venerdì 30 maggio 2014

Arriverà la fine del mondo?

Cosa è cambiato con il nuovo secolo?

Nel 1999, prima dell'avvento fatidico del 2000, ricevetti in sogno una visione, che per molto tempo mi lasciò attonita e senza parole..impossibile decodificarla, perché non c'erano elementi di riscontro verificabili nella mia esperienza e l'imponenza del messaggio non mi permetteva di darne notizia..ma poi, era veramente un messaggio o solo un sogno?
Questo interrogativo mi tormentò per anni e si ripresentò al 2012 quando, all'alba del  21 dicembre, ne' la tanto temuta invasione aliena, ne' la catastrofe mondiale si erano verificate, tantomeno nessuna delle  altre terribili profezie che si sarebbero dovute realizzare in quei giorni.
Per conto mio invece, pensavo che qualcosa  fosse cambiato, eccome: energie, rapporti, principi di causa ed effetto, sotto i miei occhi si svolgevano mutamenti e vortici: l'energia del nuovo mondo vi si cullava, ma nulla, niente che riguardasse quel mio strano "sogno"....

Il sogno profetico: la moltitudine degli Angeli

Abbracciata all'onda del ricordo, mi sorprendo a pensare a quella moltitudine di angeli, disposti lungo una linea che sembrava non terminare mai, alcuni di loro avanzavano di un passo e poi tornavano indietro, altri  erano brillanti e la loro luce accecava, taluni avevano vessilli purpurei e sembravano piangere; di fronte a loro c'era un mare burrascoso, grigio, spumoso e molto lontano, all'orizzonte, sembravano levarsi dei nembi oscuri, pesanti, che ricoprivano la volta del cielo. Oppure era fumo..non so...Uno degli angeli si mosse e mi venne incontro, sollevò da terra una lancia e me la porse, io lo guardai titubante: voleva che la sollevassi e poi  indicò i nembi che avanzavano. Poi tutto scomparve e solo il mare continuava ad esserci con la sua presenza tetra, con le onde come di petrolio denso lambivano la riva e i miei piedi.
Al risveglio non sapevo cosa pensarne e cercai di allontanare l'impressione, evitando di lasciarmi condizionare da quell'immagine, ma riflettei che potesse essere indicativa della fine del mondo o di un gran pericolo che incombesse.
Proprio ieri mattina ho ritrovato gli appunti di quel sogno, stavo per gettar tutto nella stufa, quando qualcosa mi ha impedito di farlo: una falena era entrata nel mio studio e volteggiava come impazzita...sono abituata a vedere nel quotidiano i segni dei miei messaggeri e così  ho voluto leggere ancora una volta quegli appunti e, prima di bruciarli, condividerli con voi.

La fine del mondo

Prima di me molti ne avevano parlato, ma mai con quell'enfasi che avevo ritrovato nelle parole di Einstein che nel 1949, ad una rivista confessò il suo pensiero agghiacciante: "Non so come sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma per certo so come sarà combattuta la quarta: con i sassi!".
Non c'era da stupirsi della sua dichiarazione, in un periodo storico dove il disastro di Hiroshima aveva stravolto la vita di esseri umani inermi e scritto una della pagine più infamanti della nostra storia.
Anche un altro fisico, Robert Oppenheimer, aveva descritto l'olocausto nucleare come un evento devastante e citò dei passi della Bhagavad Gita (una sezione del Mahabaratha-il poema sacro indiano), che  riferendosi  all'ira di Shiva, tuonavano: "Ora io sono divenuto morte, distruttore di mondi" .
E non solo l'India enumera leggende e testi circa la fine del mondo, ma sono comuni anche ad  altre culture arcaiche, che  non ne parlano come di un fatto futuro, ma come di un qualche cosa che possa essere già avvenuto.
A questo proposito mi tengo stretto il concetto di tempo circolare, per capire ed approfondire oltre ogni aspetto della logica e della narrazione....

L'arma più potente

Nell'immensa lunghezza del Mahabharata (circa 100 mila versi), le sue parti venivano divise in sezioni e in una di queste veniva descritta una vicenda che si sarebbe svolta  attorno alla piana di Delhi, dove si narra che venisse  impiegata durante una sanguinosa contesa, un'arma sconosciuta, "un fulmine di ferro, un singolo proiettile con tutto il potere dell'universo".
Questo passo, con l'attuale dotazione militare dell'India, non può non far rabbrividire...e la descrizione continua: " la scia della potente arma  distruggeva ogni cosa, mentre gli elefanti correvano infuocati nella piana...uccelli che divenivano bianchi, corpi carbonizzati e sopravvissuti con unghie e capelli caduti....".
Vien da chiedersi se abbiamo già sperimentato un' arma talmente potente o se al contrario il senso del tempo ci riporti a sperimentare tragici errori.

