domenica 3 febbraio 2013

Bambini, cagnolini e spiritualità.

E' stato un un bel mattino al rifugio degli Angeli, mentre un vento di scirocco inaugurava la fine dei "giorni della merla" e l'inizio annunciato in tv dei nuovi geli dal nord Europa...ma il calore del cuore dei nostri amici va ben oltre la coltre di gelo che presto ricoprirà le case del piccolo podere tra i boschi  ed oggi è nel  sorriso di Wanda e dei suoi due bimbi.

L'adozione di Jack
E arrivata stamattina, intirizzita dal vento gelido ("Ma c'e' sempre 'sto freddo, qui, Mirina??" aveva esclamato Wanda quando era arrivata da Roma col suo bel fuoristrada color dell'argento:  è sfrecciata davvero simile ad un angelo per raggiungerci e darci il suo contributo con l'adozione di Jack, il meticcetto abbandonato vicino alla vecchia fornace.
Quando è entrata nel piccolo podere, gli occhi di tanti piccini si sono fatti preoccupati e Pan abbaiava cupamente: un nuovo arrivo può significare una nuova deportazione e per chi è qui da tanto non è bello dover andare via.
Per fortuna questo non succede mai: i cagnetti più vecchi e più malati non cambieranno mai dimora.Oramai sono le anime felici di questo posto dell'Amore.

Ma oggi abbiamo una nuova opportunità per Jack, il cucciolone incrocio labrador, che forse era apparso troppo giocherellone ai suoi padroni...da quando è qui , dopo aver corso e giocato, è diventato più pigro di altri e preferisce seguirmi sempre in giro per i campi anziché correre con gli altri.

Ho capito  subito che aveva bisogno di una famiglia e per questo ringrazio gli Angeli di averci mandato Wanda, con lei il piccino sarà felice e avrà tutto ciò che gli è stato negato.

E allora ecco che Wanda è scesa, ha intimato attenzione al piccolo Tommi, un bimbetto sveglio e biondissimo e ha saldamente tratto in braccio il suo più piccolo, liberandolo dalla stretta del seggiolino.

"Lui è invece è Guido"ha detto indicando il bimbino "come suo nonno", mi ha spiegato.
Subito  ho ricordato la storia del papà di Wanda e degli ultimi anni che avevano trascorso insieme, dopo la morte della mamma di lei, un racconto che Wanda mi aveva fatto anni prima.
In quegli occhietti seri del bimbo avevo visto uno spirito vivace e pronto, che  stanco del viaggio sembrava  interrogarmi  con un po di dispetto ("e tu chi sei?").
Abbiamo parlato a lungo con la mamma e poi siamo andati a vedere i cagnolini, intanto Tommi il più grande dei due, giocava con Mammola, la grande abruzzese oramai nota a voi tutti,  mentre Guido cominciava a spazientirsi un poco: 
"Scusa Mirina, non avrei dovuto portarlo con me, ma potevo venire solo oggi e non potevo lasciarlo a mia sorella perché è fuori anche lei..." si è giustificata.
Lo ha stretto ancora a se, protettiva, ma lui non voleva saperne , si dimenava e gridava, agitando le manine paffute coperte dai guantini di lana, di una misura incredibilmente piccina...
Ma ecco che d'un tratto è arrivato Jack, sbucato all'improvviso  dalla cucina dei cagnetti..ci ha squadrati un attimo e si è accostato guardingo, osservando con interesse il piccolo Guido.
Lui piangeva da un pò, sembrava inconsolabile e d'un tratto il cagnolino Jack  ha emesso un guaito, lungo e disperato.
E' stato allora che  è accaduta una cosa  davvero inaspettata:
 il piccolo Guido ha smesso di piangere, ha spalancato gli occhi attentissimo e ha abbassato la manina verso Jack...quello si è avvicinato sin quasi a toccarlo e il bimbo e il cane hanno comunicato nella lingua che noi tutti abbiamo dimenticato: quella del cuore.
Io e Wanda osservavamo rapite quell'istante eterno, Guido incantato guardava la creaturina tutto pelo che si sporgeva affettuosa....e all'improvviso, ecco che un sorriso senza denti aveva illuminato tutto il visino del bimbo e Jack aveva preso a scodinzolare e a dimenarsi attorno a lui.
Io e Wanda siamo scoppiate a ridere e siamo  certe di aver assistito al primo atto di una grande storia d'amicizia, un episodio che il piccolo Guido racconterà ai suoi nipoti, insegnando loro a rispettare gli animali.

Ogni essere nasce puro,avvolto da una coltre di fiducia e serenità,che però si modifica a poco a poco, con le vicende che capita d'affrontare nella vita.
Quel tenero germoglio va custodito nei vostri figli, curato e assecondato, altrimenti si nasconderà nelle pieghe di un'anima sofferente.
Osservare il rapporto tra bambini e animali ci ricorda che la loro visione del mondo e degli esseri è espansa : posseggono la straordinaria dote di saper riconoscere il sacro nel quotidiano.
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E' stato allora che uno scalpiccio alle nostre spalle ci ha riportate alla realtà: dietro di noi abbiamo sentito sopraggiungere Mammola e il piccolo  Tommi, entrambe un po gelosi per la mancanza d'attenzione:
"Ma insomma...quando si mangia?"
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Ecco una delle tante storie del Podere degli Angeli, la porgo a voi umilmente perché divenga un dono di gioia.

Pace e Luce

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