giovedì 24 luglio 2014

Se questa è vita

Questo post non si prefigge alcunché:  tratta solo della mia esperienza con  il mio cane più anziano, quello che più degli altri ha resistito agli attacchi di un destino avverso, alla malattia e all'inevitabile decadenza.

Solo pochi pensieri in bilico sul bordo del tempo.

 Penso di aver imparato qualcosa, sento che ogni giorno con lui sia stato davvero importante, spero che io abbia fatto davvero... quello che lui si aspettava da me.
Abbiamo vissuto alla giornata, abbiamo gioito di ogni piccolo episodio felice....:una sera è stato in piedi da solo, un altro giorno mi ha dato un buffetto per avere le coccole, qualche volta ringhia ancora agli altri cani, sempre più di rado , ma  si vede che vuol sentirsi sente ancora il capo dei cagnetti...ed io lascio che lo creda, lo sorreggo e lo assisto
..poi chiama per la sua pappa... avido di cibo, come spesso in vecchiaia molti di loro, ma le strutture non lo sorreggono più, i legamenti indeboliti dalla malattia, i muscoli fragili...
e qualcuno allora potrebbe chiedersi  quando  giusto "intervenire", per interrompere una vita grama, portata allo sfinimento giorno dopo giorno, per poter essere in grado di risparmiare sofferenze...
 Dobbiamo essergli amici, fino al punto di indovinare quando sia giunto il momento di porre fine alla loro esistenza?
Ma è davvero così che deve andare? O non nasconderà la  viltà di fronte alla sofferenza, il sottrarsi alla bruttura di un essere in decadenza, che si lascia andare, a volte pieno  di piaghe e di suppurazioni, di feci che si amalgamano al pelo e poi  di quotidiano impegno, quando divieni  un'infermiera pietosa, una soccorrevole samaritana dei piccoli animali feriti..
feriti sì, ma non infelici, perché quello che sento é questo: lui è orgoglioso e fiero di esserci e di certo non potrei mai tradirlo.
Siamo due esseri che camminano l'uno a fianco dell'altra, ogni minuto è importante.
Ogni angelo è un angelo..a suo modo...

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