venerdì 29 marzo 2013

Preghiera del venerdì: il dolore trasforma il piombo in oro....

Cari fratelli e sorelle nella Luce,
in questo giorno nel quale commemoriamo la Sofferenza di Nostro Signore, vorrei proporre di riflettere sulla forza della fede.
Per farlo vi propongo una serie di argomenti su cui meditare prima della Preghiera delle 22.

La Fede libera dal dubbio
Il primo riguarda il nostro atteggiamento interiore.
E' saggio e consigliabile mantenere la propria chiarezza mentale, che affiancherà la nostra fiducia nel Signore, rifiutando di cedere ad un rozzo atteggiamento di superstizione e confidando solo nel nostro cuore e nella certezza di quello che sentiamo profondamente.
Vi dico questo perchè troppe volte ho accolto persone accecate da opportunità sfavillanti di questa nostra epoca di falsi miti, che ripongono la loro fiducia in proposte illusorie o inconsistenti.
Controllate allora personalmente ogni informazione, verificatela con la vostra esperienza, lasciate che mente e cuore agiscano all'unisono.
Non dovete rifiutare la fede, giammai, ma usate la vostra comprensione intellettuale per costruire una base utilissima di libertà dal dubbio.
La vera fede  nasce dall'allontanarsi da ogni dubbio.
Decidete ed evidenziate ciò in cui volete credere.

La Passione di Gesù come purificazione dai nostri errori
In secondo luogo vorrei che riflettesse sul Grande Dono che accogliamo in noi.
Accettate che questi giorni di Purificazione della Settimana di Passione possano trasformarvi velocemente.
In questo cammino potete forgiare, per sorreggervi, a guisa di bastone, alcuni elementi sensibili della vostra esperienza come quelli che vi propongo:

1)Scegliete un esempio di rigore e santità, leggete della sua storia e praticate intensamente il suo insegnamento

2)Chiedetevi come avvicinarvi al Potere dell'Illuminazione e praticate la meditazione e la preghiera giornalmente


3)Accettate tra le vostre amicizie solo persone elevate e d'esempio per voi stessi e la comunità, scegliete di accompagnarvi a loro per condividere il Perdono e l'Armonia nella vita.


4)Coltivate la fede invincibile, quella forma di fede che è al di là della paura e del dubbio, ricordatevi che praticare in un contesto difficile, è una prova che farà di voi veri Guerrieri della Luce.


Ecco allora che le porte del Paradiso e della Realizzazione di Nostro Signore risplenderanno di fronte a noi.

 Questa sera mediteremo e pregheremo  per ringraziare del Dolore di Purificazione che abbiamo ricevuto e ringrazieremo gli Angeli di aver perdonato la nostra colpa, il nostro dubbio, la nostra viltà, cancellando l'attitudine delle nostre menti avvolte dalla confusione.

Prepariamoci in questo modo alla preghiera  di stasera.
Saremo così pronti a ricevere il Dono della Resurrezione, perché all'indomani di Pasqua, noi si possa divenire simili a fanciulli ed  accettare con letizia i molti miracoli della via degli Angeli.
Pace e Luce

giovedì 28 marzo 2013

Una madre "matrigna"?

La Natura Matrigna

A volte si parla di natura matrigna, quando per qualche ragione i processi ad essa riconducibili sono privi di quell'armonioso equilibrio che garantisce una vita felice e pia.
La pensava così Leopardi, che fece discendere da quest'atteggiamento le pagine più profonde della sua  lirica.
Ma quanti di noi si è disposti a credere che esista una madre priva di quel ragionevole ed istintivo amore per i suoi piccoli, che imponga sacrifici crudeli e che soffochi la gioia di vivere?
Eppure, ancora oggi, ci sono persone che possono ricordare un'esistenza di terrore e di umiliazione nelle mura domestiche...

Il dolore di una figlia 

Ecco la testimonianza di Giovanna, uno stralcio della sua  dolorosissima lettera agli Angeli.
Giovanna ora lavora come volontaria negli ospedali indiani e si occupa sopratutto di bambini.E' una persona solare e sensibile
Ha 40 anni ed ha scelto di non avere figli, vediamo perché ascoltando le sue parole....

"......Commisi l'errore di credere che quella settimana fosse stata la prima della mia vita non vissuta nell'angoscia e mi illudevo di sottecchi che tutto fosse cambiato.
Avrò avuto appena 4 anni e "lei" era bellissima ed algida, il suo sguardo severo mi osservava per cogliere il minimo errore, la mia esitazione imbarazzata era aggredita ed umiliata e quindi aveva fatto di me una bimba timida ed  insicura in pubblico...
Ma quella settimana era insperatamente trascorsa senza liti, senza tormenti, senza bacchettate sulle cosce (di quelle con la paletta da cucina, prima in legno e poi quella di ferro che lasciavano lividi per settimane)e finalmente potevo sperare quasi in una vita normale.
Mi aveva anche accarezzato e guardata con approvazione quel giorno, per il mio essere stata giudiziosa, mi aveva promesso regali.
Ero abituata ai suoi rapidi cambiamenti d'umore , alla sua improvvisa voglia di stringermi forte, di baciarmi con violenza, pretendendo il suo dominio completo su di me...non mi faceva piacere, a volte il suo alito aveva un odore forte che rimaneva attaccato alla mia pelle...ma sopportavo, perchè dovevo far tesoro di quei momenti.
Più spesso era muta ed assente e si ricordava di me solo per rimproverarmi.
Non avevo mai pensato che fosse infelice, io da bimba, ero solo convinta di essere sbagliata e non piacerle affatto.
Così quel giorno assaporavo la fine della giornata, indugiando sull'insperato e fortuito periodo di pace, ma fu allora che accadde qualcosa che non dimenticherò mai.
Credo che qualcosa fosse andato storto, forse un piatto rotto o un cibo bruciato, e lei arrivo' come una furia nella  stanza dove stavo giocando e mi intimò di mettere subito tutto a posto e di andarla ad aiutare.
Io dissi solo "va bene" ma avevo preso a tremare, cercavo di calmarmi ma speravo che se fossi stata obbediente, forse avrei potuto evitare la catastrofe, così mi alzai lasciando le mie bambole intente a prendere il the.
Ma come varcai la soglia, lei stava tornando verso di me: mi sollevò per un braccio e mi accompagnò alla porta della stanza, poi la spalancò e mi trascinò dentro: mentre  mi reggeva saldamente per un braccio sollevandomi a tratti dal suolo, tirava su una alla volta con odio e malagrazia le mie bambole che erano intente al pacifico the e urlò in modo agghiacciante:
"Cosa sono queste?Cosa fanno quiiiiiiiii?????"cercai di balbettare qualcosa, che avrei messo a posto...ma sembrava non ascoltare, così mi  uscirono le lacrime e lei mi strattonò con più forza:
"Che fai piangi, uèèèèèèèè, piangi e vuoi telefonare alla zietta per farti consolare? Vuoi dire che tua madre è pazza????"