Cambiare prima che sia troppo tardi

Ecco perché oggi, più che mai, dobbiamo rifugiarsi nell'unità di pensiero e di spirito, superare le faziose barriere e scoperchiare i sepolcri imbiancati, infrangiamo poi  il mito dell'universo automatico, secondo il quale l'intelligenza e la coscienza umana sono un colpo di fortuna e raffiguriamoci i fatti, proviamo a descriverli a noi stessi. Vediamo davvero l'orrore della guerra, senza nasconderci dietro troppo ovvie considerazioni.
Solo così capiremo l'importanza di creare i presupposti per una strenua opposizione a qualunque tipo di conflitto, seppur giustificato (come sempre è accaduto nelle guerre di antica memoria.).
Forse il mio sogno indicava una grande Famiglia di Anime Alate che ci porgevano la Lancia della Fede, la destrezza abile della conoscenza, per rivoltarci contro la soporosa obbedienza, inneggiando alla sola Ragione fondante della nostra umanità: la libertà di vivere in un mondo libero.

Il significato della nostra preghiera

Pregare significa comprendere, per poi praticare.
Quello che faremo alle 22 sarà pregare per la Pace, per l'abominio di ogni moto guerrigliero, per la solerte concordia dei paesi, per l'obbligo al disarmo di tutte le potenze, per una reale distruzione degli armamenti.
Pregare anche per esserci con il cuore e la mente, attenti affinché nessuno possa imporci un mondo di violenza : rimaniamo svegli e ben presenti!
Che la riunione dei nostri cuori, stasera alle 22, promuova un vero  impegno quotidiano, che non finisca con il termine della preghiera.

Pace e Luce


martedì 27 maggio 2014

Posso realizzare i miei desideri?

La risposta è dentro di noi

"Posso davvero modificare la mia realtà?", mi chiedeva dubbioso Alessandro, intenzionato ad usare tutte le sue possibilità per diventare un attore famoso.
Quando mi rivolgete questa domanda a bruciapelo, mi scopro a sorridere un poco : non per la domanda in se', ma per la quantità di informazioni e  esperienze che vorrei condividere, ma più spesso lascio cadere un consiglio: "Cerca la risposta solo dentro di te".

I sentieri spinosi della Conoscenza

Ma poi ricordo la frase di un venerabile Lama:
"A chi si inerpichi  per gli angusti sentieri spinosi della conoscenza, mostrando interesse e volontà, riservo una seconda possibilità"....
Sull'onda di quella persuasione, penso che la vita sia degna d'essere  vissuta solo quando s'e' d'aiuto agli altri,  anche se nel mio caso posso offrire solo  umili strumenti forgiati negli anni....
Ecco perché  mi preparo alla scalata: ogni volta prendo la mia bisaccia, un poco di pane, acqua e qualche mela e accompagno lungo il costale roccioso il novello ricercatore e  mentre anche io  risalgo  la montagna, mi accorgo di apprendere nuovi percorsi, sentieri della mente e del cuore che condivido con il mio compagno/a di cammino...non sappiamo mai quanto tempo staremo via...

Alle pendici della mente

Esiste un modo sinergico di utilizzare le informazioni del vissuto quotidiano, per formare un poco alla volta il nostro sogno?
 E se le informazioni vengono filtrate attraverso schemi cognitivi che sono dentro di noi, sono davvero  anche parte di altri schemi, di altre considerazioni, di altre esperienze?
Possiamo quindi attingere a quest'esperienza archetipica?
 E' quello che  accade nei piani interrelati di Rupert Sheldrake: un vissuto operativo si estende al di là del nostro stesso proposito e crea, produce infinite realtà.

Il senso olistico di unità delle parti

Se questi concetti sembrano ostici, basti pensare che già soltanto mantenere uno stretto contatto con il nostro stato emotivo, ci consente di comprendere quali schemi alterino la nostra disposizione a creare in senso positivo.
Ma la consapevolezza non è fatta solo di pensieri, fa parte di un sistema più grande nel quale siamo immersi, per questo è difficile controllare tutte le varianti senza essere presi dall'angoscia e dal panico.
Questo è il senso olistico dell'unità delle parti.

Le facili teorie provocano confusione e disagio

Le leggi comunemente note della Positività ad oltranza e della Linea della Realizzazione, sono pericolosi boomerang che possono creare nell'individuo stati di confusione e disagio e occorre guardarsi dalla facile teoria, scegliendo di praticare solo quando ci si senta pronti e decisi.
D'altra parte, se consideriamo la qualità dell'impulso elettrico  del nostro cervello, in base al quale possiamo entrare in contatto con momenti più elevati della coscienza collettiva, proprio al fine di creare la Realtà , ci rendiamo conto che  sono proprio le onde alfa, beta, theta e delta (range registrati da appositi strumenti  a cui  corrispondono le emissioni cerebrali), che rendono possibile la qualità dell'esperienza.

Una centrale di costruzione della realtà

Così lo stato che sperimentiamo nella vita quotidiana è quello Beta e la sua caratteristica è la velocità.
Quando meditiamo, invece, "ci trasferiamo" nello stato Alfa, dove il nostro sentire diviene più elastico e meno stressato: siamo disponibili, visualizziamo più facilmente.
Quando lo stato meditativo è più profondo o nella preghiera intensa, arriviamo al piano Theta, che ha una connotazione di sacralità. Quanto allo stato delta, sappiamo poco: pare sia quello del sonno profondo, ma molti  studiosi sostengono che sperimentiamo stati delta anche durante la veglia: per esempio nei "sogni a occhi aperti", nel presentire gli eventi e nelle premonizioni...ossia nella  realtà superconscia.
Ne deriva quindi che lo stato emotivo di spettatore  predispone alla creazione di un vissuto emozionale, che a sua volta  definisce le caratteristiche della realtà in cui vogliamo vivere.

