mercoledì 30 luglio 2014

Padre Dall'Oglio: un gesuita per la Pace

E' ancora vivo Padre Dall'Oglio?

Tutti noi lo speriamo e siamo pronti a pregare ancora per lui, dopo quel luglio di un anno fa, in cui la Farnesina affermò di non conoscere le sorti del gesuita impegnato nelle trattative di liberazione di ostaggi in Siria.
Qualcuno scrive in arabo, sul suo diario Facebook: " قَوِّمُوا فِي الْقَفْرِ سَبِيلاً لإِلَهِنَا " che nella nostra lingua vuol dire: "Una voce grida nel deserto: Preparate la via del Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio".
Ed è con queste parole che vogliamo rivolgerci a lui, come a colui che ha dedicato la vita a rendere possibile il dialogo interreligioso con il mondo musulmano.



Ma non solo: la nostra preghiera non è dimentica di tutta la sua opera, che oramai da trent'anni si rivolge non solo ad integrare diverse etnie, ma a favorirne il dialogo, nel rispetto di ciascuna identità, cooperando ad un progetto sovranazionale di pacificazione, di rispetto e di condivisione di opportunità, per il benessere di tutte le popolazioni: per questo suo impegno, nel 2012, la regione Lombardia gli riconosce il Premio per la Pace.

L'amico di Dio



Oltre a distendere il clima politico ed a farsi portavoce dei diritti dei più oltraggiati, ha fondato un monastero in Siria, nei pressi dell'antico romitorio di San Mosè l'abissino, dove ha accolto una comunità ecumenica mista, con il nome di  "Al Khalil", ossia "L'amico di Dio".

In questi altopiani che erano desolati, ha fatto rifiorire una speranza di fratellanza universale.


Nello spirito di Gandhi

Ma ascoltarlo parlare toglie ogni dubbio sulla chiarezza della visione, sulla  profonda e non violenta partecipazione alle traversie dei conflitti mediorentali e nella sua intensa intervista, ancora disponibile sul web, a ben guardare, c'e' più di una chiara esortazione verso quella presa di coscienza che solo un uomo di profondo credo pacifista e di grande tolleranza  poteva proferire, per ricreare le basi dell'armonia, come pure per allontanarsi dalla faziosità mediatica, più o meno resa palese da altre fonti.

Espulso e poi rapito

Padre Dall'Oglio non fa politica, ma riceve lo stesso un decreto d'espulsione dalla Siria.
Quando vi ritorna, per mediare tra curdi e jihaisti arabi, viene rapito nel corso delle trattative che stava concludendo per ottenere la liberazione di un gruppo di ostaggi.
Nelle sue parole, la verità e l'essere conscio della pericolosità e del clima politico avverso alla sua missione:

Qui per assistere al video dell'intervista con Padre Paolo

Il coraggio del dialogo nell'inferno del Medioriente

Ascoltatelo con attenzione, non rinunciate a farvi un'opinione personale, meditate su ciò che dovrà e potrà essere fatto, se non da lui, da chi avrà il coraggio di non vanificare la sua opera e di sostenere il suo pensiero.
E se il suo credo di uomo religioso esprime la parola di Gesù, il suo impegno non può essere confinato in una militanza religiosa, perchè costruisce la premessa della realizzazione del suo ideale di pace tra i popoli, andando al di là di qualsiasi identità ed appartenenza.

Si può uccidere un uomo, ma non il suo ideale

Attendendo il suo ritorno, come tutti speriamo, leggiamo la lettera che Padre Paolo inoltrò al Segretario Generale dell'Onu,Kofi Annan, in occasione del suo insediamento.
La chiarezza del suo pensiero può mostrare più di un'evidenza e contribuire a proporre valide alternative ad un clima politico allo sbando: allora, come oggi, il suo approccio è lucido e lo sguardo di chi conosce e comprende i meccanismi di una terra per troppo tempo isolata da troppi interessi economici e politici.

Padre Paolo Dall'Oglio è ancora qui, nelle sue parole.
Chi lo ascolterà?



Lettera di Padre Dall'Olio a Kofi Annan

Ecc.mo Signor Kofi Annan, Segretario Generale emerito dell’Onu,

Pace e bene. Con questa pubblica comunicazione vorrei esprimerle innanzi tutto gratitudine per aver accettato questo incarico delicatissimo per la salvezza della Siria e per la pace regionale. Ci aggrappiamo alla sua iniziativa come dei naufraghi a una zattera! Lei è riuscito a superare lo scoglio dell’opposizione russa a qualunque proposta che comportasse un autentico cambiamento democratico. In prospettiva, la Siria può e deve costituire un elemento di bilanciamento delle problematiche regionali e non un cancro corrosivo. Mi sembra che una maggioranza di siriani ragioni in termini di equilibrio multipolare e non in quelli d’una nuova guerra fredda. 