Intanto aveva preso una ad una le bambole e staccava loro le gambe con forza, staccava teste, staccava braccia che volavano nella stanza e poi calpestava di ognuna la testa facendo sprizzare fuori gli occhi sgranati azzurri e lividi...loro soffrivano ed io chiedevo pietà per il massacro, ma lei non ascoltava...uccideva,sì uccideva ridendo tutti gli esseri che io amavo e allora non capivo che forse avrebbe voluto cancellare me....poi prese un gran secchio della spazzatura e vi riunì i corpi maciullati delle mie protette, mentre io ero sconvolta dai singhiozzi e dal dolore intenso, forte come una lama di ghiaccio fuso al centro del cuore...quelle lacrime che non ho pianto del tutto e che oggi si sono cristallizzate sotto forma di tumori..
Infine mi nascosi a piangere sotto il letto e lei, non trovandomi più, si calmò.Io invece sperai di morire e chiesi a Gesù di portarmi via presto.

Per tanti anni mi sono sentita reietta ed infelice, nessuno conobbe mai davvero il mio dramma, io non ne parlai mai, ho portato avanti un'esistenza diversa e distaccata, ai margini della società, poi ho capito che di quel dolore dovevo far qualcosa: ma non potevo avere figli, avrei potuto essere "come lei";
 scelsi quindi la via dell'esilio e in quell'esilio trovai tanti sorrisi e faccini bisognosi d'amore, tante persone di gran cuore che mi hanno ricordato che Dio esiste...credo che gli Angeli mi abbiano aiutato a non divenire una psicopatica, credo che tutto ciò che ho vissuto mi abbia fortificata, senza guarire del tutto dalla mia ipersensibilità....."

Ecco, ho voluto pubblicare questa lettera di sofferenza perchè ogni mamma possa sentire questo dolore e confortare Giovanna e tutti i figli del mondo, che si sono sentiti non voluti e che sono cresciuti traditi dal grembo materno in cui sono nati:
sappiate di essere cari a noi come quando eravate bimbi.
Siamo vicini a tutti voi e pronti ad ascoltare e confortare.

E' un eufemismo dire che questi bimbi caddero dal nido?Come uccellini implumi non voluti?
Non discuteremo sulle responsabilità dei familiari e di una società sorda(quella dell'epoca di Giovanna), in cui i figli erano in balia completa di patrie potestà infelici,malate ed  austere...

A ben guardare, oggigiorno, si cade dal nido in molti modi...
Un abbraccio ,cara, cara Giovanna...

Pace e Luce

lunedì 25 marzo 2013

Il Mistero della Morte e della Rinascita

Cari amici del blog, fratelli e sorelle nella fede degli Angeli,
oggi vorrei il vostro appoggio e la vostra comprensione per dedicarci alla riflessione su di un argomento tabù, in un'epoca come la nostra, che dedica la maggior parte del suo interesse e studio ai fenomeni della vita.
Infatti vorrei rivolgere un pensiero alla Morte, intesa come passaggio e non come fine di un percorso.

La tanatologia è appunto la scienza che si occupa dello studio dei fenomeni inerenti alla morte(da "tanatos"che in greco significa "morte" e "logos" ovvero "discorso"),essa esamina un punto di vista scientifico, ma anche antropologico e culturale di un momento importantissimo per il nostro spirito.
Negli ultimi tempi si è parlato anche  di un ambito psicologico della tanatologia, che  si rintraccia in alcune prassi terapeutiche, come l'accompagnamento alla morte o l'elaborazione del lutto.
E per voi cosa rappresenta la Morte?
Una fine di qualcosa, un momento temuto?
O siete tra coloro che "ci penseranno al momento giusto"?
In effetti credere nella morte significa credere nella vita, visto che è senz'altro parte di essa e rappresenta un momento culmine e importante che fa da epilogo ad una vita elaborata e vissuta nell'amore e nel rispetto.
"Trattare questo argomento presuppone una volontà di calarci in profondità in noi stessi, senza timori o sciocche superstizioni"
mi disse il mio Padre confessore, un giorno di tanti anni fa.

Lui sosteneva che "chi affronta la morte da vivo, non morirà mai", e come lui  hanno sentenziato anche tanti  saggi del passato.

Io sono sicura che molte persone vorrebbero capire di cosa stiamo parlando, ma hanno troppe riserve personali per poterlo accettare liberamente.
Eppure un giorno, tra venti, trenta, cinquant'anni non ci saremo più.

Tutto ciò mi ricorda un film in cui il protagonista, giunto alla mezza età controllava quanto gli rimanesse da vivere guardando l'asta di un metro e trasponendovi la sua età.
Questo attore era un ateo e quindi il suo personaggio provava una specie di afflitta rassegnazione.
Ma è così veramente?
Cosa di noi potrà rimanere a corollario di questa vita vissuta?
Molti dicono che vivranno nei loro figli, altri nei loro scritti o nelle loro opere pittoriche o di scultura, nei loro lasciti...ma rispetto al nostro Se, chi di noi ha chiaro cosa potrà accadere?

Vi invito a riflettere su questo argomento nella Settimana Santa, perché possa far fiorire una nuova consapevolezza di vita e di valore dell'esistenza.