L'importanza della ricerca consapevole 

E' in questo modo e con questo sguardo più profondo nella "tana del bianconiglio", che dobbiamo intendere la libertà di scelta che viene data a quell'uomo che si ponga sulla strada del Bene, su quella del Male o su quella più ardita della Conoscenza.
L'alternativa è vivere agitati da continue tempeste, alloggiando prima in un porto, poi in un altro, fino ad attendere quel vento che ci spazzerà via definitivamente.

Opportunità di evoluzione

 La prima strada,  invece, è idonea, ma non sempre facile da seguirsi: ci si  potrà ispirare alla vita dei Santi, con caparbia ostinazione seguire l'esempio dei Grandi che ci hanno preceduto: un poco alla volta, se saremo sinceri nel seguire il percorso, la santità stessa entrerà in noi.
Altrimenti, se si segue  la strada del "male"(che non vuol dire necessariamente divenire cinici assassini), si finisce per giudicare  semplicisticamente, in un rapporto di causa effetto,  la realtà che ci circonda, attingendo ad essa come ad un serbatoio atto a favorire la propria sopravvivenza (è un atteggiamento oggi molto diffuso e presieduto dalla volontà di separare il proprio bene materiale da quello degli altri).
D'altra parte, scegliere la strada della Conoscenza, ci espone spesso alla persecuzione ed all'esecrazione, specie se non si fa mistero della propria inclinazione: vedere a chiare lettere la vita e rispondere con affetto al nemico, provoca reazioni controverse e distoniche negli altri. Le persecuzioni dei profeti e dei grandi filosofi come Giordano Bruno e Galileo, come lo stesso martirio di Gesù, ne sono un esempio.
Ecco perché le Grandi Anime e la stessa Bibbia consigliano di seguire la strada del Bene, delle opere buone e del proprio impegno personale per aiutare i deboli e i diseredati: anche se operare al bene esige un costante livello di attenzione, ci consente di raggiungere la realizzazione personale in un tempo relativamente breve.
Non sarà difficile muoversi poi verso la strada della Conoscenza, operando sempre cambiamenti graduali e non dimenticando mai che lo scopo non deve essere un rapporto di esigenza, di ambizione personale, ma di scambievole aiuto tra noi e gli altri fratelli in cammino.

Consapevolezza quantica

Più che mai  in  questo momento storico, siamo  vicini alla consapevolezza quantica: sappiamo che nessuna particella subatomica possiede alcuna singolarità, finché non la si misuri e quando questo avviene prendiamo coscienza anche del fatto che possa essere anche  un'onda (oltre che una particella) e che  possiede tutte le caratteristiche già definite all'atto dell'osservazione: ecco allora che  il piano di interconnessione si attua già a livello logico (prima che ontologico); da questa piccola digressione discorsiva potrete già  comprendere come sia possibile che la realtà possa presentare diverse polarità, a seconda di quale sia il piano dell'osservatore.
Da questa constatazione deriva l'idea che la coscienza sia in grado di cambiare il piano materiale, proprio perché può allinearsi ad esso prima che l'esperienza stessa si compia.

Distrazione

Per tornare a noi, l'errore spicciolo e  più diffuso nella vita quotidiana degli "iniziati" alla consapevolezza quantica, è volersi portare continuamente a diversi livelli di apprendimento, salendo e discendendo la scala del proprio assetto interiore, eccoci allora  tornati alla premessa: la necessità di mantenere la mente educata a sostenere il pensiero prescelto, con i mezzi della meditazione e della concentrazione favoriremo questo stato interiore e con l'affinarsi della volontà sceglieremo il nostro percorso, in fede e chiarezza.
Pace e Luce

venerdì 23 maggio 2014

L'amore in 3D

L'amore su internet: una richiesta d'aiuto

Cara Mirina, 
delle mie amiche mi hanno detto che tu aiuti la gente e adesso mi sei rimasta solo tu per parlare ..nessuno mi vuole ascoltare e se non parlo impazzisco!
 Ti scrivo per raccontarti  che ho avuto l'ennesima delusione: l'ho conosciuto su Internet (lo so che qui tutti dicono: "beh che ti aspettavi??") e lui sembrava l'uomo dei miei sogni, quello che avrei amato da qui alla fine dei miei giorni: occhi negli occhi abbiamo subito trovato un punto d'incontro, verbale e poi sensuale e ci siamo amati sull'onda di una passione spontanea e chiarissima per 10 lunghi giorni. 

