sabato 3 maggio 2014

Digiuno e preghiera

In tempi non sospetti, in cui nessun medico si sognava di prescrivere un digiuno terapeutico e  nessun luminare ne scriveva elogiandone i vantaggi, quando ancora se ne parlava come di una pratica arcaica e dannosa, mi affidai all'astensione volontaria dal cibo, per la prima volta.


Solo così potevo alleviare le pene che mi affliggevano e che avrebbero reso necessario, allora, un urgente intervento chirurgico, ma la mia responsabilità per il rifugio e le bestiole che vi erano ospitate e che non potevano essere di nuovo abbandonate, mi fece mettere a frutto anni ed  anni di studi di naturopatia e alimentazione.
Presi su di me la responsabilità della mia vita e di eventuali, paventati danni al mio organismo, spinta dalla risolutezza a guarire ed offrire ancora la mia opera al Signore.

 Così scoprii che potevo divenire più forte e più sana e che la mia mente acquisiva chiarezza e consapevolezza...la preghiera diveniva più intensa, come pure la mia forza fisica, mentre i  dolori sparivano.
Smisi di avere paura e mi affidai a Dio...
Ancora oggi pratico spesso il digiuno, un paio di volte all'anno e durante il mese, contemporaneamente mi dedico con solerzia al lavoro fisico e mentale e alla preghiera.
Così, lontana dal mondo, trattengo la parola e mi nutro di Dio...
Pace e Luce

*Per chi desideri saperne di più della mia esperienza pratica di digiuno può raggiungermi cliccando sul link che segue:
BLOG CIBOLIBERO

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