lunedì 11 marzo 2013

La poesia del ritorno a casa...

Avete un luogo che considerate "casa"?
Lì vi aspettano davvero creature che amate e di cui vi prendete cura?
O state soltanto aspettando che i giorni si rincorrano davanti a voi nel presente e nel passato, in attesa di un futuro dimenticato dalle pieghe del tempo?
Un giorno di tanti anni fa, mentre avevo quest'umore e mi destreggiavo tra amenità e bizzarrie dell'ovvia quotidianità,
incontrai questa poesia che mi indicò una strada e che contribuì al  cambiamento della mia vita...:essa possiede un alito divino e  nella semplicità della sua prosa, rende possibile l'impossibile...

Ora la dedico in Pace e Luce ai miei cari amici, con una foto del mio fantastico orto, perché nel loro cuore mi possano raggiungere..
 
L'isola di Ynnesfree 

E lì mi costruirò una piccola capanna di argilla e canne, 
lì avrò nove filari di fagioli e un alveare per le api,
e vivrò solo nella radura tra il ronzio delle api e 
starò in pace perchè lì la pace viene lentamente
calando dai veli del mattino a dove canta il grillo;
Lì la mezzanotte è tutto un barlume e il mezzodì uno splendore purpureo
E la sera piena di ali dei fanelli.

Mi alzerò e andrò ora, perchè sempre notte e giorno
ascolterò l'acqua del lago sciabordare con lievi suoni presso la riva;

Mentre sto in piedi sulla strada, o sul selciato grigio.
Io l'ascolto nel più profondo del mio cuore...

WILLIAM BUTLER YEATS





Nessun commento:

Posta un commento