Folgorati dalla passione

Lui insisteva che ci vedessimo..io avevo paura, ma quando l'abbiamo fatto è stato magnifico. 
Lui era bellissimo e sembrava non fare caso al fatto che io fossi un po più grassa di quanto  gli avevo detto..non sono obesa..ma un po robusta sì...quel tanto che gli uomini trovano sexy...insomma lui aveva detto che gli piacevano le donne magre e mi sentivo un po a disagio e siamo andati avanti un po a vederci al week end(lui abita a 400 km da me). Una volta veniva lui, una volta andavo io..non facevamo progetti, ma mi aveva invitato per l'estate alla sua casa al mare e quindi le cose sembravano andare benone.

Delusione straziante

Poi un giorno sul diario fb di un suo amico trovo una sua frase terribile sulle donne te la posto qui e decidi tu se pubblicarla ...........................................................................................................................
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E ho capito che il mio essere rotonda faceva la differenza e non era importante che fossi buona, brava o bella..era solo quel fatto a impressionarlo...
Mirina..quel che sia successo poi  non lo so..
io gli ho scritto una lettera di fuoco...
e all'improvviso non ho più avuto sue notizie, il  suo cel era spento e mi sono resa conto che sapevo pochissimo di lui, ho chiamato un amico comune (me lo ha presentato lui) e dice che Alessandro ha una crisi di coscienza e che lo devo lasciar stare per ora.. ma io non capisco..quale crisi, che sta succedendo??
Sto perdendo la voglia di vivere: aiuto Mirina!!!!!!
Isa 66

Aspetti controversi di una relazione virtuale

Cara amica che ti firmi Isa 66,
 farò del mio meglio per starti vicina in questo momento difficile, anche se non sempre siamo in grado di capire cosa accade in una persona, percepiamo solo qualcosa e quindi  ti consiglio di riscrivermi in privato o di prenotare un incontro con me per capire cosa potresti fare in questo momento.
Poi  suppongo tu non sia una lettrice abituale del blog degli Angeli, altrimenti avresti letto l'intervento a proposito dell' "Amore ai tempi di internet" e quale sia l'aspetto controverso e destabilizzante di alcuni rapporti instauratisi a livello virtuale.

Prima regola: razionalizzare per non affogare

Quindi, la prima cosa, manteniamo la connessione con la realtà, che vuol dire  non lasciarsi trascinare in alchemiche peregrinazioni mentali: sii presente a te stessa, senza mentire sulle ragioni del tuo star male.
Eri profondamente coinvolta: per rispetto degli altri lettori ho dovuto tagliare alcune descrizioni un po esplicite del tuo rapporto con Alessandro, ma questo dimostra quanto tu avessi lasciato spazio non a lui, ma al tuo bisogno di credere in qualcuno.
Non ti dirò quel che è chiaro e cioè che non avevi  ancora avuto modo di conoscere davvero  questo ragazzo e che era stato facile  idealizzarlo.

Scoprire che non hai cognizione della tua bellezza

Ma senz'altro una parte profonda della sua anima ti è stata nota in questo breve periodo, l'hai indovinata a dispetto degli eventi: forse è una parte segreta che neanche lui vuole esporre...
E' stato facile farlo, perché è evidente quanto poco tu creda in te, quanto tu tenda a illuminare solo lui con i  riflettori del tuo interesse.
Mi parli sempre  di lui, ma non hai alcuna cognizione di quanto tu sia bella e piacevole come persona, quanta intensità e  quanta profondità alberghi in te, prima ancora dell'incontro con il tuo amato.

Prepararsi al nuovo capitolo

La vita, cara amica, va affrontata nel bene e nel male, ma non devi pensare che ora sia tutto finito.
Io credo invece che questo spazio di riflessione ti serva per capire se ami lui o un prototipo di uomo che evidentemente lui non è.
Dobbiamo capire cosa abbiamo di fronte per poter porre rimedio ad una situazione, senza lasciarci sconvolgere dal dolore.
Un passo alla volta ne uscirai e vedrai che risentirai anche Alessandro, ma spero che per quel momento avrai compreso quanto sia importante scendere in te stessa prima di affrontare un rapporto sentimentale.

L'amore di questo primo decennio di secolo è davvero in "3D": dimensioni però sempre disconnesse dalla realtà, vissute in modo da separare  l'esperienza genuina dell'abbraccio reale, della partecipazione sincera, del sentire il profumo e l'emozione di una voce non filtrata da diavolerie tecnologiche..: il contatto virtuale può preludere ad una conoscenza dell'anima, ma non la può mediare. Solo così, solo vivendo la tua storia al di fuori dello schermo, potrai  recuperare lo spazio interiore e decidere con coraggio di condividerlo.
Sì:  può essere possibile.
La storia vera la farai tu, se vorrai crederci!

Per questo è bello riunirci, per questo facciamo progetti di gioia nella preghiera: per rendere possibile poi l'esperienza giornaliera che ne scaturisce, quella genuina e quotidiana.
 Così preghiamo stasera alle 22 per gli amori impossibili e per chi sia alla ricerca dell'anima gemella, della  felicità in amore, condividiamo questo momento di consolazione, senza mai vergognarci di questo anelito: preghiamo sopratutto perché ognuno di noi ottenga chiarezza su quello che  permette veramente di vivere appieno la vita, da soli o in coppia  e cioè....