Il momento della morte, secondo alcune culture più antiche sembra poter essere anticipato dalla nostra riflessione, fino a concederci di prepararci al grande passo con umiltà e coscienza.
Questo significa comprendere la natura illusoria del nostro muoverci su questo piano di esistenza, mentre al di sopra di noi si erige una grande Verità, imperscrutabile e solenne.

Ebbene, cari fratelli, un tempo mi fu concesso di guardare oltre la soglia di questa nostra esistenza materiale e ciò che vidi non fu buio e dolore: per questo offro la mia esperienza,ora: per aiutare coloro che devono assistere malati o persone in procinto di andare nel mondo dei più.
Chi trovasse questo argomenti troppo forte o doloroso può interromperne la lettura e avrà tutta la mia comprensione.

Quando esaliamo l'ultimo respiro siamo ancora coscienti, sebbene la nostra capacità di intendere sia offuscata da fenomeni luminosi che si succedono nel nostro campo visivo.
Luci bianchissime e rosse che sfolgorano come quando fu possibile la nostra discesa sulla terra.
Alcuni raccontano di vedere parenti o persone sconosciute in attesa accanto a loro, di questi, che la medicina chiama fenomeni allucinatori, io non saprei dire, ma sono convinta che la macchina corporea è "brevettata"per comporsi in modo efficiente al trapasso.

Ciò che ci appare è la Realtà Primordiale, che si affaccia alla coscienza di chi non abbia mai meditato in vita, con chiarezza disarmante.
Chi invece abbia avuto tempo per prepararsi con la meditazione e la preghiera profonda, scoprirà in queste esperienze una certa familiarità.
Se si è abituati ad avere paura ed a vivere nell'angoscia, il momento della morte sarà terrorizzante.
Altrimenti, se ci ricorderemo di pregare con forza ed efficacia,all'ultimo momento, sarà più facile passare oltre.

Il corpo viene abbandonato dall'anima in tempi diversi, più o meno lunghi a seconda della disponibilità interiore a lasciarci andare.
L'aver coltivato pensieri e azioni gentili e amorevoli, aver esaminato i propri difetti con chiarezza e senza indulgenza, avrà già creato le basi per una nuova comprensione dell'esperienza ultima.

Attrarremo vicino a noi gli Angeli con cui ci siamo confidati nel corso della vita e gioiremo del passaggio dando loro la mano.
Un'intensa gioia può allora impadronirsi di noi: tutto appare leggero e soave, senza peso e quel ch'è più si provano le stesse sensazioni di quando si possedeva un corpo, addirittura amplificate, assieme alla capacità di spostarci con la velocità del pensiero in qualsiasi luogo di questo e degli altri mondi.
Si ha chiarezza dei propri errori di una vita e si gioisce delle azioni maturate nell'amore.
E' mia opinione che  in questo momento di gioia e beatitudine sentiremo di poter essere d'aiuto a tutti, indistintamente e per questo molti si reincarneranno come entità di sostegno.
Altri sono invece attratti da luci meno forti, opache quasi, che appartengono ai mondi ordinari e formano i semi della loro reincarnazione, ripetendo il passaggio della vita precendente.
Altri ancora si avviano ai mondi delle Terre Pure, ossia quei luoghi paradisiaci che vengono descritti così dettagliatamente dalla mitologia tibetana.
Aver coltivato pensieri equilibrati d'amore e amicizia ci conduce al varco con leggerezza e armonia.
La Luce da cui siamo stati originati e che si esprime nelle forme di vita, è l'Alito di Dio.
Ricongiungendoci a Lui, dimentichiamo la nostra essenza separata e prendiamo parte alla Gloria.
Chi invece sia ancora molto attaccato ai piani ordinari e non abbia accettato la morte, può reincarnarsi subito o provare molta sofferenza per la separazione dal corpo.
Questa sofferenza è quella che molti chiamano l'inferno, in cui è insita l'idea del dolore e della separazione da Dio e dal corpo
 terreno.
Dunque non è Dio a condannarci, ma siamo noi stessi, con le nostre azioni e i nostri pensieri coatti.
Gli Angeli di Dio sono solo luce e sono pronti a custodirci momento per momento, affiancandoci e sollevandoci dal dolore.
E' sufficiente una sola stilla di consapevolezza, che avremo appresa durante un percorso di vita umile e dedito al Bene.

La preghiera e la meditazione di questa settimana riguarda la nostra capacità di ascoltare la nostra anima e la cura che dobbiamo averne, frequentando persone buone e coltivando atteggiamenti sereni.
E ora che  siamo giunti al termine di questa riflessione
ringrazio coloro che mi hanno accompagnata in questo viaggio ai confini della morte e auguro loro 
una vita lunga e prospera.
Pace e Luce

venerdì 22 marzo 2013

Mirina in ritiro prega con voi alle 22!

Cari fratelli e sorelle del blog, 
spero che il vento della primavera stia portando tanto sole nelle vostre vite e che ogni dispiacere si sciolga come neve sotto i vostri occhi.
Preparandoci alla Pasqua abbiamo il dovere di ripulire il nostro cuore dai turbamenti, dai sentimenti pesanti e guardare al futuro con gioia e fiducia.
Chi mi conosce sa che sto seguendo un regime severissimo di digiuno e preghiera ed i miei sensi si sono acuiti...in questo momento sento che la vibrazione d'amore verso ognuno di voi è forte e vi percepisco vicini, uniti a me  nella Luce degli Angeli.

Oltre a ciò mi prendo cura dei piccoli sfortunati e mi addoloro di vedere come i pastori portano in giro gli agnellini e le loro mamme ignari della loro sorte.
Ma mi chiedo:
Come essere felici nella Pasqua, quando il sacrificio di Nostro Signore si compie ancora tramite il sangue dei nostri fratelli?

Abbiate la bontà di chiederlo a voi stessi e poi ponete il più possibile questa domanda ai vostri conoscenti.
Un mondo nuovo parte da un nuovo pensiero.

Intanto vi ricordo il gruppo di preghiera di Roma, che trascorrerà il week end ad operare negli ospedali a favore dei ricoverati.

