venerdì 23 novembre 2012

Preghiera del venerdì e il gioco del piccolo Baruc

Ovvero come cavalcare l'onda del destino nella Luce....

Stasera la nostra preghiera agli Angeli conterà diversi astanti: siamo ora più di 70 confermati e molti si aggiungeranno spontaneamente come constato all'indomani del venerdì, ma oggi ognuno porterà il suo contributo con la sua personale prece e tutti insieme apriremo il nostro cuore... accettando il gioco del piccolo Baruc.

In una pagina de "il diario", Julien Green, racconta del piccolo Baruc, figlio di un rabbino, che giocava a rimpiattino con un suo amico.
Il piccolo rimane per parecchio tempo nel suo nascondiglio quando finalmente si decide ad uscire allo scoperto, s'accorge che il compagno di gioco non c'e' più.
Allora Baruc scoppia in lacrime e corre in cerca del padre per dirgli: "Io mi nascondo e nessuno vuole cercarmi".
A sentire queste parole il vecchio rabbino non può frenare le lacrime ed esclama :
"Dio non parla diversamente!Lui dice: Io mi nascondo e nessuno vuole cercarmi".
Padre Mariano Ballester diceva a proposito: 
Questo è dunque il paradosso, colui che sta chiamando alla porta e dice:"Guarda questo cuore" sta, in un certo modo , nascosto e parla da quel nascondiglio.

Bisogna accettare le regole del gioco del piccolo Baruc, se vogliamo scoprire chi ci chiama.
Se qualcuno pensa di aprirgli o di ascoltarlo dalla superfice, non scoprirà se non il Cristo della superfice.
Ma chi, purificato nel suo triplice livello*, rompe la corteccia della superficie e ascolta la misteriosa chiamata del Centro, accetta le regole del piccolo Baruc e si mette in cammino.

Non c'e' che da lasciarsi prendere sempre più dal gioco(1), allora l'Angelo, che abita per  fede nei nostri cuori, lo illuminerà con la sua luce unica e misteriosa.


Pace e Luce

*Triplice livello: i tre livelli si riferiscono all'esteriore(il corpo), all'interiore(la mente) e al trascendente(lo spirito).

(1)Cosa vuol dire "farsi prendere dal gioco"?Ricordate quando eravamo piccoli, ci spiegavano un nuovo gioco e allora davamo il meglio di noi stessi, senza discutere le regole: ora dobbiamo fare lo stesso ed anche la nostra anima tornerà pura e in grado di accettare l'ineffabile.

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