Amore, Pace e Luce


venerdì 9 maggio 2014

Quando Gesù incontra un rockman

 Ogni volta che incontriamo Gesù negli altri, una parte di noi si illumina, ma a volte è Gesù a predisporre quest'incontro, quando noi non ce lo saremmo mai aspettato.


Questa è la storia di un carismatico rock man, il cui volto è ricordato come quello di Gesù  e di una ragazzina che cercava di capire il senso della vita e "ascoltava Mozart e i Beatles"....

Nella vita tutto ha un senso e anche quando non capiamo quel che sta accadendo, dovremmo avere la serenità di viverlo, senza chiederci perché quella cosa sia così importante per noi.

Devo ringraziare il blog degli Angeli e la sua organizzazione che ci ha portati ad assistere alla rappresentazione ormai famosissima "Jesus Christ Superstar", in questi giorni sugli spalti del Sistina a Roma.
Eccoci allora riuniti con una "delegazione" del blog degli Angeli, con la quale abbiamo assistito allo spettacolo più commovente della storia del cinema, ma anche ad un'opera teatrale senza tempo, arricchita da un'organizzazione eccellente, da un cast eccezionale e da scenografie di grande effetto.

Gli angeli della nuova copertina del cd di Jesus Christ Superstar
Aspettando Jesus

L'attesa all'uscita degli artisti è stata motivo di qualche controversia, ma ha prevalso la linea di  improvvisare un incontro con Ted Neeley, il protagonista tanto amato, ancora una volta interprete degli anni terreni di Gesù.
Alcuni di noi avevano in mano un vetusto vinile, ingiallito dal tempo: "L'ho comperato a nove anni", confessava  Gisella, un'amica blogger, un po' nervosa di trovarsi a parlare proprio con quell'attore che per lei aveva rappresentato il volto di Gesù.

Uomo tra gli uomini

Ma lasciamo un attimo i nostri amici del blog in attesa di Ted Neeley e torniamo a tanti anni fa, quando  una ragazzina che studiava dalle suore capitò di  recarsi a vedere un grande film musicale.
Il periodo è quello dei "figli dei fiori", l'immagine di Gesù aveva assunto connotati così desueti rispetto alla pesante iconografia medievale e talmente semplici ed essenziali da raggiungere il cuore di ognuno.
Quella bambina è oramai una donna e non ha mai dimenticato l'emozione di quel film, il viso del suo protagonista, il messaggio di pace e la speranza per un mondo migliore che esso portava.

Il film necessitava di un interprete coraggioso, di talento artistico indiscutibile, con una grande capacità espressiva e di contatto col pubblico.
Nonostante le critiche a cui il cult fu sottoposto, ricordo senza tema di sbagliare l'entusiasmo di molti cattolici, ma pure episodi divertenti (come quello che improvvisò Suor Anna Maria, una cara insegnante del doposcuola che, in tempi non sospetti, appoggiata ad uno sgabello, suonò la chitarra intonando un brano del mitico musical....).
Anni controversi..ma nessuna interpretazione successiva, nessun capolavoro sublime sulla vita di Gesù, aveva raggiunto il cuore di tanti come quell'opera, che si riprometteva solo di raccontare gli ultimi 7 giorni della vita del Maestro: un capolavoro senza tempo, perché Gesù camminava davvero tra noi, Uomo tra gli uomini.
Nel corso degli anni, le canzoni del musical erano divenute dei classici e il film fu annoverato tra quelli più belli da vedere a Natale e a Pasqua, assieme all'indimenticabile capolavoro di Frank Capra "La vita è una cosa meravigliosa"...

 Il disegno di Dio

D'altra parte, invece, il lavoro di Ted continuava come musicista  e cantante di grande talento e attore versatile, nonché marito felice da 40 anni (infatti incontrò la moglie sul set di Jesus Christ) e ora  padre orgoglioso di due figli.
La fama del suo esordio lo portò però ad interpretare tante volte Gesù nei teatri di tutto il mondo, dimostrando sempre una disponibilità interiore che rendeva viva la sua interpretazione e la diversificava ogni volta.
Quale  segreto  lo rendeva possibile?
Un Santo indiano del secolo scorso ebbe a dire che, se ci fossimo comportati a guisa di un angelo, avremmo acquisito noi stessi la luminosità propria di questi Spiriti senza tempo.
Quando ho incontrato Ted Neeley ho capito quanto queste parole fossero vere. 


Una semplicità disarmante

Ma Ted Neeley non è Gesù, anche se  ha continuato ad interpretare la Sua canzone per 40 anni e viene da chiedersi quando il suo cuore si sia arreso a quella sacralità.
Ma questo poco importa: quel che senti  parlando con lui, va al di là dell'attore e del personaggio, mentre ti conquista con la sua semplicità disarmante
la dolcezza di ogni  gesto e la chiara luce dei suoi occhi teneri. L'attore e il rock man non c'erano più e rimaneva solo Gesù. 
O era il contrario? 