Aspirazione alla democrazia

Il popolo siriano è tradizionalmente antimperialista, ma molto di più è a favore della creazione d’un polo arabo che ne rappresenti il diffuso desiderio di emancipazione e autodeterminazione. Un sentimento questo che implica l’aspirazione a vera democrazia e riconosciuta dignità delle componenti culturali e religiose di questa società e degli individui umani che la compongono.

Irresponsabilità internazionale

La dinamica regionale è marcata oggi da una difficoltà reale di convivenza tra popolazioni sciite e sunnite e di concorrenza tra esse. Ciò provoca anche grave disagio alle altre minoranze, innanzitutto quelle cristiane. La primavera araba, caratterizzata inizialmente dalla richiesta, specie giovanile, dei diritti e delle libertà, rischia la deriva confessionale violenta specie quando l’irresponsabilità internazionale favorisce la radicalizzazione del conflitto.

Le origini dell'illegalità

Signor Annan, lei sa meglio di chiunque altro che il terrorismo internazionale islamista è uno dei mille rivoli dell’«illegalità-opacità»  globale (mercato di droga, armi, organi, individui umani, finanza, materie prime …). La palude interconnessa dei diversi «servizi segreti» è contigua alla galassia della malavita anche caratterizzata ideologicamente e/o religiosamente.  Meraviglia che pochissimi giorni siano bastati ad altissimi rappresentanti dell'Onu per accettare la tesi della matrice «qaedista» degli attentati «suicidi» in Siria.
 Una volta accettata mondialmente la tesi liberticida che in loco c’è solo un problema d’ordine pubblico, non rimane che aspettarsi il ritiro dei suoi caschi blu disarmati per lasciare alla repressione tutto lo spazio necessario a conseguire il «male minore». Che la potenza nucleare e confessionale israeliana abbia interesse in una guerra civile a bassa intensità e lunga durata è solo un corollario al teorema. Si aggiunga che «gli arabi» non sono culturalmente maturi per la democrazia «reale» e il gioco è fatto! Resta in alternativa l’opzione della frantumazione su base confessionale del Paese, magari ritagliando ai caschi blu un ruolo anti strage per evitare disdicevoli eccessi bosniaci.


Garantire con i caschi blù il rispetto del cessate il fuoco

A causa delle esperienze non sempre felici degli osservatori Onu, l’ottimismo resta condizionato all’emergenza d’una concreta volontà negoziale nel  Consiglio di Sicurezza e all’interno del paese e a una larga assistenza da parte della società civile internazionale a quella locale. Tremila caschi blu e non trecento sono necessari a garantire il rispetto del cessate il fuoco e la protezione della popolazione civile dalla repressione per consentire una ripresa della vita sociale e economica. È urgente chiedere l’abolizione delle sanzioni non personalizzate che puniscono le parti più deboli e innocenti della popolazione.

Avvio capillare alla vita democratica

C’è inoltre bisogno di trentamila «accompagnatori» nonviolenti della società civile globale che vengano ad aiutare sul terreno l’avvio capillare della vita democratica. Si tratta di favorire un’organizzazione statale basata sul principio di sussidiarietà e del consenso, eventualmente favorendo quella struttura federale più corrispondente alle principali particolarità geografiche (la federazione è l’esatto contrario della spartizione!). Solo dando fiducia all’autodeterminazione delle popolazioni sul piano locale si potrà riportare l’ordine e combattere ogni forma di terrorismo senza ricadere nella repressione generalizzata e settaria.

Riabilitazione civile e riconciliazione

È opportuno e urgente creare delle commissioni locali di riconciliazione, protette dai caschi blu e in coordinazione con le agenzie Onu specializzate, anche in vista della ricerca dei detenuti, rapiti e scomparsi delle diverse parti in conflitto. Sarà anche necessario porre al più presto la questione della riabilitazione civile dei giovani coinvolti in organizzazioni terroriste e malavitose.

Salvare il popolo e lo stato

Lei ha ripetuto che per riappacificare occorre un processo politico negoziale. Ma si può immaginare questo senza un vero cambiamento nella struttura del potere, specie in una situazione come questa dove il governo è una facciata e anche il regime al potere obbedisce a un oscuro gruppo di supergerarchi? Bisogna salvare lo stato, certo. Esso è di proprietà del popolo. Ma prima è necessario liberarlo.

La profezia di Gandhi

La sua iniziativa, caro Signor Annan, segna una tappa rivoluzionaria nel percorso dell’esercizio della responsabilità internazionale nella soluzione dei conflitti locali. La presenza disarmata dell’Onu oggi in Siria è una profezia gandhiana che vale ben oltre la crisi puntuale che si vuole così risolvere. La priorità sia allora quella di proteggere la libertà d’opinione e d’espressione della società civile siriana senza la quale è impossibile perseguire gli altri obiettivi essenziali alla pacificazione nazionale.
Con stima e gratitudine.

Padre Paolo Dall'Oglio


A chi voglia approfondire, consiglio di leggere gli articoli di Padre Paolo Dell'Oglio su "Popoli", pubblicazione internazionale dei Gesuiti italiani.