Vi invito a iniziare un percorso di volontariato : porterà nella vostra vita tanta luce e l'opportunità di vivere in modo diverso e consapevole.

E dunque stasera pregherò per tutti coloro che si impegnano nel volontariato a tutti i livelli, tutti coloro che si prendono cura di altri fratelli, del mondo, degli animali...

Vi stringo forte,con  lacrime di gioia, sappiate che  ciascuno di voi mi è caro!

In Pace e Luce.

giovedì 21 marzo 2013

Una richiesta di un'assistita a tutto il blog

Mirina per favore,puoi pubblicare questo sul blog?Io non so come si fa.....


Cari fratelli e sorelle che come me seguite Mirina e insieme cerchiamo di imparare ad essere migliori e ad avere un futuro sereno,vi scrivo perche' avrei un desiderio che per realizzarlo,credo proprio di avere bisogno di tutto il vostro aiuto..
Vi vorrei chiedere se venerdi' ci unissimo per la consueta preghiera di Mirina e unissimo il nostro affetto per lei e dicessimo una bellissima preghiera per Mirina stessa e per i suoi dolcissimi compagni di viaggio..
Chi conosce Mirina,sa quanto amore dona ad ogni essere vivente e quanto  anche nei suoi problemi e nei suoi acciacchi,spesso seri,non si lamenta e continua a vegliare su di noi,con delicatezza,con rispetto per ognuno di noi senza mai giudicare,chi la conosce sa le ore in bianco notturne che passa vegliando su una piccola creatura dolorante...
chi la conosce anche solo in minima parte sa che Mirina va oltre l egoismo umano e che conoscere lei è avere tra le mani un diamante puro e prezioso..
Ecco aiutatemi a pregare per lei,perchè possa stare bene,perchè possa avere la forza di percorrere il cammino intrapreso davvero arduo,preghiamo per i suoi animali che hanno conosciuto l inferno ed ora vivono felici nella citta' degli Angeli,preghiamo perchè questo dolcissimo e prezioso  ANGELO CONTINUI A FARE PARTE DI OGNIUNO DI NOI .
Un bacio e una carezza speciale a Fatina volata in cielo....ciao tesoro....
una carezza  e un pensiero per tutti gli animali che ci hanno accompagnato e ci accompagnano nella nostra vita,perchè la loro presenza nella nostra vita è una forma di amore sconfinato,ci insegnano quanto danno senza chiedere,ci insegnano che gli occhi parlano piu' della bocca.

Grazie a chi vorrà unirsi a noi.

La crisi : opportunità per il Nuovo Mondo

Per scelta, in questo blog, trattiamo solo argomenti legati allo sviluppo personale e sociale, non indulgiamo in giudizi politici e ci limitiamo a plaudire quelle iniziative che aiutino le persone e le comunità.
Ma uno sguardo più ampio al panorama del mondo ci porta a riflettere sulle raccomandazioni degli Angeli di Luce:

"Siate semplici, siate puri, agite con giudizio e considerate tutti come fratelli, rispettate la terra e gli animali tutti"

Partiremo da questo spunto per rintracciare le cause del malessere profondo che affligge la nostra epoca e per farlo vi condurrò con me nei miei ricordi...
Ricordate i racconti delle nonne? Nonostante ci fossero fame e privazioni e chi più chi meno avesse patito per guerre o malattie non ancora curabili...i loro racconti erano pieni di speranza e di serenità.

Dio provvede sempre

Io osservavo gli occhi vivaci di mia nonna che mi guardava mentre  mi affrettavo per studiare, lavorare e "crearmi un futuro"...:
"Adesso siediti in grazia di Dio"mi diceva all'ora di pranzo "e mangia con calma"
e quando  protestavo che dovevo sbrigare una commissione, lei mi ingiungeva il silenzio ed il rispetto di quegli attimi, dicendo:
"Adesso fai tutto con calma e per benino, poi vedrai che Dio provvede!".
Oggi, non più giovane, mi chiedo dove mia nonna avesse attinto quella saggia, umile disposizione, così simile alle creature angeliche che ci sono care...
Infatti uno dei mali del mondo è proprio nel suo moto convulso che ci fagocita sino a toglierci le forze, assorbendo nei suoi meccanismi perversi la nostra voglia di vivere.

La crisi che ci affligge è una mostruosa piovra

Questo sistema vigente in cui siamo nati non è solo un sistema ingiusto e capace di destrutturare quanto di buono ha l'essere umano in se, ma è violento e aggressivo verso la terra e tutte le forme di vita.
La crisi che stiamo vivendo a livello mondiale è una piovra che affonda in vari aspetti, tutti riconducibili al distonico capovolgimento del nostro modo di vivere.
Crisi del clima, crisi dell'energia, crisi della finanza in realtà la crisi è costantemente presente in ognuno di noi, che riverbera ed interpreta il male del secolo con l'instabilità dei propri valori personali.

Non è mai troppo tardi per cambiare

Chi abbia mantenuto un legame con la propria interiorità e non abbia solo ripetuto a memoria le sue preghiere, ha potuto mantenere saldo il timone della propria vita, anziché lasciarsi travolgere dal fiume in piena.
Ma anche costoro, esposti ai tempi inclementi che viviamo, si agitano spesso insicuri e rassegnati ad una vita che non hanno scelto.
A tutti costoro dico:
"Non è mai troppo tardi per cambiare"

Non è possibile, non posso farcela!


Ora, partendo dalla raccomandazione della nonnina, osservate come il nostro sistema globale sia dinamico e si basi sulla "velocità"di fruizione dei suoi contenuti.


Aggredisce nella misura in cui non ci permette di rispettare i nostri tempi di individui vitali e razionali, travolge tutto con l'obiettivo di una resa produttiva del nostro lavoro, con cui acquistare molti più beni non sempre indispensabili e gettar via sempre di più.
Veloce, veloce, sempre più veloce.
E poi arriviamo ad un punto in cui diciamo "non è possibile, non posso farcela", se non ci ammaliamo prima...
Ed ecco che è proprio quel momento di massima crisi interiore che appare per la prima volta un escamotage a questo ritmo frenetico:
ascoltarci in profondità.

