domenica 4 maggio 2014

La forza della preghiera

Chi ama di più prega meglio

Samuel Coleridge, il noto scrittore inglese, rispettava l'amore e credeva nel potere della preghiera, per questo era convinto che "chi ama di più prega meglio".
La sua certezza derivava dall'osservazione e dall'esperienza personale che lo spingeva sempre ad ampliare il significato di un termine: se saprete davvero pregare e lo farete con amore, potrete ottenere anche più di quello che desiderate.
Allo stesso modo, chi ama e non è riamato, gode dello stesso indiscutibile vantaggio, anche se, all'apparenza umana, è sfortunato.

La voce del cuore

Nella preghiera è contenuto un singolarissimo suono segreto, che si allinea al moto universale: quando gli Angeli ascoltano quel suono corrono in nostro aiuto: non bisogna essere né colti, né forbiti per pregare un Angelo, perché è il nostro cuore che parla.
Ci sono persone semplici e spontanee le cui parole di cuore vengono ascoltate più di quelle di dotti e sapienti.

La preghiera non è solo una richiesta

Ecco perché vi dico di pregare con l'innocenza di un bambino, di sorridere e di sognare senza mai stancarvi di farlo!
Nel dizionario, alla voce preghiera, vediamo indicata la definizione "richiesta", il che implicherebbe che se non si ha nulla da chiedere non si dovrebbe pregare! Ecco spiegato perché la maggior parte delle preghiere non van più in alto del soffitto.
Bisogna pregare tacitando il nostro cuore, scacciando la malvagità, l'opportunismo, il rancore, albergando tanta considerazione verso gli altri e verso noi stessi.
Una delle difficoltà  maggiori che incontro con i miei assistiti è infatti la mancanza di considerazione per loro stessi: la preghiera è un affidarsi, non un rinunciare, noi diveniamo magnifiche creature e su di noi si estende la bontà universale.

L'immagine in divenire

Se preghiamo per far tornare l'amore o per incontrarlo dobbiamo avere chiaro che non possiamo mantenere  l'immagine di ciò che siamo, ma di quello che vogliamo diventare: se, ad esempio, nel mio cuore c'e' Luigi, Antonio o Sabrina, dovrò immaginare di trascorrere una bellissima sera in loro compagnia: la visione ha lo scopo di catalizzare l'emozione umana, stimolando un eccitamento costruttivo; detto in altre parole, la preghiera ha lo scopo innanzitutto di calmare le turbolenze dei conflitti mentali.
Eppure ho ascoltato detrattori cinici e irrispettosi contestare la preghiera : "Cosa me ne può venire da un formulario ripetitivo e vuoto?" sostenevano..
Chi parla così non ha capito niente della preghiera, che non è ripetizione vana , ma un vero e proprio atto di comunicazione con Dio.
Ora, se raggiungiamo la Pace completa della mente, affidandoci alla Provvidenza Infinita, riusciamo a mediare uno stato parallelo a quello in cui i miracoli si compiono.

La dinamica del miracolo

Ed ora vi porterò allo stadio successivo della preghiera.Fate bene attenzione...
Perchè una serie di eventi programmati dal destino cambino il loro potenziale realizzativo, dobbiamo essere in grado di sviscerare la nostra essenziale positività, non per ciacolare in modo giulivo e incosciente, ma per dirigere saggiamente la nostra intenzione: fatto questo, l'individuo è pronto ad annullarsi, ad arrendersi, perché ha compiuto il passo più importante verso la realizzazione.
Il processo in cui si compie la realizzazione del desiderio d'amore può avere diverse manifestazioni: spesso però è preceduto da un fatto eclatante, in senso positivo o negativo, leggete a questo proposito questa testimonianza:
"Quando Mauro mi telefonò non credevo alle mie orecchie: avevo saputo solo due giorni prima che si era fidanzato ufficialmente con un'altra ragazza!!"
Ecco che la notizia dell'avvenuto fidanzamento avrebbe potuto gettare la ragazza nell'angoscia più totale, invece sentiamo come aveva reagito:
"Quando avevo saputo del fidanzamento mi ero sentita colpita come da un freccia nel petto, non riuscivo a respirare, avrei voluto piangere ma non mi riusciva di farlo. Poi ho ricordato le parole che avevo letto sulla tua dispensa, Mirina, ed avevo capito che stavo sbagliando tutto, che dovevo reagire in un altro modo.
Così con fatica e solo per amor tuo, decisi di fare quello che consigliavi.
Non era facile e nel cuore ogni tanto cedevo, ma non piansi e non mi lasciai andare: fui abbastanza indifferente. Poche ore dopo ero quasi normale, il giorno dopo mi accorsi di essere distaccata da quella notizia, ma dopo due giorni quel che accadde mi lasciò di stucco! "

E ora, amici miei, sorelle e fratelli diletti, vi esorto a mantenere l'abitudine alla felicità e ad usare la fede per le vostre conquiste: il fattore "fede" è il veicolo più efficiente e vi trasporterà sempre dove vorrete.
Abbiate fede!
Pace e Luce

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