale, malati con le stampelle che si affollano alla reception..."Deve andare all'altro reparto", "Ma ho le stampelle.." replica l'anziano e quell'altro: "allora la prossima volta ci venga accompagnato, adesso vedo di trovarle una barella"..
Vedo che quell'anziano non voleva essere portato in barella, voleva solo ascolto e comprensione.
Ma spalanca gli occhi e poi li socchiude lentamente.
Diverremo anche noi così?
Accetteremo tutto, stanchi di troppe lotte?
I  nostri figli sono stanchi della nostra storia di padri e madri oberati di lavoro, tra scadenze del mutuo ed escalation di vario genere?

L'ansia di aver sbagliato tutto

L'ansia del futuro li assale fin da bambini, quando si chiudono nelle loro camerette e poco più che adolescenti ne escono a malapena per mangiare e andare a scuola.Una scuola dove non si riconoscono, dove nessuno riesce ad accendere i loro sogni.
Internet diventa un'opportunità di scambio e di polemica, di partecipazione e di contatto.
Sempre più chiusi in un alveo oscuro, nascosti o resi presentabili all'occhio misogino delle web cam.
Le bimbe detestano gli attributi femminili, si calano sempre più in jeans anoressici, divorziando dal cibo e rivendicando la loro maturità emozionale attraverso questa protesta veemente.
Altri fagocitano schifezze e ingrassano a dismisura..cercando di ingoiare il dolore e la frustrazione di un'epoca senza ideali.
Madri e padri impegnati in chat fantasma, con altri fantasmi abulici a chiedersi cosa fare, se sferrare attacchi fratricidi o rimestare tutti nello stesso paiolo la vecchia polenta.
Ed io, che con il rifugio dei cani abbandonati credevo di aver conquistato una fetta di mondo felice, con il b&b in cui accogliere utenti e villeggianti alla ricerca di serenità...ho proprio sbagliato tutto?

Il rifugio dovrà chiudere

Vedo passare di fronte a me le infermiere, è il mio turno mi dicono, posso vedere il ragazzo aggredito dal cane del mio rifugio.
E' in una saletta illuminata dalle luci al neon(mi hanno sempre dato fastidio, sembra di essere nell'anticamera della morgue), mi tende il braccio infasciato e scoppia a piangere.
Lo ascolto singhiozzare.
Non voleva denunciare il rifugio, è accaduto d'ufficio, per via delle lesioni. Balbetta appena...
Accenno di sì col capo, lentamente accolgo la sua mano nella mia.
E' una mano delicata, di  ragazzo che ha appena lasciato i vent'anni e che ha dimenticato presto gli agi della sua condizione di studente, lavorando duramente in fabbrica, poi, da poco tempo, si era preso cura di Leone il maremmano mordace, aiutandomi con quest' ultimo accolto al rifugio.
Non dico nulla, lui continua, mi vuole raccontare di quel giorno, in cui lo trovai in un lago di sangue e gli avvolsi il braccio in un lenzuolo, correndo così al pronto soccorso.
"Cos'e' accaduto?"gridavo, superando l'abbaiare concitato dei cani intorno a noi.
"Non lo so, non lo so..mi ha aggredito all'improvviso.." ma quasi urlava di dolore, il viso contratto...
guardavo poi Leone, il maremmano killer, tranquillo nel suo recinto..."forse è pazzo?" mi son detta.."che abbia la sindrome di Jekyll e Hide?"
Tutte le mie certezze e conoscenze sugli animali cedevano di fronte all'evidenza del disastro, di cui ero responsabile per essermi fidata di un cane già ritenuto mordace.
Avevo fatto indagini, avevo sentito le opinioni degli educatori e ognuno aveva detto la sua e ne avevano dedotto: "cane adottabile in una situazione di controllo".
Ma il controllo era mancato:  avevo sbagliato, troppo rincuorata dalla sua presenza tranquilla di cane mansueto, soddisfatta dal suo smettere il ringhio per il quale tanto era stato temuto in canile, dopo soli pochi giorni presso di  me.
"Cosa succederà adesso?" mi chiede Rolando, intendendo al rifugio, dopo la denuncia..."Non dovrà chiudere, vero?"

La vita è una roulette e gli schemi dei nostri Angeli sono sconosciuti, poi qualche volta ci dimentichiamo che tutto ciò che accade ha un senso, anche se a noi non è chiaro.

Pregare perché sia Pace e Luce

Lotterò per i piccoli malati e per i vecchietti del rifugio.
Rolando mi ha raccontato di aver affrontato Leone che ringhiava, Rolando  afferma di averlo provocato avanzando verso di lui con fare minaccioso perché la smettesse...al primo morso lo ha sgridato, intimando di no con forza, ma ha fatto l'errore di retrocedere..come racconta Lorenz,  nel saggio sull'aggressività "retrocedere dopo un'avanzata, equivale a rendersi passibili di un attacco", e Leone  era sopraggiunto, potente ed inaspettato e  alla maniera dei lupi avevano lottato, l'uomo e l'animale, avvinti per un lungo momento in un abbraccio mortale e quando il  primo mollava la presa, l'altro indomito lo addentava dove poteva, assestando colpi vibranti con le mascelle potenti...
Come si sia salvato è un miracolo ....davvero...le ferite guariranno ma... il rifugio chiuderà?
Leone tornerà all'oblio dei suoi giorni in canile?

Ebbene, tutto sarà lo stesso, l'indomani?
Sarà possibile ancora conquistare il futuro e i nostri Angeli saranno ancora accanto a noi?

Chi vuole può pregare con noi, stasera alle 22...

Perchè sia Pace e Luce

giovedì 5 dicembre 2013

In assenza di Mirina...nel suo giardino d'inverno....


In assenza di Mirina,  come suo web master, condivido un suo scritto tratto dal sito omonimo di Insegnamento Olistico:




Benvenuti nel mio giardino d'inverno: il luogo ove potrete far rifiorire le vostre opportunità....


Chi è un'insegnante olistica, dirai tu e cosa può fare per me?
Oggigiorno siamo bombardati da terminologie fantaecologiche che ci prospettano  universi di equilibrio a costi proibitivi: ecco, io non sono tutto questo.

Durante il percorso che ci accingeremo a compiere, vi accompagnerò nella lettura delle pagine del mio sito in punta di piedi.
E' così che in 20 anni ho potuto ottenere la simpatia e la fiducia di chi si è rivolto a me, potendo procedere serenamente laddove altri hanno fallito.
Ad altri operatori lascio le scintille fumose della fama, l'illusione provvisoria della gloria: ho sempre privilegiato l'onestà e come me credo molte altre persone di buon cuore impegnate nel lavoro di consulenti e coaches. 
E questo perchè le nostre abilità, le conoscenze o l'esperienza abbisognano anche di emozione: la stessa che anima qualsiasi professione d'aiuto svolta secondo coscienza.


Perchè continuare a leggere?
 Perchè  troppo spesso ci siamo accontentati di aspettare il momento giusto per effettuare quella scelta o per affrontare quel problema, altrettante volte ci è sembrato di veder svanire quel particolare momento importante che avrebbe cambiato in meglio la nostra vita.

Attraversando le stagioni del tempo, ci si accorge che qualcosa è stato tralasciato e che altro (a volte molto altro) è entrato a far parte delle nostre esigenze, sebbene non rivesta per noi una grande importanza.
Eppure tutto quello che ci circonda sembra essere costruito appositamente per mantenere l'illusione di questa necessità.

Se sei a questo punto, ma anche se stai semplicemente affrontando una crisi d'amore o di lavoro, se qualcosa ti sembra non andare nel verso giusto, sei giunto traghettato da venti favorevoli.

Il mio compito è dimostrarti come intraprendere la strada a ritroso per ritrovare la consapevolezza di te stesso e riscoprirla attraverso le tue stesse capacità.
Il mio motto è "Per aspera ad astra", perché so  per esperienza che una crisi di qualunque tipo possiede un grande potenziale catartico, in grado di rivoluzionare, di rendere di nuovo eccellente e gratificante il tuo percorso di vita, grazie all'energia che da  essa scaturisce.
Troppo spesso lasciamo che quest'occasione ci sfugga e che la malinconia e la noia ci assalgano, come pure stati emotivi di sofferenza che alienano la nostra capacità di reagire impedendoci di vedere la situazione nel suo intiero.