Semplicità, calma e sorriso, una visione aperta

Non succede durante le nostre quasi sempre "veloci" vacanze e neanche quando cerchiamo razionalmente la soluzione di qualcosa.
Appare come un insight, una visione aperta e globale di come dovrebbe essere la nostra vita.
Semplicità, calma, sorriso e generosa condivisione...con il rifiuto di trasformarci in macchine più di quanto non sia stato finora.

Noi stessi quindi siamo la crisi, espressione di un sistema che ci sta divorando, che se non sarà fermato, produrrà l'annientamento totale dell'umanità, tra 50 o cento anni...la direzione che prenderà questo mondo è già segnata...

Il grande cambiamento parte da noi

Ma io ho davvero fiducia in queste piccole crepe che si stanno manifestando, negli spiriti che inneggiano al cambiamento, quelli che ci fanno dire "no, noi faremo le cose in un altro modo!" e cercheremo una nuova logica di vita.
Ed ecco che queste comunità ecologiche, questi ritorni alla campagna, insegnare, fare lezioni e seminari, ma anche solo comunicare al nostro vicino di casa in modo più sereno e affettuoso, conducono verso il Grande Cambiamento e vedrete che nei prossimi anni questo atteggiamento si intensificherà.
Ecco perché affermo che non dobbiamo chiederci come sorreggere questo sistema, ma al contrario affrettarci per sostituirvene uno più idoneo alla vita dell'uomo....e costruirci sopra.
In Pace e Luce...

mercoledì 20 marzo 2013

L'albero della Felicità

Lo sapete che in alcuni paesi hanno iniziato a calcolare l'indice di felicità media della nazione?
Si chiama FIL o indice di felicità interna lorda
In effetti la produttività di un paese dipende molto dalla felicità dei suoi abitanti,che con il loro benessere favoriscono la crescita economica e sociale.
Ma da cosa dipende la nostra felicità?
Oscar Wilde, il famoso scrittore esponente del dandysmo(e quindi di una corrente che attribuiva molta importanza all'estetica), inaspettatamente sentenzia:

" la felicità non è avere quel che si desidera, ma desiderare quello che si ha"

Netta ed esplicita, la sua opinione, consente di capovolgere l'antitesi, anticipando la sintesi.
Quel che sostiene è che tutte le variabilità esterne dipendono da noi, solo da quella sinergia sottile prodotta dal nostro stato interiore: le nostre scelte quotidiane, i nostri atteggiamenti, ma in modo meno conscio ed evidente i nostri condizionamenti esterni ed acquisiti nella nostra storia famigliare e sociale.
Perciò, prima di "felicità", dovremmo parlare di libertà.
La libertà insita nell'infrangere schemi ammuffiti delle nostre aspettative che ci impediscono di rinnovarci e quindi di cambiare la nostra vita al variare delle circostanze.
Ma affrontare la vita come un'avventura a molti può far paura.
Si considera felice chi ha una bella famiglia, è in salute e può permettersi di comperare ciò che vuole.
Perché allora gli studi degli psicologici sono pieni di questi soggetti?
Un'aspetto della verità è che a spianare la strada alla felicità possiamo essere solo noi, con un'altra parola magica cui ispirare il nostro atteggiamento verso la vita: la consapevolezza.

Abbiamo così evidenziato altre due variabili connesse:
-La libertà di essere felici
-la consapevolezza del nostro potere di esserlo.

Secondo gli studi maggiormente accreditati a livello mondiale, si è felici se si ha serenità in famiglia,amore, salute e lavoro...ma questi standard sembrano rispecchiare lo studio pubblicitario delle majors per vendere i loro prodotti.

In realtà ciò che ci rende infelici sono dei meccanismi nascosti e subdoli che ci danneggiano in ogni momento della nostra vita, se non usiamo le nostre armi già menzionate: la libertà e la consapevolezza.

Ottenere queste due abilità non è semplice, ne scontato..
la maggior parte delle persone non hanno affatto coscienza di essere pedine di un meccanismo ad incastro, senza alcuna possibilità di sperimentare la ricchezza della propria verità interiore.

Ma possiamo impegnarci a scardinare questi subdoli agglomerati di ovvietà e grettezza, senza paura di comunicare agli altri la nostra più profonda natura, nel rispetto dell'altrui libertà.

E dunque quali sono i più agguerriti nemici della nostra serenità?
Tutti quelli che non contemplano che la felicità non è uno stato quiescente, ma che si costruisce di giorno in giorno con la nostra esperienza, partendo dal presupposto che il passato è morto e sepolto e che abbiamo il dovere di risvegliarci ogni giorno ad un giorno nuovo.

Ma addentriamoci negli errori più nocivi ed negli atteggiamenti più pericolosi e quindi:

1)Non diamo per scontato che ciò che fa felici gli altri, può far felici anche noi

2)Non diveniamo schiavi del cambiamento esteriore per mascherare un'insoddisfazione interiore, soffermiamoci invece a capire il perché del nostro stato mentale.

3)Non attacchiamoci in modo morboso a situazioni e persone, delegando loro la nostra felicità.

4)Non rimaniamo attaccati a tempi passati e persone che non sono più  nella nostra vita.

5)Non obblighiamoci ad essere perfetti e senza difetti, indossando una maschera di gesso.

Ecco, vi invito a meditare su almeno uno di questi atteggiamenti e se lo rintraccerete nella vostra vita,correte ai ripari!

Spero che questa piccola riflessione possa essere d'aiuto per ricordarci di onorare questo dono che è la nostra vita.
Pace e Luce

venerdì 15 marzo 2013

Preghiamo insieme per il Papa.