E' stato proprio Ted a chiarire le mie perplessità, durante il tempo che ha voluto dedicarci dopo lo spettacolo: "Io non sono nulla di più che un attore che ha interpretato Gesù nel suo cammino terreno, ma quello che è accaduto dopo è al di sopra di noi" e nel farlo ha stretto forte le mie mani nelle sue; a tratti veemente, a tratti più serio, nella sua espressione c'era solo comprensione e amore per tutti coloro che si rivolgevano a lui e con un'energia inesauribile accoglieva con disponibilità chi voleva parlargli.
 Vi garantisco che conoscere Ted è stata un'esperienza magnifica e posso solo aggiungere: 

"Ascoltatelo cantare e permettete al vostro cuore di aprirsi, ".

Pace e Luce

domenica 4 maggio 2014

La forza della preghiera

Chi ama di più prega meglio

Samuel Coleridge, il noto scrittore inglese, rispettava l'amore e credeva nel potere della preghiera, per questo era convinto che "chi ama di più prega meglio".
La sua certezza derivava dall'osservazione e dall'esperienza personale che lo spingeva sempre ad ampliare il significato di un termine: se saprete davvero pregare e lo farete con amore, potrete ottenere anche più di quello che desiderate.
Allo stesso modo, chi ama e non è riamato, gode dello stesso indiscutibile vantaggio, anche se, all'apparenza umana, è sfortunato.

La voce del cuore

Nella preghiera è contenuto un singolarissimo suono segreto, che si allinea al moto universale: quando gli Angeli ascoltano quel suono corrono in nostro aiuto: non bisogna essere né colti, né forbiti per pregare un Angelo, perché è il nostro cuore che parla.
Ci sono persone semplici e spontanee le cui parole di cuore vengono ascoltate più di quelle di dotti e sapienti.

La preghiera non è solo una richiesta

Ecco perché vi dico di pregare con l'innocenza di un bambino, di sorridere e di sognare senza mai stancarvi di farlo!
Nel dizionario, alla voce preghiera, vediamo indicata la definizione "richiesta", il che implicherebbe che se non si ha nulla da chiedere non si dovrebbe pregare! Ecco spiegato perché la maggior parte delle preghiere non van più in alto del soffitto.
Bisogna pregare tacitando il nostro cuore, scacciando la malvagità, l'opportunismo, il rancore, albergando tanta considerazione verso gli altri e verso noi stessi.
Una delle difficoltà  maggiori che incontro con i miei assistiti è infatti la mancanza di considerazione per loro stessi: la preghiera è un affidarsi, non un rinunciare, noi diveniamo magnifiche creature e su di noi si estende la bontà universale.

L'immagine in divenire

Se preghiamo per far tornare l'amore o per incontrarlo dobbiamo avere chiaro che non possiamo mantenere  l'immagine di ciò che siamo, ma di quello che vogliamo diventare: se, ad esempio, nel mio cuore c'e' Luigi, Antonio o Sabrina, dovrò immaginare di trascorrere una bellissima sera in loro compagnia: la visione ha lo scopo di catalizzare l'emozione umana, stimolando un eccitamento costruttivo; detto in altre parole, la preghiera ha lo scopo innanzitutto di calmare le turbolenze dei conflitti mentali.
Eppure ho ascoltato detrattori cinici e irrispettosi contestare la preghiera : "Cosa me ne può venire da un formulario ripetitivo e vuoto?" sostenevano..
Chi parla così non ha capito niente della preghiera, che non è ripetizione vana , ma un vero e proprio atto di comunicazione con Dio.
Ora, se raggiungiamo la Pace completa della mente, affidandoci alla Provvidenza Infinita, riusciamo a mediare uno stato parallelo a quello in cui i miracoli si compiono.

La dinamica del miracolo

Ed ora vi porterò allo stadio successivo della preghiera.Fate bene attenzione...
Perchè una serie di eventi programmati dal destino cambino il loro potenziale realizzativo, dobbiamo essere in grado di sviscerare la nostra essenziale positività, non per ciacolare in modo giulivo e incosciente, ma per dirigere saggiamente la nostra intenzione: fatto questo, l'individuo è pronto ad annullarsi, ad arrendersi, perché ha compiuto il passo più importante verso la realizzazione.
Il processo in cui si compie la realizzazione del desiderio d'amore può avere diverse manifestazioni: spesso però è preceduto da un fatto eclatante, in senso positivo o negativo, leggete a questo proposito questa testimonianza:
"Quando Mauro mi telefonò non credevo alle mie orecchie: avevo saputo solo due giorni prima che si era fidanzato ufficialmente con un'altra ragazza!!"
Ecco che la notizia dell'avvenuto fidanzamento avrebbe potuto gettare la ragazza nell'angoscia più totale, invece sentiamo come aveva reagito:
"Quando avevo saputo del fidanzamento mi ero sentita colpita come da un freccia nel petto, non riuscivo a respirare, avrei voluto piangere ma non mi riusciva di farlo. Poi ho ricordato le parole che avevo letto sulla tua dispensa, Mirina, ed avevo capito che stavo sbagliando tutto, che dovevo reagire in un altro modo.
Così con fatica e solo per amor tuo, decisi di fare quello che consigliavi.
Non era facile e nel cuore ogni tanto cedevo, ma non piansi e non mi lasciai andare: fui abbastanza indifferente. Poche ore dopo ero quasi normale, il giorno dopo mi accorsi di essere distaccata da quella notizia, ma dopo due giorni quel che accadde mi lasciò di stucco! "

