venerdì 30 gennaio 2015

Il tempo del silenzio

L'albero della Riconoscenza

Non mi accorgo da molti anni di come il tempo cambi, qui al podere dove tutto scorre in Pace e in semplice armonia...
Solo ora che l'Albero della Riconoscenza, uno svettante cipresso d'oltreoceano, si è abbattuto d'improvviso, un mattino, fra la legnaia e la fontana grande, ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando...

Protetti dagli Angeli

Perché sia caduto proprio li' non si sa...

La notte prima c'era stato un gran vento, di quelli che spazzano questa contrada isolata in alcuni inverni..scoperchiando tetti e facendo rotolare le cucce dei cani fino al bordo estremo dei recinti, mentre le ciotole degli abbeveratoi dei cagnolini occorre costruirle in cemento, perchè  non siano rovesciate da quella devastante, consueta potenza..
Ma gli alberi del podere sono centenari e stabili e hanno sempre resistito.

Perché non sia caduto sulla vecchia Panda, a due passi da lui, con cui trasporto le bestiole e i carichi di scatolette e crocchette, ma pure la legna che raccolgo nei boschi...
La sua traiettoria doveva essere un'altra per la legge di gravità...danni ne avrebbe fatti e di gravi.

E allora mi faccio tante domande..

Si può solo avere Fede

Poco prima del crollo, io e Rocky, peraltro tutti e due male in arnese, lui con la sua vestibolite e l'andatura da cane centenario, io provata  che ne sorreggo l'incedere barcollante, ce ne andavamo a  passo lento nei pressi del possente tronco...
E inclinata sulla  scoordinata e magra forma del cagnetto, che annusa ancora felice l'odore dell'erba e dell'aria pura del mattino...arrivavo sin lì..senza intuire nulla dalla sfavillante freschezza delle  fronde verdeggianti dell'albero...
E anche Sighi, l'energica rotweiler pit bull, aveva corso sotto le sue meravigliose chiome, quella mattina....piena di ardori e incontenibile vivacità, rincorrendo i pettirossi che affollavano il maestoso albero...

Ma era caduto d'improvviso, con un tonfo sordo, con cui aveva rimbombato il pavimento di mezza casa...aveva atteso che fosse mezzogiorno, che tutti fossimo dentro casa....

Ma lui aveva resistito a tanti venti.

Il mio Grande Albero, che una signora giapponese indico' come la Tigre Bianca, dicendomi che c'era un modo per identificare gli Spiriti di Protezione della casa  nella sua cultura e che l'albero del podere ne aveva le sembianze...
Poco sotto di lui, infatti, persino la fontana con l'angelo e la statuina della Vergine Immacolata delle Viole erano rimasti intatti, perché la misteriosa perpendicolare di caduta era stata un'altra...

Un buon uomo che si occupa di giardini era venuto a soccorrerci: il tronco occupava tutto il viale d'accesso.
Poi i vigili del fuoco lavoravano alacremente e gli addetti dell'Enel ripristinavano i cavi elettrici strappati dalla caduta del poderoso monumento....
tanta gente, voci, piattaforme sopraelevate...
Ma io non sentivo alcun rumore: l'ultimo era stato quello dell'albero che cadeva.
"Avrà tanta legna il prossimo anno", diceva qualcuno...

La visuale di Dio

Osservo l'albero della Riconoscenza stramazzato al suolo e mi chiedo come un essere di tale forza possa essere lì.. ai miei piedi, semplice ed umile nella sua maestà bonaria..
attorno a lui si affollano incredule, intere famiglie di passerotti e pettirossi...saltellano qua e là, quasi tentati di trovarvi ancora rifugio...

Quale rapporto leghi le creature del cielo  ai possenti giganti arborei..me lo chiedo ora...: cosa rappresenti nascere e vivere su di un albero...
E cosi' cerco di perdere la visuale meschina dell'essere umano, che rapporta tutto a sé stesso in ordine di necessità... e di dimenticare il mio dolore, quello che nasce dal voler mantenere sempre tutto immutato, per sempre.

Inspiro effluvi di resina e aghi di pino, in silenzio sento che l'aria sta cambiando.
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Stasera alle 22 vi aspetto per un incontro senza parole, senza preghiera, ad ascoltare lo Spirito.

E che sia Pace e Luce

2 commenti:

  1. Grazie Mirina ascoltarti mi da speranza e coraggio ...anche quando avverto una nota di malinconia. Un caro abbraccio dalla tua Paoletta

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  2. Grazie Paoletta...non rammaricarti..sarebbe come volerlo fare di fronte ad un..tramonto?

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