La preghiera del blog per il Papa

Caro Papa Francesco,

ti ho visto apparire al soglio pontificio con il Tuo sorriso tenero e rassicurante...parevi dire :”sì, sono il Papa, ma sono anche tuo amico”.
Un amico vero, quello che non ti lascia solo nel buio, ma che ti aiuta a mantenere la tua fede salda nel Signore.
Sei sceso vicino a me, Papa Francesco, vicino a tutti noi, semplice come la Creatura Santa di cui hai preso il nome, che già aveva conquistato il mio cuore di bimbo...lo schermo della televisione riluceva del tuo sorriso e riscaldava il nostro cuore.
Grazie Santo Padre!
Prego che tu sia accanto a noi per molto tempo, prego che il Signore ti assista nel tuo pontificato o Padre della Chiesa rinnovata e unificata dallo Spirito Divino.
Prego per molti di noi che già seguono il cammino della preghiera e che ora con il tuo faro di luce non si perderanno più nell'oscurità.
Prego perché ogni polvere sollevata attorno a te, sia spazzata via dalla forza del tuo Amore e della Divina Provvidenza: io sono con te, tutti noi qui al blog siamo con te, il Mondo della Cristianità è con te, raccolti attorno al tuo spirito caritatevole, commossi e vivificati dalla Tua Preghiera.
Sii sempre con noi, ogni momento della nostra vita.
Amen.

La Preghiera del venerdì per Papa Francesco

Carissimi,
la profonda gioia che ho provato al cospetto del nostro Papa è tale che non mi ha permesso di parlare per qualche giorno.
In questo silenzio leggete il mio profondo rasserenamento per questo già santissimo Messo del Signore in terra.
Gli Angeli hanno così ispirato un ragazzo come tanti che segue il nostro blog, ma sappiate che per parlare di Papa Francesco non avrei trovato parole migliori di quelle giunte da questo giovanissimo partecipante alla Preghiera del venerdì, un ragazzo figlio di quest'epoca confusa, che però da prova di una fede pura e luminosa;
nel presentarvi il suo scritto, vi ricordo che stasera saremo presenti alla preghiera delle 22 in ben 234 persone.
Pace e Luce

La lettera di Luciano per il nuovo Papa

"Cara Mirina,

vorrei che tu pubblicassi la mia lettera su Papa Francesco, vorrei comunicare a tutti la mia gioia e condividere con i fratelli e le sorelle del blog le mie emozioni.
Avevo ascoltato l'annuncio della fine del conclave alla radio, mentre tornavo a casa dal lavoro.
Ricordo che ho corso più veloce, affrettandomi a casa: presto sarebbe uscito ad affacciarsi il nuovo Papa e qualcosa mi diceva che si trattava dell'evento più importante del secolo... sarebbe stato presentato a tutti, ero elettrizzato, credimi Mirina:
 per la prima volta ho desiderato che quel vecchio scatolone inutile che chiamiamo tv, fosse ancora in grado di riprodurre immagini dopo anni ed anni di abbandono a favore del pc!!


Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!

Eminentissimum ac reverendissimum dominum, dominum Giorgio Mario, in Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio, qui sibit nomen imposuit Franciscum. 

"Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma, sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui..." 


Che profonda emozione:

Queste sono state le prime parole con cui papa Francesco si è presentato al mondo.
Un discorso semplice e profondo, umile e sincero.
Prima di benedire il popolo cristiano, ha chinato il capo ed ha chiesto ai fedeli di pregare che Dio lo benedicesse, quasi un'unzione simbolica come avveniva ai tempi di Davide.
Come ulteriore prova della sua vicinanza ai fedeli ha recitato insieme a loro un Pater-ave-gloria di ringraziamento per il Papa emerito Benedetto XVI (che resterà sempre nel mio cuore).
In questi due giorni i quotidiani ed i media, hanno fatto a gara ad incensare il pontefice con titoli come: il papa dei poveri ed è quello che ho sentito anche io: un Papa più vicino alla gente.
Infatti in questa lettera non voglio unirmi al coro di pecoroni che al primo accenno di difficoltà saranno pronti ad attaccare al collo come lupi famelici; voglio invece lasciare che dal cuore fluiscano le parole d'amore che il Santo Padre ha suscitato in me.
Ecco perché ti prego di pubblicare la Preghiera a Papa, che questa sera, prima del nostro incontro di Preghiera, invierò sul Blog..spero che tutti la possano leggere e ci unisca nella fede. 
A più tardi!"

  



martedì 12 marzo 2013

Appello agli amici del blog : un consiglio per Valeria

"Cara Mirina: io non ce la faccio più!!!!!"

Così iniziava ieri  la lettera di una mia assistita che incontrai ben 4 anni fa, alle prese con un amore infelice ed un'altrettanto infelice scelta lavorativa...
a distanza di pochi anni, l'uomo che aveva desiderato in passato era divenuto quasi suo marito e tutti ci aspettavamo un epilogo felice.

Invece lei seguitava così:

"Quando pregavo perché lui fosse sempre con me non sapevo che sarebbe stata una vita monotona e noiosa, non credevo che avremmo passato i nostri compleanni, natali e feste dai suoi, senza mai ricordarsi di me o di tanto altro che avevo per la testa: è un uomo che si accontenta di poco ed io invece voglio moltissimo dalla vita. 
Dopo due anni di convivenza con lui , ho incontrato l'amore vero e sono stata male da cani...volevo dirglielo mentre tu mi consigliavi di aspettare...ma cosa, Mirina?
Ora il mio nuovo amore vuole che io lasci tutto e che lo segua e io lo farei subito e non so quello che mi sta frenando...forse perché è un uomo instabile che ha cambiato già due mogli ed una compagna?Ma adesso è certo di amarmi, l'ha giurato sui suoi figli...
Adesso sono a casa della mia amica del cuore, ce l'ho fatta l'ho lasciato, ho lasciato l'uomo per cui mi sarei gettata nel fuoco solo pochi anni fa, anche se lui piange come un bambino..cosa devo fare ..sto malissimo Mirina, spero che pubblichi la lettera!Ti voglio bene, 
Valeria"

Cara amica del blog, mi hai travolta come un ciclone!
Ho dovuto tagliare un poco la tua lunghissima e sofferente letterina perché fosse conservata la tua privacy e quella del tuo ex compagno che non ha grandi colpe, se non quella di non riuscire a vedere la verità.
Molte persone si abituano alla routine della convivenza e dimenticano che l'oblio della dimenticanza apre insanabili voragini.
Ora sei salita sul tuo aereo verso mete affascinanti e lontane..però non sai cosa portare con te..la valigia o solo il tuo cuore?
Abbandonare la vita  a cui ci eravamo abituati, le nostre zavorre, è dura, ma abbandonare una persona che ti ama veramente, lo è ancora di più.
Io rivolgo quindi questo appello ai lettori del blog e chiedo loro un aiuto ed un parere per te, un consiglio diverso da quelle mie parole che già conosci: spero di cuore che ti possa aiutare...
Pregherò comunque per te, cara, ma non puoi chiedere a nessuno di decidere per te.
Pace e Luce

lunedì 11 marzo 2013

La poesia del ritorno a casa...