Il mio ruolo sarà quello di un'amica, ma anche di un'insegnante, semplicemente perché conosco il cammino ed ho avuto la fortuna di poter assistere centinaia di persone nella loro scalata verso la felicità

Pace e Luce


venerdì 22 novembre 2013

Il tarlo della lettura e la penna degli Angeli

Dove arde un libro si brucia un uomo

Non ricordo quando presi in mano il primo romanzo, in realtà ero molto piccola, forse tra i sei e i sette anni, quando non potevo raggiungere i compagni di gioco o alla sera prima di coricarmi...mi addormentavo, estasiata dalle avventure dei miei pirati (che erano pirati "onesti" che combattevano per la giustizia) e delle instancabili eroine di May Alcott.
Neanche i film di Truffeau con  le sue distruzioni libresche di piazza, tra roghi e fumi, avevano scalfito la fiducia nei miei maestri di vita: loro sì, in grado di impartire  lezioni sagge e compagni di  incredibili avventure; me ne stavo così ore ed ore, con un libro tra le mani, a sgranocchiare mele in soffitta, come la mia prima eroina, la Jo March di Piccole Donne.

Chi ammazza la lettura?

D'altronde ce n'erano stati tanti di roghi, pure al tempo dei nazisti della Bebelplatz e niente era mai cambiato!
Ma la crisi epocale era alle porte, come pure lo scarso impegno delle istituzioni e così, silenzioso e strisciante, rapido e instancabile, il tarlo della carta aveva invaso il nostro mondo distruggendo a ritmo serrato le collezioni più antiche, scavando enormi voragini, ricamando di fino tra racconti e novelle, opere d'arte e sillogi.
Nella grande biblioteca dei miei bisnonni, curiosi animaletti circolavano liberamente e qualcuno si era felicemente trasferito nella mia  libreria, attraverso un viaggio tra le pagine di un libro regalato...
Dagli anni 70 non era dato sapere chi fossero stati i mandanti di questa complessa operazione vorace, ma solo chi ne fu complice, ammazzando la lettura sin dai banchi di scuola e dividendo romanzi e opere di narrativa nello stesso minestrone di brani scoordinati, scomponendo liriche, imponendo riassunti da mal di capo, che nulla avevano del calore narrativo dell'opera originaria.
Intanto i testi originali  se la dormivano indisturbati, tra muffe e piccoli insetti divoratori, senza che niente facesse presagire l'ombra della catastrofe.

L'innocenza dell'anobium punctatum e l'asettico schermo del pc

Vennero i tempi del liceo e i romanzi erano sempre con me, nascosti in una borsa "di tolfa", sempre pronti a far capolino nell'attesa di un autobus o in metropolitana. Ricordo quanto fossi consapevole d'avere lo sguardo perso nel vuoto, quando distoglievo gli occhi guardandomi intorno e sorridevo al mondo, come fosse uscito allora dalla penna del mio autore preferito: un senso di orgoglio e di appartenenza, di comprensione e di riconoscimento, forse anche di esasperazione per quei temi cari alla giovinezza: gli Ideali, l'Amore, la Ribellione...
Anche allora l'anobium punctatum, il tarlo della carta, faceva capolino talvolta tra le pagine di uno di quei libri  e qualche volta si perdeva per le strade della città alla ricerca di nuove pagine da divorare, sempre più difficili da trovare..
Oggi la lettura è resuscitata nei social network e abbandonato il veicolo cartaceo, si spinge a costruire comunity di lettori che si incontrano con l'umore giusto del momento, a scambiarsi volumi in un mondo irreale.

Il libro ritrovato e la penna degli Angeli

Se sia meglio o peggio non so..per coloro che avevano il piacere di sentire l'odore e la sofficità delle pagine che scorrono tra le dita, qualcosa è cambiato e il piacere della lettura è divenuto qualcosa di asettico, oramai lontano dalle pagine unte di marmellata della mia memoria di bimba.
Tanto che un vecchio libro di ricette ereditato dalla  nonna è divenuto un libro magico, pieno di fantastiche "pozioni" stregate: i fogli unti e gli appunti segnati con l'agile e ordinata calligrafia della nonna...una tenerezza  mi invade sfogliandolo ancor oggi...
Ma quel che conta è che a chi legge non sia più dato d'esser solo, anche se le mirabolanti tecnologie conquistano sempre di più le  vite degli utenti,  assorbite dai tempi "tecnici" di applicazione.
Mi chiedo se gli Angeli osservino i nostri cambiamenti con interesse o solo per vedere in quante attività disperdiamo le nostre vite..un tempo aprivo in un attimo le pagine di un libro e poi  le richiudevo non appena volevo, un gesto semplice..il libro era fragile come una creatura... leggero come le ali di un angelo...

Anche oggi ,alla preghiera, avrò tra le mani l'antico messale di zia Maria, dalle cui pagine grige e sottili come carta velina, si esprimono mille lodi...
Preghiamo stasera perché questo mezzo tecnologico che ospita i nostri ricordi, possa essere portatore di Pace e Uguaglianza, Fratellanza e Umanità tra le genti, come fosse scritto dalla..penna di un Angelo...
..strappando disonestà e tristezza, profitto e violenza dai rami più alti...
....tanto bene possiamo fare con i nostri spiriti lieti...
Alle 22 in Pace e Luce

venerdì 15 novembre 2013

Fratelli invisibili ai confini del mondo

Ricominciamo dalla preghiera

Quanti di noi, vedendo le terribili immagini dei nostri sventurati fratelli filippini, hanno partecipato emotivamente e spiritualmente al disastro che questi giorni ha sconvolto il lontano paese?

La nostra amica Selene ci scrive:

Nella nostra epoca, in cui il "tutto-è-connesso" poter apprendere, conoscere particolari, anche i più scabrosi e terribili che una certa televisione esaspera con abilità, non è difficile.
Più difficile è esserci, davvero.
Presenti con le vittime del disastro, ora: un ennesimo flagello, che devasta sopratutto i più deboli, gli emarginati, città intere spazzate via in un attimo.

Cosa fare subito

Non parlerò della natura oltraggiata, del cambiamento climatico e di quanto tutte le sciagure di cui siamo testimoni in questi ultimi anni ci indichino con chiarezza il disagio del pianeta...ma dirò piuttosto che "il pianeta siamo noi": noi viviamo momento per momento l'onda di paura e di sconcerto che stravolge la vita dei nostri fratelli filippini.
Poterci essere in presenza di spirito e solerzia è chiedersi cosa si può fare, subito ed una risposta è anche la preghiera.
Poi occorre rivolgersi alla propria parrocchia, ai centri di solidarietà cui si riserva maggior credito e informarsi per poter dare il proprio contributo, anche piccolissimo.
Questa è coscienza e presenza.

Gli invisibili siamo noi

Il resto sarà il solito baraccone televisivo, con quelli che inorridiranno al caldo delle loro casucce, altri che si rammaricheranno del perché non sia possibile fare niente "perchè ne hanno sin troppi loro di guai": ma qui non chiediamo la luna, non si tratta di imbarcarsi alla ricerca dei dispersi, ma rintracciare invece il proprio cuore, sotto una montagna di pattume, annichiliti da promesse di universi a basso costo, una cultura del benessere che benessere non è, ma che suona come dipendenza e invisibilità.
Ad oggi sono 4500 le vittime, spero che qualcuno pregherà davvero per loro...
Selene

Paura e rassegnazione negli occhi delle vittime

Grazie cara amica del blog per averci spedito il tuo scritto, che pubblico volentieri e mi unisco a te con affetto e riconoscenza per il tuo impegno civile e la tua onestà intellettuale.
Anche io ho guardato negli occhi della povera gente colpita dal disastro ed è vero: vi ho visto paura e rassegnazione, come per un'abitudine ereditata alla sofferenza.

La preghiera promuove impegno e unione di pensiero tra le genti

Quanto al dire che la preghiera sia solo un succedaneo del nostro impegno, non sono proprio d'accordo: la preghiera è il cardine dell'opportunità per agire con presenza di mente e cuore: un' ispirazione quanto mai opportuna ai nostri tempi, dove, come dici tu, si parla troppo senza fare molto.
Così coglieremo il tuo invito e pregheremo, con la mente e il cuore protesi ad ascoltare la voce dei nostri fratelli, per promuovere il nostro impegno reale e condividere ciò che possiamo, in amore e fratellanza.

Anche stasera pregheremo per i nostri fratelli delle Filippine, accoglieremo  i nostri Angeli  perché si prendano cura dei bimbi e dei sofferenti, perché ogni pena sia alleviata  perché presto possano essere soccorsi  e che quindi le loro città risorgano splendide e accoglienti, per  divenire di nuovo il luogo felice per vivere cui ogni uomo ha diritto.