Pace e Luce



venerdì 25 luglio 2014

Come il Signore ci trasforma

Cosa deve regolare i rapporti tra le specie viventi sulla terra?

Cercherò in questo post di fornire spunti di riflessione a chi sia già in cammino per la strada della coscienza dell'azione: ogni giorno possiamo imparare come vivere meglio ed in armonia, memori di ogni passo falso, di ogni scelta avventata, trasformando l'errore ed il dolore in splendide perle da cui imparare a far meglio.
Qual'e' l'educazione più grande che possiamo dare ai nostri figli?
Sicuramente l'educazione dell'amore che tutto pervade, del rispetto che deve anticipare qualunque forma di rapporto con altre specie: animali, vegetali e umana.

Perché ci si lascia andare alla rabbia?

Controllare il proprio stato interiore è un piccolo vessillo che portiamo con noi, un monito da non dimenticare, specie in circostanze dove tutti si stiano lasciando andare, sia per stanchezza, che per rabbia o nervosismo.
Camminare in salita stanca e la vita non è sempre in discesa. Ci sono montagne da scalare, ripidi scogli su cui inerpicarsi..a volte si nota che qualcuno è riuscito ad imbarcarsi prima di noi, che arranchiamo presso un vecchio battello sul fiume..non sappiamo dove ci porterà il fiume e subentra la paura..
Ecco perchè è necessario sfumare ogni considerazione che ci intimorisca e riscoprire che il coraggio è solo la presa di conscienza del proprio potere. Quello che ci fa agire nel mondo giusto , al momento giusto, con piena fede in noi, perché non siamo mai soli.

Le strade inaccessibili

La Forza dei nostri Angeli percorre strade inaccessibili a chiunque altro, per aiutarci, ma può non farlo nel modo che ci saremmo aspettati.
Comprendere questo è avere la chiave d'interpretazione della vita: sapremo scorgere il Bene Supremo da ogni contingenza, acquisiremo la Vista miracolosa dei Santi e vi scopriremo il tesoro di grandezza che vi è contenuto, svilupperemo quella fede che non viene mai a mancare, specie quando ci troviamo ad affrontare vicende di problematiche, che mutano il corso degli accadimenti, trasportandoci lontani da quel che pensavamo di dover affrontare...

Bentornato fratello mio!

Fede e Preghiera.
E la fiducia in noi stessi è il frutto della preghiera, mentre il sorriso sereno l'ornamento più bello di una mente pacificata, ascoltiamo le dolci note del nostro cuore e accogliamo i nostri fratelli, uno ad uno, stringendoli al petto con affetto:
"Bentornato fratello, siamo in Pace".

Preghiamo perchè la porta del cuore si apra davvero alla Pace, dovunque, laddove le tenebre abbiamo ocurato il cielo, il nostro canto congiunto possa arrivare agli Angeli e donare ristoro,  tregua, conforto.



In Pace e Luce stasera venerdì alle 22, pregheremo con il cuore di madre, che vuole veder tornare a casa sani e salvi tutti i suoi figli, ognuno di loro...



giovedì 24 luglio 2014

Se questa è vita

Questo post non si prefigge alcunché:  tratta solo della mia esperienza con  il mio cane più anziano, quello che più degli altri ha resistito agli attacchi di un destino avverso, alla malattia e all'inevitabile decadenza.

Solo pochi pensieri in bilico sul bordo del tempo.

 Penso di aver imparato qualcosa, sento che ogni giorno con lui sia stato davvero importante, spero che io abbia fatto davvero... quello che lui si aspettava da me.
Abbiamo vissuto alla giornata, abbiamo gioito di ogni piccolo episodio felice....:una sera è stato in piedi da solo, un altro giorno mi ha dato un buffetto per avere le coccole, qualche volta ringhia ancora agli altri cani, sempre più di rado , ma  si vede che vuol sentirsi sente ancora il capo dei cagnetti...ed io lascio che lo creda, lo sorreggo e lo assisto
..poi chiama per la sua pappa... avido di cibo, come spesso in vecchiaia molti di loro, ma le strutture non lo sorreggono più, i legamenti indeboliti dalla malattia, i muscoli fragili...
e qualcuno allora potrebbe chiedersi  quando  giusto "intervenire", per interrompere una vita grama, portata allo sfinimento giorno dopo giorno, per poter essere in grado di risparmiare sofferenze...
 Dobbiamo essergli amici, fino al punto di indovinare quando sia giunto il momento di porre fine alla loro esistenza?
Ma è davvero così che deve andare? O non nasconderà la  viltà di fronte alla sofferenza, il sottrarsi alla bruttura di un essere in decadenza, che si lascia andare, a volte pieno  di piaghe e di suppurazioni, di feci che si amalgamano al pelo e poi  di quotidiano impegno, quando divieni  un'infermiera pietosa, una soccorrevole samaritana dei piccoli animali feriti..
feriti sì, ma non infelici, perché quello che sento é questo: lui è orgoglioso e fiero di esserci e di certo non potrei mai tradirlo.
Siamo due esseri che camminano l'uno a fianco dell'altra, ogni minuto è importante.
Ogni angelo è un angelo..a suo modo...

