venerdì 2 agosto 2013

Tenace e caparbio,estatico e sereno, lo spirito Francescano e la preghiera del venerdì.

Ho conosciuto Padre Ennio Ernesto Montini tanti anni fa, nella parrocchia di Santa Francesca Romana, a Roma, prima  era stato parroco presso la chiesa di  S.Francesco a Ripa, e precedentemente viceparroco ad Artena, dove, nel 31 era entrato in collegio dopo le elementari.
Una vocazione la sua che era tutt'uno col suo animo poetico, di fanciullo, fin quando, anziano e di salute malferma lo salutai ancora nel convento di S. Sebastiano fuori le mura.
Un'esistenza trascorsa in preghiera e serenità, allietato dalla poesia e dai canti degli uccelli, che egli amava come fratelli del creato, lo contraddistingueva un profondo amore per il ministero sacerdotale e per il paese natio, cui dedicò molti dei suoi versi .
Tra questi ricordo il Dedicato a Patrica-la sua terra-dove ora giace e questo poetare sembra vissuto con la chiarezza del veggente:
"Da dentro il camposanto estatico ti ammiro, la chiglia d'una corazzata tu mi appari pronta nel mare aperto a entrare nel gran viaggio: un sogno il mio?"

Padre Ernesto è scomparso da molti anni, quando accadde Padre Salvatore gli tenne stretta la mano:  la sua salute si era aggravata all'improvviso e tutti coloro che l'avevano amato lo avevano saputo troppo tardi per poterlo salutare.
Tutti noi siamo soli di fronte al mistero della morte, ma sono certa che gli Angeli di Padre Ernesto non avevano tardato a soccorrerlo.
Al convento mi dissero che era spirato in pace, con un sorriso sulle labbra, pronunciando i suoi versi poetici d'amore per Gesù.
Di fronte allo squallore di questo mondo, talora impertinente e piatto, colorato d'arroganza, la vita di alcuni umili silenziosi angeli viene ignorata dai più.
Mantengono nei fratelli un caldo ricordo di affetto e gratitudine e nel mondo intero un afflato intenso e vibrante di accogliente perdono.
Grazie Padre Ernesto, grazie a tutti i Frati Francescani che con la loro opera accorta e silenziosa, sostengono, aiutano, illuminano il cammino.
Preghiamo stasera alle 22 per la loro opera, ringraziamo di averli incontrati nella nostra vita...
Pace e Luce

3 commenti:

  1. Cara Mirina, ho partecipato alla preghiera e mi sono sentita subito meglio, mi è sembrato di poter ricevere l'energia di S. Francesco per me e per i miei figli pelosi(un cane e un gatto), prenderò parte sempre appena mi sarà possibile a questo bell'evento del venerdì.

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    1. Che bel momento ci hai regalato Mirina, un momento di fresca pace nell'arsura dell'estate, per fortuna che ci sei tu!

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    2. Cara, nulla può essere creato che già non sia in noi: la gioia, come la tristezza, è prima di tutto una vibrazione....tu hai in te anche un po della pace estatica dei "nostri" fratelli francescani...abbine cura e considerala come un fiorellino cui dare ogni giorno acqua e luce, perchè divenga una pianta robusta sotto la quale molti possano trovare riparo.Pace e Luce

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