Alle 22, non dimenticate di unirvi a noi,
Pace e Luce

venerdì 8 novembre 2013

Doni silenziosi

Un dialogo senza parole

Cari fratelli e sorelle,
 a voi tutti convenuti stasera sul blog degli Angeli è dedicato questo mio post: spero che  ispirerà a tenerci per mano e lasciarci rasserenare dalla Luce degli Esseri invisibili.

 Questa sera mi chiedevo cosa gli Angeli avessero in serbo per noi e per la prima volta mi è sembrato che tacessero....
"Non è da loro", mi sono detta...e così che pian piano nel mio cuore è apparso un sentore vago, silenzioso e possente che si è tradotto nelle parole:

"Non dipendere mai da nulla di quello che ti circonda..."

"Cosa vuol dire?", mi sono subito domandata,  mi sono fatta coraggio ed ho chiesto:

 "come posso non dipendere da voi, che avete l'accesso ai Regni Magnifici?"

e di lontano, quasi un chiarore impercettibile in un cielo plumbeo:..ecco che argentee parole inespresse con i suoni, ma pur reali e splendenti erano lì per me:

"Accedere al proprio potere invisibile, alla forza Divina è ottenuto dal controllo del proprio desiderio di parlare".

Mi chiesi quanto fossi stata dipendente da Loro, dal chiarore della loro veste di luce che illumina i nostri pensieri e li rende sereni e soffici come ali di velluto...non riuscivo a ricordare quando avessi dimenticato la Loro parola per immergermi nel mondo delle convenzioni...

Da cosa dipendiamo? Cosa ci ancora in basso, impedendoci di volare?
Forse il bisogno di essere compresi, amati, capiti?

Questo messaggio è più difficile di altri e spero di essere riuscita a chiarirlo a tutti voi...e da questo sono scaturite alcune riflessioni:

Il mondo è peno di nequizie o siamo noi a vederlo in questo modo?
Davvero dipendiamo da noi stessi e chiediamo in un eterno dialogo interiore, la comprensione del nostro fratello?
Ovunque guardiamo, lo facciamo partendo dal nostro ego, dal nostro senso di percezione individuale? 
La gente parla continuamente a se stessa?

Ecco che sentivo di non cavarne nulla e così strinsi le spalle...:

"Cos'altro si può fare se non chiederVi di  indirizzarci di momento, in momento? ", chiesi Loro...

E Loro hanno risposto qualcosa come:

  "Lasciarsi vivere: ogni momento, come se fosse l'ultimo: il resto è solo rumore di fondo, dipendenza emotiva, parole prive di senso".

Allora ho chiesto perché parlare fosse così grave..e Loro hanno aggiunto che 

il parlare disperde le energie del nostro spirito, che il parlare è spesso vano e non produce forza vitale.

Hanno detto che
per Loro ascoltarci parlare è come vedere una candela che si consuma...

Ecco che mi hanno illuminato su quello cui tante volte avevano solo accennato:

il doverci imporre un controllo al bisogno di parlare


Preziose "essenze" di vita

Loro si sono avvicinati a me ed al mio orecchio sono giunte delle preziose essenze di vita, che voglio condividere con voi, augurandomi che voi lo facciate con i vostri figli, con le persone care, con chi abbia voglia di ascoltare, se vi sembrerà giusto.

E dunque Loro mi hanno detto che dobbiamo essere liberi dalle definizioni, che durante il parlare con gli altri dobbiamo dimenticare chi siamo e cercare di ascoltare senza imporre la nostra visione, cercare di rimanere umili e semplici, senza sentenziare la nostra conoscenza o il nostro ardore.

Anche se dobbiamo difendere i nostri pensieri, dobbiamo farlo scegliendo le parole giuste, senza lasciarle travolgere dall'ego.
Quindi è bene che si  parli brevemente.

Immaginate di essere un attore di teatro: un attore vuole la scena per se ad ogni costo, raramente accetta di interpretare una parte di secondo piano, ma è proprio questo che dobbiamo fare...pensate un po?!
 Come un attore che volesse primeggiare senza aver fatto la gavetta...
Vi sembra strano?
 Eppure tutto questo ci aprirà una strada di tale luce che nessuno potrà più rimanere nel buio;
ma, attenzione: il desiderio di vanto è in agguato e ci può far tornare nelle tenebre !

Dunque, poi è arrivato  il momento del  secondo consiglio dell'Angelo che  è
non parlare di se stessi,
sopratutto non per abitudine, ma farlo sempre senza dettagli personali, sviluppando la segretezza e il mistero sulla propria vita: non essere più così accessibile agli altri.
E in tempi come quelli dei social network immaginate cosa voglia dire?
(Qui è stato difficile dapprima capirne il perché e sarei lieta che ciascuno di voi commentasse in proposito).

Gli Angeli sorridono invece quando ci interessiamo del nostro prossimo,  appassionandoci alle sue vicende, con pazienza, ma senza permettere a nessuno di conoscere il nostro profondo  intimo.

Questo processo di autocontrollo,  insegnato dagli Spiriti di Luce, porta con se un addestramento ad amare superiore ad ogni altro.
In questo stato di silenzio impareremo a riconoscere le  voci degli Angeli e ad affidarci a  Loro: se faremo questo "fioretto", saremo anche  in grado di allontanarci  dagli spazi angusti del nostro ego e ci  abbandoneremo nelle braccia dell'Assoluto, giungendo alla fine  ad ottenere ogni potere, ogni gioia, ogni virtù.
Umilmente vi offro queste parole.

In Pace e Luce, nella preghiera del venerdì: questa sera, come ogni venerdì, alle 22!

venerdì 1 novembre 2013

Il Mistero dei Santi

Esseri dotati di poteri magnetici?

L'intero nostro universo  dalle galassie al sistema solare è controllato in qualche modo da un'attività magnetica, la stessa che scorre nei diversi elementi che lo costituiscono e che struttura e preserva la vita e tiene assieme le parti degli organismi:  il sole è un enorme magnete naturale, la luna con le sue maree influenza la nostra vita,  anche il corpo umano è un magnete e sappiamo che se ci apprestiamo a seguire le direzioni naturali di queste forze, agevoliamo le funzioni vitali, come quando dormiamo coricati in direzione nord per contrastare tensione e insonnia.
Ecco che riconosciamo che tutti i pianeti, l'universo intero partecipa alla costituzione del nostro organismo, che vibra all'unisono con  forze troppo spesso dimenticate.
Il magnetismo e l'elettricità sono due forze interagenti, anche il corpo dell'uomo scarica a terra elettricità e si ricarica, bilanciando i fluidi vitali...i processi del nostro se interiore articolano la forza magnetica a differenti livelli di intensità e da tempi immemorabili alcuni personaggi hanno potuto accogliere una forza sconosciuta e pervadente, capace di provocare guarigioni e alleviare la sofferenza.

I taumaturghi sono dei Santi?

Se pensiamo a Gesù è facile parlare di miracoli e riconoscere con gioia la Sua presenza Divina, ma quando i racconti si imperniano su umili personaggi, pervasi all'improvviso di una grande forza e da uno sconvolgente potere, riconosciamo l'energia stupefacente che si diffonde talora in alcuni esseri.
Alcune persone possiedono una forza magnetica dinamica, che permette loro di praticare guarigioni e confortare, tutto questo può accompagnarsi alla santità, ma non sempre essere tutt'uno con essa.
La santità può essere perseguita da ciascuno di noi, senza che essa debba parteciparsi con fenomeni eccezionali: amare Dio e gli altri fratelli con sincerità quotidiana è il primo impegno al quale ispirarci ( lo stesso concilio vaticano secondo parla con chiarezza della chiamata universale alla santità).

La vera Santità

Questo stato d'animo ci permette di essere presenti con tutte le virtù cristiane, inducendoci ad essere laboriosi, rispettosi,caritatevoli e giusti: in pace con il mondo e con il proprio cuore.
I Santi, esseri meravigliosi  in cui la potenza del Signore sfavillava ad alte frequenze, venivano spesso rapiti da estasi mistiche: erano momenti o lunghe ore al cospetto della Divinità, facoltà spesso connaturate con la loro essenza ma consolidate dalla pratica di una vita pia e di dedizione.
Dai tempi dei tempi si è cercato di comprendere questo fenomeno e di darvi una spiegazione scientifica: ma i loro poteri mentali e spirituali sfuggono alla nostra analisi e trascendono la possibilità di afferrarle.
Posso immaginare che il fervore della preghiera dischiuda molte porte e che disponga la persona volenterosa a ricevere dei segni, a suo modo.Quando però la propria vita sia dedicata al servizio degli umili, proponendosi la ricerca interiore, affiancata dalla volontà profonda e radicata di vivere nel Signore, si dischiudono gli orizzonti della Vera Santità.