Il falò delle vanità


Voi siete ciò che considerate di essere

Il primo esercizio spirituale di una vita dedicata alla ricerca interiore è quello rivolto a conoscere i nostri difetti, illuminandoli con la luce della consapevolezza, non già per batterci il petto con falso pentimento, ma per vederne la ragione ultima.
Per conoscere questa parte di voi stessi, dovrete dedicare un po di tempo, al mattino presto o alla sera tardi, per esaminare la giornata trascorsa e per evidenziare quei momenti in cui siete stati influenzati da questo o quel difetto che vi riconoscete.

Un goccia di veleno contamina tutta una cisterna

I tarli dell'invidia e della gelosia sono due calamità, sulla base delle quali esaminare sé stessi diviene indispensabile.
Ricordate che una goccia di veleno può rendere imbevibile una'intera cisterna di latte e che se voi accoglierete la maldicenza ed il malanimo, l'alterco e la disgrazia della contumelia, non ve ne verrà nulla di buono.
Anzi, l'assurdità della cattiva compagnia vi porterà ad un baratro di distruzione della vostra virtù.
L'invidia e la gelosia si basano sulla sensazione di mancare di qualcosa, che invece altri (situazioni o persone) posseggono secondo voi in misura superiore o addirittura di cui voi mancate del tutto.
Ma fermatevi un istante e giudicate: diverreste davvero migliori se acquisiste più ricchezza?
Soddisfacendo ogni desiderio, trovereste pace?

I demoni del cuore

Se sarete sinceri con voi stessi scoprirete che tutti i beni mondani non vi regaleranno la felicità.
Così pure acquisire più sapienza o competenza non assicurerà la serenità.
Ricordate che la gelosia e l'invidia non vi lasceranno con facilità, si ripresenteranno perchè sono demoni che agitano il vostro cuore, mettono radici nelle vostre ansie e nelle vostre disgrazie: perciò non permettete mai a questi risentimenti di albergare nel vostro cuore.

Come farina per impastare un magnifico pane

Scoprite invece ogni qualità favolosa che alberghi nel vostro cuore, trattatela come fosse farina per impastare il pane: cioè impiegatela in altre attività feconde.
Ognuno di noi ha dei doni, a ben guardare, da cui far crescere una messe di giustizia e perseveranza a operare il Bene.

Tu sei l'Immenso

Questo significa anche liberarsi dall'illusione di essere creature povere e limitate, incapaci e destinate alla distruzione.
Sollevate il capo, guardate oltre l'orizzonte: e ascoltate il canto dell'Angelo della Giustizia:
"Tu sei il mare immenso e la Luce omnipervadente,
tu sei l'essere che spezza le catene e che risplenderà fulgido".

Alzati fratello, sorella cara: dammi la mano e preghiamo ancora insieme!


Pace e Luce

Il coraggio di vivere

Una lettrice del blog ci scrive

Cara Mirina,
mi chiamo Gloria, abito a Milano, dove convivo da tre anni e mezzo. 
Sto cercando di risolvere un problema con il mio compagno, ma pur impegnandomi tantissimo e guardandomi dentro sento che ormai questa storia è giunta al termine, purtroppo. 

Rapporti in crisi

Per lui ho rinunciato alla mia casa ai miei amici al mio lavoro ed essendo stata una scelta dettata dal cuore non mi sono mai pentita...anzi sono migliorata... sono cresciuta.
Ho il cuore a pezzi lui mi ha risposto che sono importante e che vorrebbe vedermi felice....
E cosí mi ritrovo a chiudere un capitolo della mia vita a lasciare a malincuore il nostro Shorty che considero come un figlio e a ritornare a casa da mia mamma.
Con mia mamma non ho avuto mai un bel rapporto...

Le bugie per non deluderla

E per non deluderla dal punto di vista scolastico, iniziai giurisprudenza, ma con scarsi risultati.
La mia passione è la.medicina...
ho terminato giá la tesi in medicina legale!!!
Le ho raccontato bugie sugli esami per farle sembrare che aveva una figlia brava e che invece appena cercava di sostenere un esame per paura o ansia non riusciva mai a darlo.
Non mi presentavo.
Mi sono sempre sentita un fallimento come figlia penso che lo sono anche io per lei.
La vita è la mia e anche se sto continuando a mentirle sugli esami, lei sa che a fine luglio mi laureo...
io voglio farle capire che non sono una figlia cattiva, forse perché le voglio troppo bene, ma rischio di compromettere la mia di felicitá.

Il coraggio di essere felice

Sto male.Ho paura perché devo affrontare il mio ragazzo, devo parlare con mia mamma, non ho più un lavoro.
Prego il mio angelo affinché le cose andranno bene e con la speranza che mia mamma mi perdonerá dicendomi che mi vuole bene.
Potete pregare anche voi per me?