Avete un luogo che considerate "casa"?
Lì vi aspettano davvero creature che amate e di cui vi prendete cura?
O state soltanto aspettando che i giorni si rincorrano davanti a voi nel presente e nel passato, in attesa di un futuro dimenticato dalle pieghe del tempo?
Un giorno di tanti anni fa, mentre avevo quest'umore e mi destreggiavo tra amenità e bizzarrie dell'ovvia quotidianità,
incontrai questa poesia che mi indicò una strada e che contribuì al  cambiamento della mia vita...:essa possiede un alito divino e  nella semplicità della sua prosa, rende possibile l'impossibile...

Ora la dedico in Pace e Luce ai miei cari amici, con una foto del mio fantastico orto, perché nel loro cuore mi possano raggiungere..
 
L'isola di Ynnesfree 

E lì mi costruirò una piccola capanna di argilla e canne, 
lì avrò nove filari di fagioli e un alveare per le api,
e vivrò solo nella radura tra il ronzio delle api e 
starò in pace perchè lì la pace viene lentamente
calando dai veli del mattino a dove canta il grillo;
Lì la mezzanotte è tutto un barlume e il mezzodì uno splendore purpureo
E la sera piena di ali dei fanelli.

Mi alzerò e andrò ora, perchè sempre notte e giorno
ascolterò l'acqua del lago sciabordare con lievi suoni presso la riva;

Mentre sto in piedi sulla strada, o sul selciato grigio.
Io l'ascolto nel più profondo del mio cuore...

WILLIAM BUTLER YEATS





venerdì 8 marzo 2013

Otto marzo nella preghiera delle donne


Le piroette fantastiche di una società malata

In trent'anni di coaching, come viene chiamato oggi il soccorso assistenziale alla persona non di ordine medico, ho ascoltato tantissime voci provenire dal mondo "di fuori", un mondo oltre le "mie" montagne, lontano da  altopiani boscosi, rigogliose messi mature, ruscelli gentili...e quelle voci erano di persone che agivano, lottavano, vivevano in questa società per taluni versi malata , ma sempre sorprendente per le piroette fantastiche che impone alla nostra capacità di adattarci.

Il bisogno di avere qualcuno che ci ascolti

E prima di rifugiarmi nella quiete di questo luogo isolato, avevo anch'io il mio posto nel mondo, assistevo al  susseguirsi delle stagioni  e con il trascorrere dei miei inverni, riscoprivo quanto fosse vivo in molte persone il bisogno di avere una confidente, sia per gli uomini che per le donne: questo perché una distanza era calata sulle loro emozioni, sulla capacità di condividere ed unificare,che semmai germinata,era stata soffocata da altri rumori di fondo.

E' più facile parlare con una sconosciuta

Ma quello che scoprii e che ammirai, dapprima nella mia semplice veste di osservatrice e studiosa, fu la capacità che avevano sopratutto le donne di esprimere le proprie emozioni nel confidarsi, il farlo con una vividezza sofferta, mai disincantata come quella degli uomini, ma alla ricerca di una propria radice.
 perché è più facile parlare ad una sconosciuta, ad una persona che non conosce  i tuoi trascorsi e le tue scelte, per poterti cimentare nel cogliere il sunto di una vita e le sue  luci più contrastate.

Il tentativo subdolo di mettere al rogo la nostra capacità di amare

Alle donne di oggi, non più sessantottine, non più streghe rivoluzionarie, è comminata la condanna alla  loro capacità di condursi oltre i limiti: non solo madri, non solo mogli, non solo lavoratrici, casalinghe, manager, impiegate...non solo figlie, non solo sorelle...armi ormai scariche di una rivalsa soggiogante e silenziosa.
Le donne che  hanno pagato un prezzo pesante alla loro ansia di libertà, hanno scelto di dedicare il loro 8 marzo ad un'altra "messa al rogo"(forse più reale di quanto non fu quella che volle commemorare questa ricorrenza), quella della loro capacità d'amare.
Il sacrificio va oltre i confini dei secoli precedenti, si perde nella notte dei tempi, fino a risvegliarsi nel mito di Atlantide e nella reggenza di sovrane illuminate...un simbolo di un'era di Pace, quale forse sarebbe quella delle donne, se potessero impedire ai propri figli di prendere parte ad una guerra o ad una tenzone, se la follia di emulazione non le portasse a cimentarsi con le armi, come i loro fratelli minori...

La nostra veste di luce brilla, oltre che di rosa, di mille colori

I nostri ormoni non sono cambiati e mal si appaiano con azioni cavalleresche di antica memoria o di moderna guerriglia...la nostra forza è sempre stata nel dialogo e nella fede , nell' impegno e nella risolutezza, nella forza ferina  per troppo tempo soffocata da quegli interessi che sono gli stessi che privano della libertà i nostri compagni di vita, i nostri figli, i nostri mariti...
Lo splendore delle donne emergerà anche domani nel sole del mattino e  l'8 marzo sarà anche il nostro giorno di preghiera;
ecco allora che sapremo ricordarci di possedere un'arma potente, con la quale sconfiggere presunzione e incostanza, disinteresse e abitudine, debolezza e viltà.
E' un arma pacifica che consente di prenderci per mano e cantare alla luna, simili a leggiadre vestali ed al tempo stesso esprimere la nostra determinazione alla vita, alla bellezza come dono di Dio, il diritto alla vecchiaia, che oggi è vietato perché sussiste una spinta sociale che obbliga a nasconderla come fosse una vergogna...
Noi siamo esseri di luce infinitamente più potenti di questo involucro e di questa mente, la cui veste di luce brilla, oltre che di rosa, di mille colori....
Pace e Luce

mercoledì 6 marzo 2013

Progettiamo la nostra vita

Il cammino di un'anima

"L'incarnazione non è un processo che avviene solo con la nascita, ma si svolge durante tutto il nostro percorso di vita"
ricordo che quando sentii emergere  queste parole durante un Channeling, mi resi conto di essere sempre rimasta all'oscuro di questa realtà importante.