Intensi diamanti di sofferenza e umiltà: oggi scopriremo molte anime di splendida luce

Ecco perché è importante ricordare in questo giorno gli esseri magnifici che ci hanno indicato la strada, i nostri Santi, coloro i quali, affidandosi ai nostri Angeli, hanno camminato sulla terra, anticipando le gioie del Signore e consentendo di avvicinarci al Mistero della Santità.
Senza dimenticare coloro che brillano accanto a noi: tutte le  anime in cammino per la santità, intensi diamanti di sofferenza e umiltà che si stanno ergendo ad indicarci il cammino.
In Pace e Luce


















Un abbraccio vale più di mille parole

Una via per amare

Buongiorno di Ognissanti fratelli e sorelle, benvenuti al venerdì di preghiera.
Stasera alle 22 ci riuniremo per pregare assieme, ognuno dalla propria casa, ognuno vicino e presente alle necessità degli altri fratelli.

 Cercheremo anche questa sera di ritrovare lo spirito profondo che rende possibile il miracolo della resurrezione dalla carne...accade continuamente..ogni volta che un'anima in preda all'angoscia risale verso la luce.
Non si tratta di un percorso logico, la dinamica delle speciose congetture non offre lidi sicuri a quella persona che voglia abbandonare la forma per la sostanza.
Andare al di là di tutto ci obbliga a rinunciare alle ovvietà del quotidiano, onorando i nostri doveri, mentre il nostro cuore si rivolge al Signore.

Liberarci dai vincoli dell'ego


Quando accettiamo che il Divino scenda in noi, dobbiamo liberarci dai vincoli dell'ego, che ci ancora come una pietra alla terra, che alimenta i rancori e le offese patite, addolorando sempre di più la nostra anima.
C'e' chi ha una certa destrezza nell'offendere e a sua volta provocare l'ira del  fratello, chi lo fa per inconsapevolezza, chi si ritrova suo malgrado a patirla, come Nostro Signore sulla Croce.
Nostro Signore non aveva altra colpa se non quella di non aver scelto di regnare in terra: Lui che avrebbe potuto avere ogni bene terreno, aveva scelto una vita di semplicità e dedizione ai bisognosi.
Se fosse stato alla testa degli eserciti, se avesse accettato le ricchezze di chi lo voleva nei reami terreni, forse molti del suo tempo non avrebbero fatto  fatica a seguirlo...

A chi cerca ancora prove dell'esistenza di Dio

E le cose oggi non sono cambiate: anche oggi molti esigono prove.
Coloro che  vogliono dimostrazioni della benevolenza di Dio,  le cercano là fuori, dove non possono essere trovate.
Pochi capiscono che devono cercarle nel proprio cuore.
Quello cui assistiamo su questa terra spesso ci toglie ogni speranza e ci confonde, non riusciamo a distogliere lo sguardo da tanto dolore e guardiamo nostro fratello dicendo : "Perché hai fatto questo a me?"
Anche coloro più inclini ad essere soccorrevoli ed attenti, cadono nella spirale del dubbio, quando le loro braccia tese ricevono un diniego o quando vengono oltraggiati e offesi senza ragione alcuna.
E quindi molti di voi si lasciano trasportare dalla rabbia e permettono che il rancore si dissemini, coltivando un groviglio  di rovi nel proprio cuore.

La preghiera per sopportare il dolore

E' proprio da questo che vogliono metterci in guardia  i nostri Angeli: non dalla possibilità di ottenere la Santità a qualunque costo, ma da quella di preservare il nostro cuore dalle ferite inferte dalla vita.

Agire con fede nel Signore significa non voltare  la testa di fronte alle ingiurie e sopportare il dolore con coraggio, facendone oggetto della nostra contemplazione, finché il Signore non scenderà a confortarci e farci capire il Suo disegno.
Anche se il vostro nemico appare egoista e sprezzante, anche se si pavoneggia delle armi schierate.
Mantenere la quiete del cuore è il primo passo.
Distaccarsi dal facile meccanismo di rivalsa è il secondo passo.
Per farlo la preghiera è il primo conforto, poi con tatto e nel silenzio affronteremo quel che ne segue.
Il vostro cuore infranto si spezza in mille frammenti e da questi fuoriescono delle spighe dalle punte aguzze: anche la persona più buona, oltraggiata, prova rancore e cosa ancor più pericolosa, il suo cuore potrebbe ospitare l'odio.

Ecco perché oggi, nel giorno della commemorazione dei Santi, vi propongo di lasciare da parte la sofferenza e di guardare alle virtù, a ciò che potete fare per ottenerla, in attesa che il vostro cuore sia libero d'ogni ombra. Poi, quando sarete pronti, gettate le braccia al collo di coloro che vi hanno offeso, fatelo nella realtà se riuscite, o nel vostro cuore, ma fatelo davvero.

Per questo pregheremo stasera, ispirati dal post che segue, a voi tutti:
Pace e Luce

domenica 27 ottobre 2013

Cosa c'e' che non va

Negli ultimi anni ascoltare il vento che soffia tra le mie colline pedemontane è diventata quasi un' abitudine e  predispone il mio animo all'indagine interiore, mentre l'autunno porta via gli ultimi bagliori dell'estate nelle sue foglie gialle...

 Ma cosa c'e' che non va?

Ho nuovamente lasciato dietro di me il mondo caotico...che mai come oggi è apparso  teso, nervoso, saturato da mille contraddizioni, cento ed uno egoismi, flaccidi e morbosi.
Neanche le preghiere nelle  molte chiese cristiane della capitale, né lo stesso  richiamo del Papa, sembrano avere ragione della bieca abitudine alla contumelia, alla faziosità.

Papa Francesco e l'omelia sul linguaggio

Le persone vivono incoscienti del loro potere e muoiono abbacinate dal dolore della fraudolenza.
L'ipocrisia regna sovrana, rendendo debole il tentativo di coloro che vorrebbero solo un mondo di Pace.
Osservate le pagine ogni giorno sotto i nostri occhi, anche  su  internet, su Facebook, su tutti questi canali consueti di scambio della nuova umanità: qui l'ipocrisia sta ad indicare la simulazione di buoni sentimenti allo scopo di ingannare in mille modi!
 Papa Francesco ha parlato proprio di questo nella sua Omelia sul linguaggio.

Contro i fautori del politicamente corretto

Quello che viene adottato come un linguaggio "socialmente educato", nasconde le spire della simulazione della virtù...infatti non abbiamo più bisogno di conduttori radiofonici maleducati, che celano il loro  profitto opportuno sotto parole dissennate ed aggressive.
 Non è un caso se sempre più spesso accettiamo di buon grado l'odore del perbenismo, il clamore della vox populi, incuranti se questa sia autentica o no...
Contro tutto ciò si è lanciato il nostro Papa nella sua lezione, contro i fautori del politicamente corretto che "vogliono una verità schiava dei loro interessi", contro gli alibi semantici che modificano la realtà, lasciando apparire accettabili cose disdicevoli, rendendoci più tolleranti di fronte alle mascalzonate più bieche....

L'ultimo atto di una commedia tragica

Una mia utente mi ha confidato giorni fa che non sa più cosa farsene di un'umanità che si accoda a sottoscrivere "mi piace" su post di dubbio gusto, su narcisistici scambi lessicali, dove a frotte accorrono a condividere lo scempio, l'oscenità, la condotta macabra, issando ghigliottine mediatiche, ove l'odor di folla si mescola agli orrori delle forche di antica memoria.
E come allora, di fronte ai patiboli eretti, nessuno si rende conto di assistere all'ultimo atto di una commedia tragica,  i cui burattinai rimangono impassibili registi.
Le improntitudini restano, come la gente volgare e disonesta, incline alla volgarità ed alla cupidigia, all'invidia ed all'adulazione dei potenti.
Quello del Papa è un atto di accusa, anche perché il sistema mediatico italiano usa le parole per agevolare la corruzione, il finto zelo scopre la falsità delle intenzioni, la lusinga della disonestà  nasconde i veri obiettivi di chi la compie.