Affinché si riesca a trovare una soluzione.Mi sono stancata di vivere così.
Grazie.


Cosa vuoi diventare?

Cara Gloria,
la tua lettera è piena di malinconia e di silenzi, di cose taciute, perché forse ti dispiace non essere quella donna che volevi diventare, hai molti crucci e intorno a te non vedi nulla di quello che avresti desiderato.
Eppure, nelle tue scelte, si legge l'ardore di una donna coraggiosa, l'impegno di un cuore leale nella vita e con chi gli è accanto.

A volte è necessaria una sosta

Considera, cara amica, che a volte per "andare avanti", occorre soffermarsi un poco e che poi, formulare giudizi in momenti simili, può produrre solo disagio e tristezza.
Quella tristezza che non vedrai mai negli occhi del tuo tenero cucciolo, finché tu gli sarai accanto.
Anche lui rappresenta un responsabilità: l'amore lo è sempre.

La responsabilità di scelte solo tue

Le tue scelte indicano che sei incline a far felici gli altri, a danno del tuo desiderio e di questo dovrai essere sempre conscia: affrontare il giudizio degli altri, essere meno brava di quello che gli altri si aspettano che tu sia, tutto questo è indice di una fragilità nascosta..che può divenire però il tuo punto di forza.


Cambiare punto di vista ed accettare la propria debolezza

Attraverso una nuova consapevolezza, quella che acquisirai smettendo di mettere in secondo piano le tue aspirazioni, di attendere troppo spesso all'aspettativa del prossimo.
Hai scelto una strada difficile e piena di importanti responsabilità, per farlo dovrai prendere decisioni determinanti e questo ti insegnerà poco, a poco come mediare con la tua sensibilità.

Ognuno ha il suo tempo per vivere: conquista il diritto a vivere la tua vita

Ma non essere precipitosa, concediti il lusso di cambiare con i tuoi tempi, che non sono quelli del compagno , ne' quelli della tua mamma piena di aspettative: sono gli occhi delle persone che ti guarderanno per avere il tuo conforto e la tua presenza. Ma sopratutto saranno gli occhi della tua anima.

Le persone importanti della tua vita ti ameranno proprio se sarai te stessa

Io credo che tu diverrai una persona molto sicura e determinata, perché è questo cui ti sta preparando questa sofferenza.
 Procedi con giudizio, senza però mettere in secondo piano Gloria, non farlo mai, rispetto a nulla.
La tua strada è una buona strada, la sincerità con te stessa produrrà buoni risultati.
La tua mamma capirà, magari non subito, ma un giorno te lo dirà: per ora non crucciarti delle sue parole.
Le cose andranno bene senz'altro e sì, ti accompagneremo con la nostra preghiera.

In Pace e Luce

venerdì 18 luglio 2014

Le spire del male

L'inferno più terribile

Chi leggerà questo post cercando di trovarvi la testimonianza delle fiamme dell'inferno, rimarrà deluso. Ritengo che ci siano già molti inferni sulla terra senza doverne immaginare altrettanti dopo la morte...ma potrebbe capitarci qui, o al di là della linea dell'orizzonte, di dover stare a lungo, molto a lungo, con noi stessi, con la nostra anima... per l'Eternità!
 E questo, nel caso di una persona cattiva, potrebbe rappresentare il peggiore inferno.

Ma cosa è il Male e come possiamo riconoscerlo?

La mia idea della malvagità da bimba era sempre stata abbastanza vaga..nel senso che mi stupiva vedere disegni acerrimi tra nemici, parole delittuose, spiriti vendicativi e aggressivi..senza essere indotta ad immaginarvi dei motivi che trascendessero la cattiveria, magari frutto di esperienze dolorose. E  proprio per questo sentivo di amare di più questi disgraziati, disposta a  fare qualunque cosa, perché quella persona sentisse che volevo aiutarla...


Il dolore può mondare lo spirito

Alcune persone, falcidiate da sorti avverse, ammorbidiscono il loro cuore e divengono come di burro, lievissime e piene di amore....perché dentro di loro è il Bene; altri, aggrediti dal destino si contorcono nella rabbia e dalla loro bocca viene fuori il fiele del loro velenoso torpore insoddisfatto...
Questo mi spaventa, mi addolora sempre, sebbene non più giovane non mi rassegno a vederli soffocare nel loro macabro scontento e vorrei impedire loro questa atroce sofferenza....e della mia ambizione chiedo spesso perdono a Dio.
Diversi sono i gaudenti e gli spiriti beoti, coloro i quali fingono che vada tutto bene per  il loro egoistico bisogno di affermarsi soddisfatti della loro scelta, mostrandosi noncuranti del prossimo e beffardi....anche per costoro mi dolgo..perché sento tutta la disperazione che alberga in loro...

