giovedì 9 gennaio 2014

Il canto delle volontà imperfette

Cammino veloce sotto la pioggia, ad ogni passo il mio pastrano si bagna sempre di più e l'acqua rimbalza sugli scarponi da montagna, ma devo farcela, devo arrivare al vecchio gelso, lì sotto c'e' un cespuglio di rosa canina..sì, lo so: non è il giorno più adatto, ma presto su questi monti arriverà la neve e la raccolta non può più tardare, poi dovrò ricordare di lasciare un poco di bacche  sui rami più alti , agli uccelli del cielo...
A breve arriverà l'inverno gelido, per solito a febbraio e allora me ne starò davanti alla stufa a sgranare le coccole di rosa, una ad una, per toglierne i pelucchi che sono indigesti e per farne una fantastica marmellata rosso rubino.
Questa per me è la Libertà: prendersi il tempo per preparare le conserve sulla stufa a legna, sul crepitare dei fuscelli secchi caduti nel bosco, che scaldano meglio dei grossi ciocchi di legna, infornare il pane, con la farina appena macinata, lentamente, con una vecchia macina a pietra.
Un tempo infinito, fatto di ricordi e di gesti ereditati da una tradizione antica, quella che mi ha portato  senza bisogno di insegnanti, a fare il lievito di pasta madre e il pane più buono e profumato che avessi mai assaggiato.
Libertà è, nei giorni più miti della primavera, accudire il proprio orto con orgoglio e fatica, è comprendere dove siamo e chi siamo, senza bisogno di considerare quei gesti un hobby o una perdita di tempo....ma  perché farlo se oggi si può trovare tutto bell'e fatto al supermercato?
Perché conservare, riutilizzare, riciclare? Potrebbe sembrare una perdita di tempo e sicuramente lo è per chi sia ancora costretto al giogo del sistema, che offre regalie fasulle in cambio della tua vita.
Quando vivi a contatto con la natura, semplicemente, capisci che ogni gesto possiede un legame arcano con la tua anima, una sensazione di consapevole certezza del tuo ruolo sulla terra: un'armonia profonda ti invade e ti fa ritrovare l'istinto che avevi perduto...avete mai visto il quadro di Van Gogh  "il seminatore al tramonto"?Nel quadro si respira l'aria del pomeriggio in una giornata piena di vita nei campi: l'esplodere del calore del sole sulle messi, la terra nuda che accoglie i gesti del seminatore, è la parabola della spiritualità, della vita...della creazione.
E mi accorgo che c'e' ancora molto da fare, tanto da imparare e il bisogno di condividere..
Pace e Luce

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