Portano via il suo cagnolino perché non ha i soldi per cambiare il recinto

E qui vediamo pure lo strapotere di associazioni pro bono che attingono al patrimonio pubblico per sostenere i loro operati, a volte biasimevoli.
E' di pochi giorni fa la lettera di una lettrice di questo blog, ragazza madre coraggiosa e piena di fede, a cui le autorità hanno portato via un cagnolino di 4 kg, perché spesso, in sua assenza, capitava che uscisse dal giardino.
Lei e la  figlioletta sono addolorate ed inermi, di fronte all'operare di una facinorosa macchina da guerra di benpensanti che preferiscono affidare un cane alle 4 mura di un canile a vita, anziché all'affetto dei suoi proprietari, la cui unica colpa è non avere abbastanza danari per  rendere sicura una recinzione.
Le associazioni animaliste, che spesso svolgono un grande lavoro, altre volte dimostrano esse stesse ingegnose improntitudini.
Ma questa è solo una goccia nel mare dell'idiozia di cui siamo testimoni e che viene gabellata come onestà e probità.
E allora cosa fare, direte?
Come salvare il nostro cuore e la nostra coerenza intellettuale?

Recuperare una dimensione di bambino

La Benedizione del Papa è per chi non indulga solo in un linguaggio politicamente educato, ma per un parlare evangelico, dove non ci sia posto per la lusinga, per l'adulazione, per i propri interessi, per dire solo cose belle che non sentiamo.
Essere noi stessi con le Verità del Vangelo significa recuperare una dimensione di bambino, affermare la Verità senza dubbio alcuno, come quando Gesù parla ai suoi discepoli e dice :"sì, sì e no, no".

Solo così ricominceremo ad ascoltare la voce degli Angeli.
Pace e Luce

venerdì 25 ottobre 2013

L'oro dello Spirito


Cari fratelli e sorelle,
persone buone e desiderose di perdonare e fare il Bene, benvenuti al venerdì di preghiera.

Scendendo dalle "mie" montagne e attraversando la città di Roma, il mio sguardo è stato attratto dalla chiesa di Santa Maria di Loreto

http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_di_Loreto_(Roma))

 Quasi richiamata dall'energia della Madonnina venerata, all'ingresso della chiesa, ho scoperto i suoi Angeli, affrescati da Jacopo del Duca...ed ecco che la mia preghiera  è stata  ispirata e dedicata  a chi stia soffrendo per le  incomprensioni con i propri cari.

Questo incontro di oggi ci unisce nella Pace e rinserra i vincoli della nostra famiglia spirituale, che non ha origine dalla stirpe umana, ma da quella divina.
Oltrepassiamo i confini della carne e riconosciamo i nostri fratelli nelle persone che incontriamo casualmente, in coloro che attraversano il nostro cammino nella vita, ma anche nel nemico ed  in colui che tradisce la nostra buona fede, in coloro che ci vessano e che ci umiliano.

"Hanno spartito tra loro le mie vesti e hanno tirato a sorte la mia tunica"

Cosa disse Gesù sulla Croce?
"Donna: ecco tuo figlio, figlio: ecco tua Madre", partecipandoci la letizia di avere l'affetto imperituro della Madre Divina, che sempre ci consolerà dalle nostre pene, perdonando tutte le nostre colpe.
L'Amore puro di Maria ci rende mondi, come invece l'amore delle persone ci appesantisce, perché è carico di aspettative, di speciosi paradigmi, di animose contraddizioni.

Liberarci dai vincoli dell'amore umano, ci apre allo Spirito Divino, impedendoci di attaccarci ai drappi della dipendenza, della faziosità, dell'inconcludenza.

Amare senza aspettative è lo scopo, che significa amare il Divino che alberga in ogni creatura.

Il dolore delle offese e la falsa virtù

Molto spesso ricevo letterine piene di sofferenza, persone angosciate ed in pena che si considerano  incapaci di seguire i precetti che liberano dalle catene il nostro spirito.
Sono persone che vivono dei brutti momenti in famiglia, che sono state offese o umiliate da coloro che consideravano più importanti: genitori, mariti, fratelli, figli...
E' a loro che mi rivolgo: a coloro che stanno soffrendo per l'operato dei loro fratelli sulla terra: quelli che raccolti nell'antro oscuro della loro mente, sembrano aver smarrito la via della Luce.
Costoro sono stremati, vagano tra la rabbia, la commiserazione e la confusione..

Una seconda opportunità di crescere in Dio

A loro mi rivolgo con parole di conforto:
Sono vicina a ciascuno di voi e vi abbraccio, perché è proprio attraverso questa sofferenza che ci viene offerto di raggiungere la vera Fede, quella serena e profonda che ci gratificherà fino alla Vita Eterna.
E' proprio pregando per comprendere la necessità di questo dolore, che avremo una seconda opportunità di crescere in Dio.
Diffidate di chi si mostri incapace di provare dolore ed angoscia, di chi esponga la propria esaltazione oltre i confini del buona creanza, dei fanatici, sospettate sempre di chi sia estremo in ogni senso: grandi dissesti si nascondono sotto le coltri fumose di questa "new" age.

Credo sinceramente che la strada che porta al cuore sia una strada di umiltà e di apertura totale, di impegno quotidiano e di ragionevolezza.

Una grande e splendida avventura

E' una strada che spesso include il vostro dubbio, perché possa essere confutato, perché renda possibile una nuova Illuminazione.
Siamo qui per imparare: tutti.
Non c'e' nessuno che possieda tutta la chiarezza: tra i nuovi  profeti non c'e' più umiltà.
Abbracciate chi sia nel dubbio, chi tema di perdersi, chi vi tenda la mano perché cammina nelle tenebre.
La buona volontà è l'ausilio più grande, per trarsi fuori dalle sabbie mobili dell'esistenza vana.

Allora la vostra famiglia perderà i confini fisici e abbraccerà il mondo e l'universo tutto.
Allora scoprirete, come assicura Kahlil Gibran, che " la vostra esistenza divina sarà come l'oceano, (lucente) come il sole e ignorerà  le tane del serpente".

Pace e Luce nella Preghiera delle 22!





venerdì 18 ottobre 2013

A pranzo con il Papa

Il suo sorriso infonde una nuova speranza

Sono passati moltissimi anni da quando la mia amica argentina mi aveva invitato a seguirla nella visita ai suoi conoscenti  di Buenos Aires, allora a Roma.
Mi diceva che l'affetto che la legava ai suoi amici era forte, perché lei non aveva una vera famiglia.
Così molto spesso si univa a pranzo con  i due fratelli argentini, che la accoglievano con affetto e la colmavano di serenità.
In particolare ricordava la quieta ed energica figura del fratello della sua amica, che era stato spesso presente quando lei si recava in visita: il suo sorriso era sufficiente a sollevarla dai  turbamenti ed ad infonderle una nuova speranza.

Un'atmosfera di pia festosità

A quel tempo Papa Wojtyla conduceva il popolo di Dio, consentendo a molti di noi di capire quanto fosse importante la Sua presenza ed il Suo carisma.
Più semplicemente e in un'atmosfera di pia festosità, si veniva accolti a casa della sorella di colui che sarebbe stato un giorno il nuovo Papa, allora un cardinale dal portamento severo e dagli occhi tenerissimi.
Non sapevo di essere partecipe di un miracolo, quale quello di poter sentir narrare la quotidianità di un uomo che sarebbe salito allo scranno di Pietro.

Papa Francesco alla nostra tavola

Oggi riguardo con gli occhi della memoria quei momenti e ne faccio tesoro, perché mi confortano della benevolenza di Dio e del Suo disegno per noi anime in cammino.
Più spesso, nell'intimità della mia casa, immagino di poter invitare il Papa alla mia tavola e poter contraccambiare in modo semplice e spontaneo l'energia della Sua predicazione.
Così apparecchio la tavola della domenica e la abbellisco di fiori freschi e frutta e ai miei commensali dico: "c'e' un posto in più per Papa Francesco!"

