giovedì 24 luglio 2014

Il falò delle vanità


Voi siete ciò che considerate di essere

Il primo esercizio spirituale di una vita dedicata alla ricerca interiore è quello rivolto a conoscere i nostri difetti, illuminandoli con la luce della consapevolezza, non già per batterci il petto con falso pentimento, ma per vederne la ragione ultima.
Per conoscere questa parte di voi stessi, dovrete dedicare un po di tempo, al mattino presto o alla sera tardi, per esaminare la giornata trascorsa e per evidenziare quei momenti in cui siete stati influenzati da questo o quel difetto che vi riconoscete.

Un goccia di veleno contamina tutta una cisterna

I tarli dell'invidia e della gelosia sono due calamità, sulla base delle quali esaminare sé stessi diviene indispensabile.
Ricordate che una goccia di veleno può rendere imbevibile una'intera cisterna di latte e che se voi accoglierete la maldicenza ed il malanimo, l'alterco e la disgrazia della contumelia, non ve ne verrà nulla di buono.
Anzi, l'assurdità della cattiva compagnia vi porterà ad un baratro di distruzione della vostra virtù.
L'invidia e la gelosia si basano sulla sensazione di mancare di qualcosa, che invece altri (situazioni o persone) posseggono secondo voi in misura superiore o addirittura di cui voi mancate del tutto.
Ma fermatevi un istante e giudicate: diverreste davvero migliori se acquisiste più ricchezza?
Soddisfacendo ogni desiderio, trovereste pace?

I demoni del cuore

Se sarete sinceri con voi stessi scoprirete che tutti i beni mondani non vi regaleranno la felicità.
Così pure acquisire più sapienza o competenza non assicurerà la serenità.
Ricordate che la gelosia e l'invidia non vi lasceranno con facilità, si ripresenteranno perchè sono demoni che agitano il vostro cuore, mettono radici nelle vostre ansie e nelle vostre disgrazie: perciò non permettete mai a questi risentimenti di albergare nel vostro cuore.

Come farina per impastare un magnifico pane

Scoprite invece ogni qualità favolosa che alberghi nel vostro cuore, trattatela come fosse farina per impastare il pane: cioè impiegatela in altre attività feconde.
Ognuno di noi ha dei doni, a ben guardare, da cui far crescere una messe di giustizia e perseveranza a operare il Bene.

Tu sei l'Immenso

Questo significa anche liberarsi dall'illusione di essere creature povere e limitate, incapaci e destinate alla distruzione.
Sollevate il capo, guardate oltre l'orizzonte: e ascoltate il canto dell'Angelo della Giustizia:
"Tu sei il mare immenso e la Luce omnipervadente,
tu sei l'essere che spezza le catene e che risplenderà fulgido".

Alzati fratello, sorella cara: dammi la mano e preghiamo ancora insieme!


Pace e Luce

Nessun commento:

Posta un commento