Marguerite Yourcenar insegna come riconoscere il Male

Ma poco tempo fa ascoltai una testimonianza di Marguerite Yourcenar (una delle scrittrici che ammiro di più), che mi colpì come una freccia nel cuore..era diretta a me, senz'altro, anche se era passato un trentennio da quella registrazione..a me e a chi, in quel momento, si trovasse a dover scegliere su cosa perseverare e con chi avere a che fare. Ebbene, Marguerite diceva:
"Quando sento delle persone parlare male di una persona assente, sento la presenza del Male".
Una frase concisa, asciutta, come quelle che spesso pronunciava con un moto di insofferenza, per questa umanità allo sbando, che per taluni versi aborriva.
Ma in quel momento ne compresi il significato, balzò agli occhi ed al cuore in un momento.
 E divenne come una cartina tornasole.

Capire che il male va sempre combattuto

E mi tornarono in mente le mille, troppe volte in cui  avevo assistito ai roghi, alle carneficine di persone che erano inermi o assenti..e provai una grande rabbia. Perchè?
Perchè fino ad  allora, avevo giustificato, avevo cercato di comprendere, di attutire..mentre invece quelli erano i momenti di combattere il vero Male, con le armi della Fede e della Presenza.
Queste persone oscure le potrete riconoscere sempre, quando vorrete e sarà facile: parlano male di tutto e di tutti, si nascondono dietro campagne a favore di questo e dell'altro, ma cavalcano sempre  l'ira popolare. 
Spesso sono pettegoli ed arroganti e gravitano attorno a personaggi illuminati.
Ebbene lì, fratelli miei, si nasconde il male.
                                                                                      
Non troverete il male, invece, negli amanti delle fate ed in quelli che inneggiano a religioni pagane,in osteggiati confini e cenacoli filosofici, che là ho trovato più spesso persone disposte a confrontarsi, piene di spirito di comprensione, anche se  provate da antiche condanne vergognose...ebbene, ritengo che un vostro metro di giudizio valido debba essere sempre l'amore, per tutti coloro che vi accompagnano nella strada della vita: così non potrete sbagliare.
Ma quando incontrerete il Male, invece, lo riconoscerete perché il vostro animo non si espanderà alle sue parole: infatti il male è subdolo, tortuoso, si insinua con mille spire e poi vi aggredisce con violenta crudeltà . Il Male è il Male ed esiste come esiste il Bene.Il Male cercherà di mettervi al rogo o di fare di voi carne da macello.Potreste scoprirlo troppo tardi.

Come si esprime il Male nel mondo attuale

Questi mezzi, come i social network, veicolano informazioni contrastanti e spesso si può esserne  fuorviati, fate attenzione! 
Siate vigili di fronte a persone acerrime e crudeli, non disposte a confrontarsi con voi su di un piano di dialettica civile e pacata.
Una persona può persino rifiutare il vostro abbraccio, può  non essere d'accordo con voi, ma non permettetele di aggredirvi, di dilaniarvi senza motivo, abbiate la forza di difendere i vostri Ideali.
Per essere "buoni", non avete bisogno di condividere, in nome della Pace, ogni scelleratezza!
Abbandonateli al loro destino, senza rimpianto alcuno.
A questo fine, fate vostri i precetti che seguono e siate consapevoli che ognuno di noi alberga un poco di male, ma è proprio la capacità di riconoscerlo, che ci rende capaci di elevarci e comportarci nel modo più giusto e assennato, accettando ogni giorno il significato della Verità e della Pace: perché questo è il valore discriminante della Scelta cui siamo stati chiamati.

Ecco dunque i precetti per una  vita consapevole :
  1. Non fare mai il male
  2. Rispetta la persona dell'altro
  3. Sforzati di capire le ragioni dell'altro
  4. Sii trasparente con tutti
  5. Ascolta l'altro senza chiuderti, accettando di metterti in discussione
  6. Ama sempre e fai il bene
  7. Chiedi ogni giorno a Dio un amore più grande

Direi in base a questo post di approfondire cosa significhi fare il male, e come può essere compiuto e cioè :


  • Con l'arroganza dei modi e dello spirito
  • Con la prepotenza e il maltrattamento
  • Insultando o usando violenza verbale
  • Inducendo a fare il male
  • Coltivando vendetta e consigliando il male
  • Augurando il male
  • Esercitando il Potere indiscriminatamente
  • Molestando
  • Godendo del male altrui
  • Coltivando la vendetta
  • Odiando qualcuno
  • Amareggiando i fratelli
  • Commettendo imprudenze sulla strada o sul lavoro
  • Comportandosi da despoti in famiglia (sia nella veste di figli, che in quella di genitori)
  • Mostrandosi superbi 



Scegliere ogni giorno di fare il bene, combattere il sopruso e chiudere la porta al male

E dunque nulla può scalfirci se saremo pronti a riconoscere in noi e fuori di noi il Male.
Allontanarlo sarà facile : chiuderemo ogni suo accesso al nostro cuore.
Lo apriremo sempre e comunque all'Amore, alla Benevolenza ed al Perdono.

E dunque, non sentite come queste parole risuonano dolcemente nella nostra anima?