Preghiamo per il Papa

Quando un uomo di chiesa della Sua levatura rende tutto così semplice e cordiale, quando l'affetto sale spontaneo dal nostro cuore, si esprime con la semplicità dei bambini.
Perciò spero che molti di voi seguano il mio esempio: che anche nelle difficoltà, nei momenti bui, apparecchino la loro tavola a festa e riservino una sedia ed il posto d'onore  per il Papa.
Sono certa che avrete la Sua benedizione.
Vi aspetto stasera alle 22 per pregare per il  Papa.
In Pace e Luce

venerdì 11 ottobre 2013

Né con te, né senza di te


Un matrimonio in stallo

"Cara Mirina, 
ti scrivo per raccontarti della mia vita..ormai un disastro davvero..con Giulio siamo alle solite..non mi tradisce, ma la sua presenza mi indispone, a volte sentirlo vicino mi annoia e mi innervosisce.
Magari mi tradisse..sarebbe meno prevedibile!

Non ci cerchiamo più

Lui non è cattivo, ma quello che dice mi urta..e questo dopo soli 5 anni di matrimonio.Non ci cerchiamo più..forse è finita?
Il peso della casa poi  è tutto su di me e le spese sono tante per una casa così grande.
Siamo alla frutta!
Poi lui spesso usa frasi ridondanti, non è più così raffinato nel parlare e non vedo in lui la stessa luce che mi aveva fatto innamorare, ti prego aiutami..io sento di amarlo ancora..ma così non posso andare avanti,
Con tanta riconoscenza, Melania"

Incontrarsi di nuovo  con l'aiuto delle Meditazioni

Questa era la lettera della nostra amica lo scorso dicembre 2012, una lettera piena di dubbi: una  testimonianza di uno stato di grande instabilità.
Io le consigliai di prendere tempo e di non abbandonarsi al suo atteggiamento mentale, le consigliai anche di parlare con un terapeuta che potesse aiutarla a riconsiderare il suo rapporto.
Oltre a ciò le indicai un percorso opzionale, che l'avrebbe sostenuta senza interferire con la sua vita o con le decisioni che avrebbe preso, favorendola nelle sue attitudini positive  ed offrendole un nuovo punto di vista: si trattava delle Meditazioni Mensili, che oramai molti di voi conoscono e tantissimi seguono da diversi anni.
Ogni mese, infatti, le Meditazioni offrono una nuova opportunità di reimpostare il proprio stato interiore,di ristrutturare la propria integrità spirituale ed emozionale: con un percorso agile, fatto proprio  per chi ha pochissimo tempo.
Melania allora si disse d'accordo ed iniziò a seguire le meditazioni a gennaio di quest'anno.
Ed ecco la sua lettera, che ho ricevuto pochi giorni fa:

La testimonianza di una nuova vita

"Cara Mirina, non so spiegarti la felicità con la quale ti scrivo questa lettera,anche se ho tardato, avrei voluto chiamarti a giugno per raccontarti, ma quest'estate la mia vita è cambiata: abbiamo traslocato, abbiamo preso una  casa più piccola e io ho cambiato lavoro.E' accaduto dopo marzo, dopo due mesi delle tue meditazioni: mi sono sentita diversa e anche la primavera che era sempre stata un po pesante per me è andata bene e ho iniziato a pensare come risolvere i miei problemi. Infatti quello che ci aveva allontananti, a me e Giulio, era anche quell'acquisto di una grande casa, con tante spese e poco tempo per noi.

Anche Giulio ha iniziato a fare meditazione con me

Un poco alla volta i miei pensieri sono diventati meno confusi e al posto della sofferenza giornaliera avevo una nuova chiarezza mentale.
A marzo anche Giulio ha iniziato a fare meditazione con me e abbiamo ricominciato a parlare molto...e parla, parla, parla..abbiamo ritrovato la sintonia...Anche oggi ripetiamo insieme la meditazione ogni sera e siamo entusiasmati perchè ogni mese è diversa e divertente.
Ti ringraziamo con il  cuore di esserci vicina con le tue parole e i tuoi consigli e ti auguriamo ogni bene.

Un felice epilogo

Cara Melania,
ti ringrazio del tuo affetto e sono contenta che il percorso meditativo vi faccia così felici.
Il vostro rapporto era in crisi e aveva bisogno di nuove basi solide su cui costruire un nuovo patto.
Ecco che la meditazione ti ha chiarito di cosa avevi bisogno, permettendoti di pensare in modo più lucido e consapevole!
Adesso non vi resta che proseguire insieme ogni giorno, coscienti di essere insieme per partecipare alla creazione di un nuovo futuro per l'umanità tutta.
A volte le storie sentimentali divengono vere strettoie emozionali e non permettono di esprimere la propria dimensione: ecco che lo stallo  si produce e  non si riesce né a fare a meno del partner, né è possibile lasciarlo.

Le meditazioni mensili servono a ritrovare se stessi

Al contrario, accettare di crescere insieme con amore, aiuta a superare il primo ostacolo e ogni giorno vi consente di accettare una nuova sfida per dare senso al vostro amore.
Per chi volesse saperne di più sulle Meditazioni Mensili può collegarsi alla pagina:

http://meditationpowerdownload.altervista.org/

e  poi scrivermi per poter aderire al gruppo.

Colgo l'occasione di ricollegarmi alla preghiera del venerdì di  stasera alle 22, saremo assieme a   coloro che pensano di trovarsi soli, sebbene vivano in coppia, per i coniugi infelici, per chi aspira a ritrovarsi con amore, nell'Amore.

In Pace e Luce

domenica 6 ottobre 2013

Matrimonio o convivenza?

Siamo sempre liberi di scegliere?

Ciao Mirina
ti rimando la mia storia, l'avevo già spedita una volta ma non ho avuto risposta e temo che sia  andata  persa tra le tante che ricevi.
La mia storia è un po complicata e ho sofferto  talmente tanto da andare in depressione per amore.

Avevo conosciuto un ragazzo a 19 anni, eravamo fidanzati da un anno e mezzo e mi trattava da principessa 

Una grande delusione: dormivo stringendo la mano di mia madre

....dovevamo anche sposarci, ma poi un giorno ho scoperto che mi aveva tradito: me lo sentivo da tempo, ma poi ho avuto la conferma controllando il suo cellulare; per me era stata  la fine del mondo: mi aveva presa in giro , sia me che  i miei genitori...sono caduta in depressione, non dormivo la notte, avevo  tanti incubi: non mi vergogno a dire che ho dormito per mesi interi con mia madre,che mi teneva per mano ogni notte: infatti senza la sua  mano avevo  paura di cadere in un vortice, lasciarmi andare, la sensazione di perdermi...

Gli Angeli mi soccorsero

 Mia madre, vedendomi in quello stato, stava peggio di me.
Da allora decisi che per me l'amore non esisteva, che non sarebbe mai arrivato,che mai sarei stata felice...
Poi ho conosciuto te, Mirina e gli Angeli mi hanno dato tante risposte che mi rassicuravano: anche io sarei stata felice.
Ora ho 25 anni : 7 mesi fa ho riconosciuto l'uomo che descrivevano gli Angeli, proprio  in un figlio di  amici della mia  famiglia... 
Infatti con lui ci conosciamo da una vita, anche se a causa dei suoi studi, era dovuto andare ad abitare a tre ore di distanza: allora io avevo 14 anni ed era stato allora che  l'avevo visto per l'ultima volta. 
Ma  i miei genitori con i suoi sono amici da sempre e  a gennaio di quest' anno ci siamo rivisti per caso in giro: ero con mia madre, lui con sua sorella e  ci siamo salutati.
Poi, parlando un po, arriviamo a casa e  mia madre all'improvviso  mi guarda, io la guardo e lei sorride e dice:
" Pensi cosa penso io ??"
 Ed io :"sì, penso cosa pensi tu"

Mia madre aveva capito che eravamo fatti l'uno per l'altra

.....E da quel giorno lui mi ha iniziato davvero a corteggiare...
 ....io gli ho reso la vita difficile, perché non credevo più all'amore: lui veniva ogni fine settimana per vedermi solo un' ora a messa e per farlo si faceva 2 ore di strada....
Una domenica arrivò per il mio compleanno..io ero malata e non ero potuta andare a messa e il prete aveva detto ai parrocchiani che quel giorno era il mio compleanno... 
In seguito questo ragazzo mi aveva cercata al  lavoro,  era venuto ben 3 volte, ma non ero ancora rientrata dalla malattia.
Così, dopo qualche giorno, mi ha scritto su Facebook: diceva  che voleva incontrarmi e che  mi aveva cercata ovunque per farmi gli auguri....
Ora stiamo insieme felicemente da sette mesi, vogliamo sposarci e avere dei bimbi.