E ora, amici miei, sorelle e fratelli diletti, vi esorto a mantenere l'abitudine alla felicità e ad usare la fede per le vostre conquiste: il fattore "fede" è il veicolo più efficiente e vi trasporterà sempre dove vorrete.
Abbiate fede!
Pace e Luce

sabato 3 maggio 2014

Digiuno e preghiera

In tempi non sospetti, in cui nessun medico si sognava di prescrivere un digiuno terapeutico e  nessun luminare ne scriveva elogiandone i vantaggi, quando ancora se ne parlava come di una pratica arcaica e dannosa, mi affidai all'astensione volontaria dal cibo, per la prima volta.


Solo così potevo alleviare le pene che mi affliggevano e che avrebbero reso necessario, allora, un urgente intervento chirurgico, ma la mia responsabilità per il rifugio e le bestiole che vi erano ospitate e che non potevano essere di nuovo abbandonate, mi fece mettere a frutto anni ed  anni di studi di naturopatia e alimentazione.
Presi su di me la responsabilità della mia vita e di eventuali, paventati danni al mio organismo, spinta dalla risolutezza a guarire ed offrire ancora la mia opera al Signore.

 Così scoprii che potevo divenire più forte e più sana e che la mia mente acquisiva chiarezza e consapevolezza...la preghiera diveniva più intensa, come pure la mia forza fisica, mentre i  dolori sparivano.
Smisi di avere paura e mi affidai a Dio...
Ancora oggi pratico spesso il digiuno, un paio di volte all'anno e durante il mese, contemporaneamente mi dedico con solerzia al lavoro fisico e mentale e alla preghiera.
Così, lontana dal mondo, trattengo la parola e mi nutro di Dio...
Pace e Luce

*Per chi desideri saperne di più della mia esperienza pratica di digiuno può raggiungermi cliccando sul link che segue:
BLOG CIBOLIBERO

venerdì 2 maggio 2014

Il dono più prezioso

Oltre i limiti del corpo


Quale differenza esiste tra noi e Dio? Dovremmo ricordare sempre che siamo indistintamente  suoi figli, a tutti i livelli: colui che opera male ed il pio, lo stolto ed il profeta, l'animale e l'uomo...tutti accomunati da una sola vera realtà: l'anima individuale, parte dell'anima universale. 
Attorno agli esseri viventi si estende il creato, manifestazione della Volontà Suprema che tutto comprende, rendendo possibile l'esperienza a ogni creatura vivente, ad ogni filo d'erba...ogni esperienza è frutto dell'interazione delle forze che chiamiamo del bene e quelle del male, che altro non sono che il susseguirsi degli opposti instabili di questa esperienza senziente.


Sei partito da un porto sicuro o da uno scoglio malfermo?

Con la fede ci ergeremo sopra ogni oscurità
Al di là di essa si estende l'oceano delle possibilità che può essere attraversato a bordo di una solida imbarcazione, partendo da un porto sicuro (quello di una famiglia sana e felice, con una buona educazione e un buon tenore di vita) o da uno scoglio malfermo (un luogo triste e povero, orfano tra gli orfani e rejetto), ma tutti indistintamente possono raggiungere la destinazione magnifica, quella del superamento delle ovvietà della natura materiale, mentre la morte, come suggeriscono i miei Angeli : 
"è solo un ondeggiare rapido di ali d'uccelli in volo". 
Non deve spaventarci, ne intimorirci, mentre dobbiamo avere timore di sprecare la nostra esistenza in vane occupazioni.

Saper offrire a Dio ogni emozione 

Tutto ciò che viene fatto per amore del prossimo e di Dio, diviene sacro e qualunque occupazione apparirà come preghiera ed ispirazione per una vita piena e gioiosa.
Non dimenticate di offrire a Dio anche la vostra sofferenza ed il vostro errore: consci non solo del perdono, ma dell'aiuto a migliorarci sempre, ogni minuto.
Quando diverremo stabili nella coscienza di Dio, la continua oscillazione materiale verso gli opposti poli non ci toccherà più e potremo creare a nostro piacimento una realtà solida e soddisfacente.
Altrimenti albergheremo costantemente nella rinuncia, nella instabilità, nel vano rincorrere delle mete impossibili: poniamoci di fronte ad obiettivi concreti, stabiliamo le nostre mete con un ordine di traguardo regolare, perseguendo con impegno il nostro fine, animati da amore e serenità, indifferenti alle diverse luci che incontriamo: distendiamo le nostre vele e il vento ci sospingerà.