Questa è la riflessione per stasera alle 22, vi aspetto in preghiera perchè siate illuminati dalla Grazia e dalla Gioia di una vita piena e ricca, benedetta dalle Virtù Celesti.


Pace e Luce

venerdì 11 luglio 2014

Un corso in miracoli: il blog degli angeli

Il nostro viaggio tra prodigi, fenomeni stupefacenti e miracoli

Il viaggio che inizia con la presa di coscienza della possibilità del miracolo, coinvolge la nostra sfera più profonda, ci si può mettere in discussione e decidere se si vuole credere o meno a quelle manifestazioni irrazionali e magnifiche che aprono sprazzi di speranza e di serena condivisione.


La cultura illuminista ed i suoi retaggi hanno indotto a considerare per secoli un'aberrazione il misticismo, che ha fronteggiato monarchi, polizie segrete, medici, neurologi, psichiatri o addirittura l'Inquisizione...
Oggigiorno ad esempio sappiamo che la Chiesa Cattolica decide del miracolo solo quando la scienza abbia decretato l'impossibilità a spiegare il fenomeno, così che se il fenomeno non si sia verificato in accordo con le leggi studiate, non può essere considerato tale.

Lo stato interiore che predispone al miracolo

Questo accordo, lungi dal rendermi del tutto sicura dei metodi di indagine, mi sollecita a pensare a quanto il potere di questa macchina di pensiero, incida pure sulle Verità di fede. E poi? La nostra scienza può considerarsi capace di esaminare oltre ogni ragionevole dubbio?
Io non credo. Presumo invece che alcune Verità essenziali travalichino la ragione e si situino su altri piani esperenziali di coscienza, dove l'odierna scienza, non può proprio raggiungerli.

Episodi strabilianti

I miracoli per intercessione di santi, sono però fatti reali e concreti e rimangono inspiegabili.
Per rendere possibile il miracolo, dobbiamo avere raggiunto uno stato interiore in grado di sganciarci dalla mentalità comune, cosa che di solito accade solo quando la nostra fede è stata messa a dura prova e la sensazione di non poter controllare gli eventi è predominante.Quello che accade in concomitanza di un timore fondato o del paventare un pericolo per noi stessi o nostri cari.

Siate capaci di far vacillare un sistema limitato

Quindi l'atteggiamento di accettazione del trascendente rende possibile il miracolo: abbandonare i presupposti di valutazione e accettare di far vacillare volontà e ragione mette alla prova il nostro modo di pensare e di credere, come quando si è in presenza di malattie gravi con esito infausto: i miracoli possono essere discussi, ma il soggetto che li percepisce non può essere oggetto di discussione, così, mentre taluni li rifiutano,per coerenza con un sistema di valori limitato dalla scienza attuale, altri chiudono gli occhi e li accettano, semplicemente.....

Questo piccolo percorso di riflessione ci serve per predisporci alla preghiera  di stasera.Alle 22, come sempre, perché insieme si  raggiunga quella terra benedetta dove tutto diviene possibile.


Pace e Luce

venerdì 4 luglio 2014

Compiti per le vacanze: si può essere belli e felici?

Dedicato a chi abbia voglia di esser bello

E' consuetudine indiscussa che in questi tempi estivi ci si dedichi un po di più all'aspetto esteriore e chi non se ne sia preoccupato troppo in inverno, corra ai ripari ora, per  impegnarsi a rendere più gradevole il proprio aspetto.
E di questo non occorre vergognarsi: è un istinto sano e benvenuto.
E anche un'apprezzabile occupazione, mentre raggi del sole, impietosi, cospirano a mostrare le falle di una mollezza appena accennata o l'incuria di una stagione fredda, svelata proprio ora da calzoncini corti e micromagliette...

Uno spiraglio di verità contro i  i temi triti dei rotocalchi patinati

Per chi invece si ritrovi ad avere un aspetto perfetto e senza falle..questo post non è di grande utilità.
 Ma è proprio solo tutto qui?
Si tratta di agire, di provvedere, di mettere riparo o c'e' anche qualche cos'altro?
Una funzione segreta in più da riscoprire, che emerge nei recessi della mente di quei cultori del pensiero che ad esso fanno risalire i guai e i dolori di questa vita?
Lungi dal promettervi una bellezza ed una salute senza profondervi  alcun impegno, mi addentro un po di più nel problema, per offrirvi una chiave di lettura più intrigante ma sintetica, che provvederà solo ad aprire uno spiraglio nelle ovvietà dei temi da copertine patinate che affollano le spiagge, da meditare sotto gli ombrelloni infuocati. E il resto lo farete voi.

Come scoprire il sistema di codifica della bellezza?