I miei genitori osteggiano la nostra convivenza

Per sposarci ci vorranno due anni e  dato che abitiamo lontano, vogliamo andare a convivere, ma  i miei genitori sono contro la convivenza....
Due settimane fa ho avuto il coraggio a dirlo ai miei genitori, c'era anche lui e abbiamo annunciato  che quando si fosse liberato un posto di lavoro nelle sue vicinanze, io sarei andata  a vivere da lui, senza aspettare fino al matrimonio....
Mio padre è rimasto in  silenzio, ma  mia madre ha iniziato a discutere animatamente.

"Se tua madre è d'accordo ti buttiamo fuori di casa"

Mamma sosteneva che non le volessi abbastanza bene, che non meritava tutto questo!
 Invece mio padre ha detto, ad un certo punto, solo una frase lapidaria:
" Se tua madre è d'accordo ti buttiamo fuori e ognuno per i fatti suoi"
 Sono rimasta scossa da questa frase: l'ha pronunciata con tanta freddezza, come se non gli importasse di me. Anche Gianluca, il mo fidanzato, è rimasto senza parole, poi ha ripreso fiato e gli  ha detto:
" Io amo Simona, non sono stato mai cosi felice in vita mia,  se arriviamo a questo punto ci sposiamo al comune la prossima settimana"
...e da lì silenzio...
purtroppo da due settimane  mia madre non mi parla più.

Vivere così è diventato un incubo: ma perché deve essere così difficile?

Vivo ancora a casa per il momento, ma mamma piange in continuazione..è un periodo molto pesante.
  Vorrei tanto che accettassero le mie scelte, invece devo sempre sentirmi in colpa di essere  felice... non so più che fare.... cosa pensare: in certi momenti mi sorprendo a riflettere che forse ...era meglio rimanere sola!!
 Ma perché deve essere così difficile? Non lo trovo giusto: voglio solo essere felice, sposarmi, avere una famiglia...
Perché tanta titubanza?Mia mamma conosce il mio fidanzato da quando era bambino e dunque spero che cambierà idea.
Io non so più che fare, mi da dolore  la frase di mio padre e quel pensiero di mia madre, che io la possa amare di meno, dopo aver incontrato Gianluca!
Io le voglio tanto bene e di questo l'ho rassicurata tante volte, ma devo farmi anche io una vita .

Ecco allora che chiedo l'aiuto a tutta la comunità di preghiera del blog, vorrei pregare per tutto questo, che andrà tutto bene,  che mia madre si convinca  e riesca a capire e che gli Angeli mi aiutino proprio ora, che  ho trovato la mia anima gemella...e che stiano vicino a mia madre....grazie infinite a Mirina...

Un abbraccio forte Simona 

Cara Simona,
mi spiace tanto di non aver potuto rispondere subito al tuo appello accorato, ma tra tante lettere che ricevo, a volte non riesco a scrivervi nei tempi che vorrei.
Ci chiedi aiuto e di unirci a te nella preghiera e questo sarà il nostro impegno.
Non so perché tu debba soffrire tanto, stellina, anche se è facile indovinare la preoccupazione dei tuoi genitori: tanto angosciati affinché tu non debba patire più in futuro.
I tuoi sette mesi d'amore, ad una persona matura appaiono pochi, per poter essere certa di un'unione serena e giustifica un poco l'argomentare dei tuoi familiari.
 E comunque il  Matrimonio è per i Cattolici un Sacramento e come tale sancisce l'impegno e l'amore di una coppia per la vita, anche se concordo con te: ci sono molte coppie altrettanto pie e non sposate per le ragioni più diverse.
Così ritengo che il giudizio debba sempre essere moderato dalla comprensione.
Ma i tuoi genitori cercano solo di proteggerti e forse vorrebbero anche  ritardare il momento del distacco dalla loro bambina.
Essere comprensiva con loro ti consentirà di custodire il tuo legame, senza venire travolta dal senso di colpa e dalla frustrazione.
Il tuo amore, stanne certa, trionferà e  i tuoi genitori torneranno a dimostrarti il loro amore come hanno sempre fatto.
Un'ultima riflessione, forse non meno importante: talvolta le nostre preghiere muovono la commozione degli Angeli e dalle loro lacrime brillano cristalli di speranza..quando soffrivi in attesa del tuo amore, la tua preghiera fu ascoltata e può darsi che i tempi che avresti dovuto attendere si siano fatti più brevi per una Volontà superiore...
ora quest'attesa e questi disagi sembrano indicare la necessità di accontentarsi della Grazia che hai ricevuto, profittane per pregare insieme al tuo fidanzato per una risoluzione del problema, senza che nessuno ne debba soffrire...affidati agli Angeli, come hai già dimostrato di saper fare in passato.
Mi sembra già di vedere una luce, proprio lì, in fondo al tuo cuore: vedrai....
In Pace e Luce


venerdì 4 ottobre 2013

Il posto dell'Amore


Accogliere nella mia casa pellegrini erranti

Ogni volta che ricevo una lettera, ogni volta che qualcuno si unisce al nostro percorso, provo una grande gioia, simile alla sensazione di poter accogliere nella mia casa tanti pellegrini erranti...."re e regine", uomini d'affari e umili mendicanti..ognuno con un cuore colmo di speranze..ognuno con un dono da condividere con gli altri.

Inizia allora un cammino di comprensione reciproca, di fiducia, di rinnovamento e di crescita.
Io sento di cambiare in ognuno di questi incontri, apprendo da voi e cerco di rimanere il più possibile permeabile, ricordando l'umiltà di nostro Signore.


Quando i venti della vita scuotono le nostre convinzioni

Quando è necessario che vi compartecipi la mia forza  sono pronta a condividerla, come accetto la vostra comprensione del mio dolore, abbracciandovi con affetto, quando i venti della vita sfidano le convinzioni della Fede.
E' quello il momento in cui ci riuniamo di fronte al focolare e ci troviamo assieme con l'affetto di una vera famiglia, a ricordare i tempi felici e a far progetti per fantastiche imprese.
Il valore della compartecipazione e della fiducia si compie nei piccoli gesti quotidiani.

Forza lucente di un miracolo quotidiano

Quando siete con me al Podere, potete vedere quel che accade ogni giorno: la serena fiducia dei piccoli, cani e gatti, ma anche degli scoiattoli e dei ricci o degli animali più selvaggi, come istrici e cinghiali, che giungono affamati al cancelletto di legno sul bosco...in piena fiducia di qualcosa che giungerà loro...ghiande, noci, residui dell'orto, zucche...
Quanta semplicità c'e' in questo mondo, quanta chiarezza, quanta forza lucente: un miracolo che si ripete ogni giorno!

Quando siamo a tavola e  preghiamo di fronte al pane appena sfornato, quando condividiamo il cibo in cui non alberga crudeltà, allora sentiamo la vera serenità del cuore ed inaspettata sorge una domanda:

"Ma allora spirito dell'uomo è incline alla Pace?"

Io credo che alcuni  luoghi ci aiutino a ricentrarci, che ci accolgano e facciano sì che le migliori qualità possano essere sviluppate e condivise.

Ho pregato a lungo negli anni della fanciullezza e della giovinezza per un luogo così, finché non è apparso di fronte a me, in una sera piovosa di maggio.

Ogni momento della vita è una preghiera di lode

Ma per arrivarvi  occorre prendere le distanze dalle coercizioni mediatiche, scegliere il meglio dello sviluppo della civiltà e rifiutarne il pattume sterile dell'apparenza.
Nel mio caso ha significato accettare la quiete di un'esistenza semplice, in armonia con la natura.

In poche parole bisogna affidarsi al Destino ed avere fiducia in esso: bisogna agire a dispetto degli eventi e delle previsioni, non abbandonarsi alla paura ed all'incertezza.
Occorre mutare ogni momento della propria  vita  in preghiera, meditazione....:

"Significa impegnarsi in una lotta  tra le forze positive e negative della mente.
Il meditante cerca di indebolire il negativo e di sviluppare e accrescere il positivo, al fine di trasformare la mente, traendone un gran beneficio" 
asserisce Sua santità il Dalai Lama e aggiunge:
"liberare se stessi dalla sofferenza è però solo una parte della ricerca: come voi volete la liberazione dalla sofferenza, così la vogliono anche i vostri fratelli...se la motivazione che ci guida è essere capaci di aiutare gli altri, possiamo raggiungere lo stato onniscente e con esso la capacità di beneficare ogni essere vivente"

Il posto dell'amore è in ciascuno di noi

Ecco che con queste premesse nacque il Podere degli Angeli, un luogo di pace e armonia, dove ogni creatura  ha diritto all'amore e alla comprensione, perché possa ritemprarsi e riprendere la sua strada con coerenza e coraggio.
Ognuno di noi può sperimentare la ricerca di un luogo dell'Anima, nel proprio cuore, nella propria casa e chiamarlo ....."il posto dell'Amore".....