Controllare gli istinti ciechi e il demone dell'impazienza

Nel far questo ognuno di noi dovrà apprendere ad essere parco e moderare l'istinto dissennato di rincorsa ad ogni piacere: ordinare la propria vita secondo un'educazione all'armonia, significa rispettare ogni forma vivente e noi stessi, anche nel corpo che ci è stato dato, non soggiacendo ad istinti di autodistruzione sconsiderata.
Lo è il bere e il mangiare senza criterio, l'abusare delle nostre forze introducendo veleni, come pure non controllare lo stato dei nostri pensieri soggiacendo ad ogni impulso e ad ogni spinta demolitrice.
Altro dicasi dell'impazienza che affligge gli individui migliori che si aspettano di ricevere immediata gratificazione dopo una sessione di preghiera, che vogliono vedere subito soddisfatte le loro ambizioni senza dover attendere.
Sappiate, a questo proposito, che le vostre ambizioni saranno soddisfatte solo quando non attireranno il vostro interesse angosciato.

Confidare negli Angeli significa smettere di preoccuparci

Siate quindi animati e sorridenti, coltivando il disinteresse e l'abitudine a chiedere aiuto agli Angeli, confidando in Loro, senza preoccuparvi più.
Lavoriamo alacremente e nella gioia, costruiamo i nostri castelli d'aria (perché di questo sono fatte le cose materiali che crediamo di possedere...), ma non dimentichiamo di aiutare i nostri fratelli, porgendo una mano ed un conforto a tutti coloro che lo necessitino, un sorriso e una speranza. 
A differenza della materialità, l'origine di ogni beatitudine proviene dall'amore disinteressato.

Educazione materiale e spirituale

La differenza fondamentale tra noi e Dio Onnisciente e Onnipresente è che noi siamo fatti di anima e corpo, mentre il Signore Supremo è puro Spirito: la Bibbia afferma: "Polvere sei e polvere tornerai". 
E' quando ci sembra di doverci arrendere, che appare il Sole Divino
Ma noi non siamo polvere, lo è il corpo,ma non  il nostro spirito: perciò noi siamo destinati a tornare alla Sorgente di ogni Luce: far parte di Essa è la nostra vera natura fondamentale.

Questa è la vera educazione materiale e spirituale: andare alla ricerca della Causa tra tutte le Cause, stabilirci nella coscienza di Dio ed acquisire il coraggio sfavillante e l'onestà che ci difende da ogni male.

Per questo pregheremo stasera alle 22 :  perché si possa oltrepassare l'angusto pertugio delle ovvie consuetudini, per risvegliarci nella Vera Coscienza, nel reale dominio della materia, che non è dissoluta sperequazione, ma intelligente e saggia cooperazione.
Pace e Luce



La chiave spirituale della crescita interiore

La paura si dissolve alla Luce della consapevolezza

Le discussioni sulla via da intraprendere per approfondire il nostro desiderio di miglioramento personale sono diffuse ai nostri giorni e toccano disparati argomenti e culture differenti, rifugiandosi nell'ampia dimensione delle religioni orientali, che hanno contribuito a restituire un ruolo di centralità al meditante.
La centratura del cuore corrisponde alla capacità di allineare
 il nostro desiderio al desiderio universale
Ma come soleva ripetere uno dei miei maestri (sacerdote di grande acume, rimasto noto per il suo tentativo di mediare un piano dialettico di coesistenza tra le religioni):
" Per sorridere alla Paura, bisogna avere una coscienza risvegliata"

Al di là del bene e del male

Ecco perché il primo passo consiste unicamente nel porsi in modo sincero e diretto di fronte al nostro "Io".
E chiedersi : "A cosa tengo veramente?"
E poi: "Cos'è che voglio?"
Essere sinceri, nel bene e nel male, ci sarà di conforto.
Molti mi confessano di tenere al rapporto amoroso o a condurre una vita agiata e taluni  lo affermano come se si sentissero colpevoli, come se dovessero giustificarsi.
Niente di più sbagliato, rispondo sempre loro: tutto quello che dobbiamo fare è solo essere coerenti.
Nel cercare di raggiungere una certa prosperità sulla terra non c'e' nulla di sbagliato, nel momento giusto, se è così che deve essere, si manifesteranno delle forze che ci indirizzeranno verso la direzione opportuna.

Essere duttili e disposti a cambiare

Questo significa che seppure avrete perseguito virtù e conoscenza, forse un giorno dovrete imparare a guardare il lato materiale della vita e rimboccarvi le maniche, altri che hanno vissuto in modo irresponsabile potranno apparirvi più fortunati di voi, talaltri imboccheranno strade diverse dal loro credo abituale.
La verità è che la FORZA MOTRICE del mondo è aliena dalla stagnazione e qualsiasi posizione vetusta tende ad essere modificata.
Ecco perché dobbiamo apprendere la coerenza essenziale nel discernere tra la legge morale e quella opportunistica e risiedere saldamente nella Verità della prima.

Decidiamo da che parte stare

Questo significa applicarci e lavorare alacremente per noi e per gli altri, capire che da un proposito altruistico si diramano tendenze salutistiche e gloriose.
Ogni volta che scegliamo cosa fare o dove andare si integra una nuova speranza di stabilità nel cuore.
Abbiate quindi fede: decidete da quale parte stare, immedesimatevi nella vostra più alta Personalità e non lasciatevi distrarre dalle intemperie della vita, ne dalle sue lusinghe.
 E come ricordava Kipling: " Allora sarai un Uomo, figlio mio".
Pace e Luce