Cos'è allora che determina davvero la percezione di noi stessi?
Dove si annida quel programma che fa di noi esseri belli o brutti (esteticamente voglio dire) e poi, quella bellezza esteriore, può davvero non collimare con un animo armonioso?
A mio parere no: è il caso di bimbi bellissimi che divengono adulti così, così...o davvero bruttini.
E quanti di noi erano invece "brutti anatroccoli", mutati poi in splendidi cigni?
Di rifacimenti estetico chirurgici disastrosi...e di altri entusiasmanti, un po' efferati (ma costosi), perchè no?
E' una discriminazione? Allora diciamo che la bellezza è nell'Armonia e l'Armonia proviene da un sistema di codifica del bello e del buono, che crea e ricrea il nostro corpo in ogni momento della nostra vita.
Non è una favola il fatto che noi si cambi completamente la maggior parte delle cellule del corpo ogni 6 mesi e che il programma cui siamo sottoposti (quello dello schema cromosomico) sia influenzato in larga parte da quello che sperimentiamo.

Impariamo la magia di divenire noi stessi

E'stato appunto un tema dibattutissimo nei secoli scorsi: innativismo ed esperienza, particolare ed universale, versanti opposti interagenti di una nuova realtà cognitiva..
Ma c'e' anche di più..avete mai sentito parlare... dell'arto fantasma?
Si tratta di un famoso trattato di patologia diagnostica, che venne molto indagato al termine della prima guerra mondiale (periodo a cui risalgono questi studi), in cui si era constatato che molti soldati, cui era stato amputato un arto, continuavano ad averne percezioni specifiche.


Questo studio fece emergere la realtà di uno schema funzionale composito, una mappa cerebrale a cui il sistema corpo (che è di per se stesso un sistema olistico e non una forma dissezionata di organi da curare separatamente, come la medicina tradizionale ha fatto intendere per secoli!), faceva costantemente riferimento.
Divenne in voga il termine "schema corporeo", cui Paul Schilder dedicò quello che dapprima chiamò "un piccolo studio", ma che sarebbe divenuto un riferimento fondamentale sul complesso sistema della percezione del nostro corpo.

Divengo tanto bello quanto sento di essere

Riferendoci a  Freud, potremmo dire che la dinamicità del sistema corporeo è causata da un continuo investimento della libido ed al diverso interagire tra "io " e "personalità libidica", tra "io" ed "es".
Per chi non avesse familiarità con questi termini, è sufficiente dire che tantopiù amiamo noi stessi, ossia ogni volta che investiamo un potenziale di intensa comprensione sul nostro corpo, altrettanto lui (il corpo) risponde nella costruzione di se stesso.
Gli schemi qualitativi del sistema si avvalgono cioè delle nostre preferenze o disapprovazioni.
Questo non vuol dire solo "amare indiscriminatamente se stessi": non apparirà infatti la fatina madrina che farà brillare la sua bacchetta magica, mutando le carni molli in tese, abbronzatissime membra sode!

Discriminare alla ricerca del risultato (che è già in noi)

Ma occorre discriminare continuamente in ricordo di come lo schema debba essere realizzato.
Quindi direi: dipingere noi stessi è l'attività più costruttiva e benefica cui siamo chiamati.
Includere il bene in ogni cosa, non ci esime quindi dal farlo riguardo noi stessi.
Rimanere inalterati rispetto alle pulsioni immature di un mondo compulsivo che gode e lucra della nostra insicurezza e che attraverso immagini ben pilotate ci induce a rimanere grassi o troppo magri, relegandoci consapevoli della nostra inadeguatezza, prigionieri di immagini costruite, per le quali occorreranno sempre pasticche dimagranti, punturine e sciogligrassi di improbabile natura piranica..ebbene è tutta una burla cialtronesca.
Tiriamocene fuori!


Un'altra rivoluzione del "filo di paglia" 

Andiamo contro l'eccesso di sostanze dopanti e dimagranti, rivolgiamoci alla natura per trovare aiuto per il nostro corpo (e sì: anche per il portafogli!) e ricordiamoci invece di fornirgli luce e aria in abbondanza (visto che  il corpo è fatto per vivere all'aperto), ma pure calore, sole, mare, lunghe passeggiate in montagna, buon cibo fresco, naturale e non crudele, senza dimenticare tanti, tanti buoni pensieri...
Questo è l'antidoto ad una vita inerte, per smettere di essere inconsapevoli creature, legate al giogo dei consumi di massa...
Come diceva Fukuoka "un filo di paglia può fare la differenza" e tanti fili di paglia costruiscono un intreccio saggio per il nuovo mondo.
Questa la strada per ritrovarvi ed amarvi, distanti da ogni preconcetto, ispirati solo da ideali che abbiate voi stessi giudicato validi, al di là di ogni dipendenza, di ogni vetusta ovvietà...

Vi aspetto al termine dell'estate e so che sarete tutti bellissimi/e quindi  pronti a prodigarvi per gli altri, perché la bellezza è sempre stata dentro di voi, voi siete lo specchio dei vostri pensieri e non esiste alcun canone cui adeguarsi, se non quello della salute e del benessere interiore ed esteriore, che vi rende meravigliose ed uniche creature della creazione.

Pace e Luce, stasera alla preghiera delle 22.