mercoledì 17 aprile 2013

La vita non deve essere un calvario: lettera di un'assistita

Il cammino di un'anima tra meditazione, preghiere e buoni propositi

Cara Mirina,
sono Maria Grazia, ho avuto la fortuna di averti mia insegnante di meditazione anni fa e da allora ti seguo con interesse.
Davvero la mia vita è cambiata da quando ti ho conosciuta, sono diventata più consapevole e responsabile, oltre che più serena e fortunata.

Negli incontri non riesco a chiederti tutto quello che vorrei

Da un po di tempo avrei voluto chiederti  di un argomento, ma quando ti chiamo per aiutarmi nelle  problematiche quotidiane,  i tuoi consigli mi fanno dimenticare argomenti di più vasta portata : i 90 minuti durante gli incontri sono preziosissimi e ricchi di spunti e  non vorrei togliere tempo neanche a quelli!
Ma rimangono anche delle incognite...per esempio il fatto del dolore..
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da quando ero bambina mi sono chiesta il significato della sofferenza.
Io avevo una cara amica pittrice,praticante, intelligente e sensibile, che però aveva un vero e proprio terrore delle persone che soffrivano.
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La mia amica è fortunata e bellissima, ma ha paura del dolore

Anche nei miei confronti praticò un'epurazione quando ebbi un periodo disgraziato economicamente e moralmente, lei e suo marito sono  bellissimi e  ricchissimi e credo che anche se non fossero religiosi le cose per loro andrebbero bene lo stesso.
Credo che lei sostenga che sono le buone azioni delle altre vite a renderci così meravigliosi e io al suo cospetto devo essere proprio un animo nero...eppure all'inizio era stata una buona amica e mi aveva portato a conoscere lati nuovi e profondi di me stessa..
Poi ho visto che la maggior parte della gente ti schiva se stai soffrendo e le lacrime sono considerate segno di debolezza, ti devi ricordare di far finta che vada sempre tutto bene ...
Se quando avrai tempo mi risponderai anche sul blog te ne sarò grata!

Risposta di Mirina

Cara Maria Grazia, eccoti dunque dopo tanto tempo: ho piacere di sapere che tu stia seguendo la Via Degli Angeli e ti stia ponendo con consapevolezza ed impegno nella tua vita.

Si tratta di una scelta difficile e di scarsa eco, perché le miriade di scintille fumose di questa new age confondono l'apprendimento reale dei valori più tersi e reconditi.

Voglio dire che non sempre possiamo evitare di soffrire, ma dobbiamo capire perché siamo incorsi nella sofferenza ed imparare ad  accettarla, se riguarda i fatti inevitabili della vita, come l'esistenza della malattia e della morte.

Dobbiamo fortificarci nei riguardi dell'amore terreno che bussa alla nostra porta chiedendoci se abbandonarci a lui, mentre possiamo imparare come gestire la nostra vita senza che altri meccanismi subdoli   gestiscano  noi...dipendere dal giudizio degli  altri è uno di questi.

In realtà, affidarci agli Angeli serve proprio a questo: ad evitare di rimanere avviluppati in una serie di regole opportune o rigidi percorsi, pensa: ci basta amare e tutto va per il meglio!

Chiedendoci cosa fare in nome dell'Amore non potremo mai sbagliare.

In nome dell'Amore sapremo che alcune persone non sopportano il dolore perché ne hanno un gran timore, perché magari sono meno forti di come vogliono apparire e mascherano il tutto dietro un coscienzioso oracolo new age.

In nome dell'Amore sapremo che non sempre lasciarci andare nelle braccia di un uomo che non stimiamo, potrà far del bene a noi ed a lui...

In nome dell'Amore perdoneremo l'amica insicura ed il collega maleducato e tutto questo senza sentirci feriti o lesi, visto che le persone feriscono dapprima loro stesse, quando sono sgarbate o aggressive..

Accettare in noi l'Amore di Dio significa divenire una dinamo talmente potente d'Amore che non si ha più bisogno di dipendere dalle necessità umane per realizzarsi, ma si sceglierà con giudizio e ci si porterà con moderazione, apparendo invincibili (davvero!)a fidanzati e amici.

In realtà, siamo così pieni di gioia e luce, che non ci interessa affatto il parere infimo dell'amica o  del collega che invece ci spingerebbe alla pietà ed alla commiserazione di un cammino così negletto...possiamo ringraziare di aver espresso il loro parere ma saremo solo noi a decidere cosa fare.

Prova ora ad amare la tua amica per i suoi difetti, per la sua insicurezza, per la sua debolezza.
Regalale i tuoi pensieri più belli senza dirle nulla.

Pensa invece a lavorare su di te, osservandoti con scrupolo, ma anche amandoti per le tue indubbie doti.
Ognuno di noi ne ha e ricordati che  piangere non è poi una così terribile cosa...a volte abbiamo bisogno di soffrire per capire dove stiamo andando: l'importante è non creare altri mostri col nostro dolore.
Forse un giorno sarà la tua amica stessa  a chiederti aiuto, ma  sappi che l'amicizia vera è un tesoro molto raro e quando la troverai la riconoscerai dal chiarore che diffonde attorno a se e dalla forza che ti comunica.

Pace e Luce

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