Preghiamo  perché ciascuno di noi possa scorgere la Luce nel buio, possa conoscere la solidarietà dei fratelli e ritrovarsi nella sicurezza del  Cuore, la vera Dimora delle anime serene...

Stasera, con Mirina, alle 22!
In Pace e Luce

sabato 28 settembre 2013

Il valore dell'Amicizia nella preghiera

La vera Amicizia si dimostra nelle difficoltà

Cara Mirina, 

vorrei tanto la tua presenza, il tuo affetto e anche quello delle persone che leggono il blog, con le quali ci troviamo uniti spiritualmente nell'incontro del venerdì alle 22.00. 

Il mio desiderio consiste nel dedicare una preghiera e la nostra vicinanza ad una persona a me molto cara, una bellissima anima in cammino che in questo momento si trova ad affrontare la perdita del padre, da tempo malato.
 La mia amica è estremamente solare, positiva, una bella persona da incontrare e con la quale crescere e affrontare il nostro percorso di vita. 

Distacco da  uno degli affetti terreni più profondi

Devota al Signore e all'ordine di San Francesco, mi ha da sempre donato una grande profondità di pensiero e tanta, tanta umanità e vicinanza. 
E' una donna alla quale non è possibile non volere bene, ed è per questo, nel momento del dolore e del distacco da uno degli affetti "terreni" più profondi che vorrei dimostrarle tutta l'empatia e la condivisione di altre anime molto simili alla sua, per percorso e crescita spirituale.

Vorrei quindi stringerla in un grande abbraccio, donarle il nostro amore e farle sentire che non verrà mai a mancarle quello del padre, che vorrei accompagnare con pensieri di gioia e serenità.

Grazie e ancora grazie dal profondo del mio cuore per il tempo che vorrete dedicare a questi bellissimi raggi di sole.

Pregheremo stasera per la tua amica ed il suo papà

Cara amica del blog,grazie di averci partecipato la gioia della tua amicizia nei confronti di questa ragazza, nonché la tua preoccupazione che la vita non incida su di lei un dolore troppo intenso, senza farla partecipe delle certezze di un cammino d'amore e fede, che non termina con la vita terrena.

Ci hai ricordato che troppe volte i venti della vita hanno cancellato la gioia di un legame umano, duraturo e confortante, come quello dell'amicizia.
Quanti di noi hanno mantenuto quell'affetto del compagno di giochi dell'infanzia? O quello della persona che era stata  l'amica del cuore?

 Pregheremo assieme stasera per la tua amica e per  il suo papà e ci riferiremo, attraverso la preghiera per lei, al valore dell'amicizia sana e leale, 
alla necessità di parteciparsi con coerenza lieta e sostenitrice,verso coloro che soffrono e stanno affrontando prove difficili.

Pace e Luce

giovedì 26 settembre 2013

"A" come Amore

Quando qualcuno ti manca così tanto...

Dovrebbe essere il nostro primo pensiero al mattino: scoprire come poter amare gli altri e farli felici, apprezzare la serenità che ne deriva, senza dimenticare di rimanere noi stessi, senza perderci nell'amore.
Ma non  è facile quando si tratta di amore per i nostri figli, o per qualcuno che ci manca così tanto da distruggerci nel dolore della lontananza.
Ci ha scritto un nostro lettore che vive una grande sofferenza e che chiede aiuto e preghiera da tutti noi perché gli Angeli lo soccorrano e ispirino la sua amata.
Non facciamo mancare il nostro aiuto!
Ecco la sua lettera, non una di tante:

"Mi chiamo Antonio, e come chissà quante altre persone di questo mondo sto soffrendo perché l'anima della mia vita, la mia dolce Alessandra,mi ha lasciato, separando le nostre strade forse per sempre.
 Ogni giorno apro gli occhi ed è come se mi mancasse un pezzo del cuore, è come se vivessi perennemente senza respiro.
Prego ogni giorno, continuo a crederci in un futuro insieme, malgrado il mondo non faccia altro che ripetermi le solite odiose parole:"il mondo è fatto di tante altre ragazze, morto un papa se ne fa un altro, concentrati su te stesso"
......insomma mille frasi di circostanza, di chi fondamentalmente non ha il tuo problema o comunque non lo vive con gli stessi sentimenti tuoi.

L'ho portata in uno dei luoghi più romantici di Napoli

Proprio ieri sera ho cercato di salutare la mia Alessandra, nel modo migliore che mi era venuto in mente.
Grazie all'aiuto del cugino, mio fraterno amico, l'ho fatta arrivare bendata sugli scogli di uno dei posti più romantici di Napoli. Era sera, di fronte a noi il golfo di Napoli e il Vesuvio, sormontato dalla luna piena e da una scia di luce che arrivava fin sugli scogli.
 Bendata l'abbiamo fatta sedere sugli scogli e le ho messo una canzone nelle orecchie facendogliela ascoltare bendata. Alla fine della canzone gli ho tolto la benda e ho fatto sparare i fuochi d'artificio, in un panorama surreale. Poi le ho dato una lettera, e un quadro che avevo fatto fare da un ritrattista apposta per lei.
Poi ,chiedendole di non dire nulla, ho chiesto al cugino di riaccompagnarla a casa.
Volevo non persuaderla o forzare la mano, ma solo salutarla e dirle un ultima volta con quel gesto che io l'amo più della mia esistenza.

Piangendo mi ha detto che sono il grande amore della sua vita

Oggi sono qui speranzoso di vederla di nuovo, speranzoso che un bel giorno mi giro e la trovo inaspettatamente accanto a me.
Piangeva, dicendo che io sono il grande amore della sua vita, ma ho paura.
 Ho paura perché mi sono sempre comportato da bambino, sempre bugiardo e bisognoso di approvazione. 
Oggi so che l'amore che pensavo di provare per lei non è neppure un milionesimo di quello che è in realtà.
La amo incondizionatamente e vorrei dare a lei la mia vita, vorrei dare a lei ogni respiro, ogni attenzione fin quando avrò forza.
Pensavo che l'amore davvero vincesse ogni difficoltà e invece ho paura. Odio le frasi del tipo un giorno arriverà di meglio.......So che il Signore non ci mette nulla nel cuore che non serva alla nostra felicità.
Non so più chi pregare, chi invocare, vorrei soltanto che il Signore ci aiutasse a tornare insieme, ad affrontare le difficoltà e superarle. Non voglio "riportarla" da me, vorrei che riuscissimo a sceglierci sconfiggendo paure e difficoltà.

Il frate mi aveva detto "vedrai che tornerà"

Sono 5 mesi che lotto con questa speranza che ogni giorno si affievolisce. Tutti mi dicono di guardare altrove e non so cosa fare.
So soltanto che un frate una volta in un monastero mi disse "vedrai che tornerai un giorno qui con lei". 
Vorrei che quel messaggio fosse arrivato a me dal cielo per bocca del frate.
Ogni giorno capisco un qualcosa di più, ogni giorno approfondisco il mio dolore, ma è come se c'è qualcosa dentro di me che mi dice resisti che tornerà. Non so se è un illusione, non so cosa pensare più.
Mi manca, ma non mi manca come fidanzata e basta. 
Mi manca come vita, come respiro, come parte integrante della mia esistenza.
Dovrei ascoltare il mondo che mi dice lascia stare? Non so che fare.

La amo per ciò che è nel profondo

So solo che mi basta guardarla per stare bene, che mi basta un bacio per cancellare mesi di sofferenza.
 La amo per quello che è, la amerei se stesse in un letto d'ospedale, se stesse su una sedie a rotelle, in qualsiasi modo, purchè sia lei. 
La amo per ciò che è nel profondo. La amo da morire.
Prego umilmente Dio, anche se le mie parole non sono giuste, anche se non so pregare, anche se posso sembrare presuntuoso, arrogante.
Signore Dio, ti prego di aiutarci a superare tutto questo, ti prego di farci rincontrare e di darci la spinta per realizzare il nostro sogno di sposarci.
Ti imploro Signore, ti offro la mia vita. Voglio essere per sempre nessuno, perché se c'è lei sono la persona più felice del mondo"