venerdì 14 giugno 2013

Il valore dell'intuizione e la preghiera del venerdì

Abbandono a Dio nelle traversie

Nel corso della nostra vita, chi più, chi meno, sperimenta brevi stati estatici, in cui l'intuizione prende vigore dalla mente abbacinata da un dolore o da una sofferenza, permettendo la visione dell'Inconoscibile.
E' proprio da questo punto che partivano mistici e santi nell'insegnare il valore dell'abbandono a Dio, nelle traversie e la sua accettazione, perché possa prodursi la catarsi successiva, che amplifica la comprensione dell'uomo ai Misteri.

Purtroppo non molti si rendono conto che, quando la modalità razionale tace, lo scatto della nostra seconda natura, quella capace di vedere al di là degli eventi, si espande e produce uno stato di meravigliosa consapevolezza.

Intuizioni brevi e improvvise: scintille divine

Per la maggior parte delle persone questo rappresenta un stato di cui diffidare, sopratutto per coloro che hanno fatto della logica il loro angusto mondo, incapaci di rendersi conto che anche nella scienza il valore dell'attimo intuitivo è stato la causa delle più grandi scoperte.
Chi non ricorda Fleming e il curioso aneddoto sulla pennicillina?
Queste improvvise intuizioni sono allora brevi e improvvise,elevano verso un continuo progresso materiale e spirituale..anche se si tratta di una descrizione risibile rispetto all'incommensurabile mistero di Dio.

Due coniugi in crisi

Si tratta di quello che Paul Claudel descrive nei suoi "Réflexions et propositions sur le vers..." con una divertente scenetta:

"Nella casa di Animus ed Anima le cose non vanno troppo bene: è oramai lontano il tempo(come passò presto la luna di miele!), in cui Anima aveva il diritto di parlare a suo piacere quanto voleva e Animus la guardava estatico.Dopo tutto, non è forse Anima quella che ha portato tutta la dote e che manda avanti le sorti della casa?"

E' bello ricordare che i bambini possiedono un anima libera in grado di perpetuare la luna di miele felice della loro ricchezza creativa: ascoltateli parlare e scoprirete quanto potere  è stato dato all'uomo.
Purtroppo ben presto si dice loro:
"Sii concreto, smetti di sognare ad occhi aperti: c'e' la dura realtà con cui fare di conto!!".
Insegniamo loro quello che è stato insegnato a noi: considerarci creature inermi, infelici e nella costante incapacità di elevarci al di sopra delle misere condizioni umane.

Anche nella filosofia, quando si affermò la separazione tra spirito e materia, i filosofi formularono una scienza moderna che portò ad una divisione estrema, cartesiana (la res cogitans e la res extensa): come condannare quindi i miei assistiti, quando rifiutano possibilità che appaiono solo ipotesi teoriche?

L'ignoranza di considerarci al di sopra della pratica quotidiana, nasconde la nostra incapacità di dominare la mente

Purtroppo la separazione operata da Cartesio ha causato diversi danni, oltre a qualche beneficio, mentre per gli orientali non c'e' la pervicace tendenza a dividere l'inconoscibile, a classificare, anzi questo stato coattivo mentale viene definito "ignoranza"(avidya).

Un uomo illuminato che mi è stato dato di conoscere nel cammino di questa vita (Padre Mariano Ballester), incitava a "schiudere l'anima all'orazione ed insegnarle a sentirsi libera", attraverso la preghiera profonda che lui insegnava, che attingeva alla meditazione orientale, una sorta di comunione mistica, di ricongiungimento di Animus e Anima, appunto.Un percorso ambizioso non privo di assiduo impegno.

Infatti, incamminarvi su  questa strada costerà qualche sacrificio: non per nulla S. Ignazio da Loyola scrisse gli "Esercizi spirituali" come sostegno per chi volesse conoscere gli ostacoli della materia, ma la sua regola era così impositiva che è passata ai nostri giorni con l'appellativo di ferrea!

Concederci di conoscere quello che alberga in ciascuno di noi, la conoscenza di Dio, è conoscere tutte le cose del mondo.
Ecco perchè le nostre preghiere dovrebbero chiedere solo questo:

"Dio permettimi di conoscerTi, avvicina a Te la mia mente ed il mio cuore, illumina il mio intelletto, sorreggi la mia volontà nell'anelito a Te"

Anche nella Scuola Degli Angeli troverete  piccoli e grandi esercizi che  provengono in  parte  dagli insegnamenti di Sant'Ignazio e stimolano sopratutto  una presa di coscienza senza distrazioni, includono la regola della preghiera(o meditazione) quotidiana, dell'integrazione, dell'attività del corpo disciplinata dall'attività della mente, senza distrazione della coscienza soggettiva.

Nel portare avanti l'impegno come un Angelo, noi siamo artefici della volontà di Dio, ci muoviamo conformi alla Suo volere e siamo pronti a gioire della Sua Luce in ogni attimo della nostra vita.
Preghiamo per tutti coloro che si stanno impegnando per essere radiosi a guisa di un Angelo e per  coloro che stanno risalendo dalle acque melmose del dubbio e della paura: perchè tutti costoro siano illuminati e redenti e la Misericordia della Creazione di Dio possa vivere in loro per sempre.

Attraverso questa trasformazione il nostro impegno diverrà sempre più grande a favore di tutti i fratelli e scopriremo nelle pieghe del nostro essere le risorse ideali per cooperare al benessere del mondo, in una vita ricca di significato e prospera.
E così sia!

A stasera, alle 22: ci prepareremo a divenire veri Angeli sulla terra!

Pace e Luce

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