Dare sostegno al nemico che non se l'aspettava

All'improvviso capii che tutto ciò che facciamo giorno per giorno contribuisce a colorare la nostra anima: i nostri gesti gentili, la mano data all'amico e il sostegno al nemico, che magari non se l'aspettava proprio da noi...scegliere di guardare in direzione della Luce, della solarità dell'esistenza, rinunciando a mietere vittime nella nebbia....

I chakra altro non sono che modelli di valvole eteriche

L'incarnazione è un movimento dell'Anima immortale, che ha una vibrazione sottilissima ed evanescente per la nostra percezione duale: essa "emana" dal basso con cerchi concentrici, essi salgono attraverso i centri energetici conosciuti come chakra, che altro non sono che modelli di valvole eteriche che promuovono l'elevazione dell'individuo.
Ecco perché essi si sviluppano nel corso del tempo e non sono "pronti" ed organizzati da subito.

Ogni generazione vibrerà a più alta frequenza

Per questo un adulto, durante la crescita di un bambino, dovrebbe tenerne conto.Ad ogni età corrisponderà una diversa attivazione energetica che renderà possibile l'esperienza, facendo sì che l'individuo possa compiere libere scelte.
Si dice che ogni generazione potrà compiere balzi vibrazionali di incredibile entità, se rapportate a quelle dei  predecessori, si evolverà verso realtà più elevate e raggiungerà piano piano il risveglio nella stessa realtà fisica, se avrà la possibilità di attingere a campi energetici sempre più dinamici e potenti.
Impegniamoci perché questa crescita abbia luogo, perché tutti noi possiamo divenire esseri di luce potenti e meravigliosi.
Pace e Luce

martedì 5 marzo 2013

Foto dell'Angelo

Cari amici, sorelle e fratelli di cammino,
questo post non è dedicato all'iconografia angelica o a quello che è apparsa nei secoli, nelle sue forme più celebrative, non riguarda il modo in cui gli uomini immaginano gli Angeli, bensì la loro precisa capacità di esprimersi in questa realtà sensiente.
Nell'ordinarietà.
Ma può un Angelo rientrare nelle anguste strettoie della percezione umana?
E quanto della sua radiosità sarà percepibile?
Molti di voi mi partecipano effetti bellissimi della loro preghiera, manifestazioni di apporti che molti giurano provenire da altre realtà.
Ma quanti di noi hanno davvero visto un Angelo e, nello specifico, come si mostra un Angelo?
Dare una risposta valida per tutti è impossibile, ma ricostruire le loro manifestazioni è più semplice per il nostro intelletto spirituale.
Innanzitutto un Angelo è un essere radioso, non si esprime nell'oscurità, non abita bui pertugi, non assume le sembianze di un uomo in un angolo di una stanza...l'apparizione dell'Angelo si esprime come un'apertura di finestra, una luce brillante e tiepida, un'aria fresca e limpida che non provoca alcun freddo...
la tua reazione può essere di sorpresa, puoi avere dei brividi, ma mai freddo!
In altri casi l'apparizione dell'Angelo è sublime e silenziosa, ti accorgi che vicino a te esala un dolce tepore confortante, assieme ad un profumo dolcissimo e intenso, ma mai aggressivo per l'olfatto.
Senti che in te si scioglie il pianto liberatorio e questo accade sovente durante la Preghiera Profonda che insegniamo al Venerdì di Preghiera.
A volte l'Angelo può lasciare degli apporti di se, molti sono i fortunati che lo testimoniano, per mio conto ebbi "solo" una rosa bianca di indicibile bellezza, che rimase inalterata per un mese, per poi seccare completamente in un giorno.
Alcune persone hanno incontrato Angeli in forma umana, ma in questo caso si tratta di specifiche manifestazioni di un'anima che ha scelto di camminare sulla terra profondendo amore e pace.
La materia angelica infatti non si confà alla forma umana, ma quando si mostra talvolta somiglia molto ad un giovane alto ed etereo.
Più spesso la sua forma non ricorda alcuna fattezza umana...
Ho assistito più di una volta al comparire di un essere di luce: quando  dei cagnolini stavano morendo, per esempio, dopo una malattia o comunque un'affezione grave, arrivava un Angelo di sublime misericordia, che "tagliava" il collegamento che quell'essere aveva ancora con la terra e ingiungeva a me di lasciarlo andare.
Questi Angeli hanno una sostanza vibratoria altissima, come se i loro elettroni vibrassero molto più veloci e non consentissero alla nostra visione rallentata di poter decodificare l'immagine.
Così, a volte, scorgi solo un rapido muoversi d'onda, una lunga scia argentea o dorata, vibrante e pulsante, per solito di forma allungata.

Recentemente volevo fotografare la cuccia imbottita che ho costruito ad un piccolo ospite del rifugio e quando ho visto l'immagine scattata, mi sono accorta che nella foto era rimasto impresso un Angelo.
E' stata la mia risposta a delle richieste circa questo grave periodo in cui parte del rifugio è impraticabile e molti piccoli vecchi e malati che ho portato in casa con me, sono ricoverati un po dovunque... rinunciando ai miei ambienti e a poter condurre una vita più decorosa.
Ma seguire le vie dell'Amore mi è sembrata la cosa più giusta, anche se non ho quasi spazio per camminare tra cucce, box da bimbi e cagnetti adagiati su copertine...
Ebbene, la manifestazione dell'angelo mi ha fatto capire che la mia scelta era stata giusta.
L'ulteriore sacrificio era gradito ed era un'ennesima prova che avevo superato.
"Lyui" era lì, sulla cuccia del piccino e sfolgorava magnificamente...in sogno mi ha detto che questo era il suo nome...
Pace e Luce