venerdì 8 febbraio 2013

Offriamo il nostro Cuore nella Preghiera del venerdì

Molte sono le riflessioni che mi sovvengono durante i miei compiti al rifugio, quando con lo stesso amore e la stessa disposizione che avevo negli anni giovanili nel volontariato con gli umani, cerco di alleviare le pene di questi esserini non umani, ma con lo stesso diritto di anime-persone.
Ringrazio Dio di avermi dato questo compito e di trasfondermi da anni le energie sufficienti e la determinazione per riuscire ad andare avanti per questa strada, una missione questa che non gode del plauso di parenti e conoscenti, increduli del fatto che io abbia abbandonato una vita di grandi opportunità per dedicarmi in silenzio ai piccoli abbandonati.
Ed è difficile far capire loro che trovare la propria dimensione nell'essere e non nell'avere, è essenziale per vivere la vita nella migliore armonia.
Questo post infine è dedicato ai miei molti assistiti, alla loro comprensione e presenza, coloro che hanno compiuto il miracolo di questo luogo d'Amore: siete stati proprio voi, attraverso di me.
L'amore e la cooperazione raggiungono i migliori traguardi.
E mentre asciugo le zampine deformi di un piccolo angelo del rifugio, che ha appena zampettato nella prima neve, penso che si dovrebbe essere sempre più disposti verso il prossimo, in modo equo e leale.
Ripenso alle parole di Gesù che disse: "Quello che farai all'ultimo dei miei fratelli l'avrai fatto a me"...e oggigiorno chi più degli animali è "l'ultimo dei fratelli"?
Quando ci rendiamo conto che la legge protegge, ma mai del tutto...perchè infatti  loro sono ancora senza diritti, offesi e brutalizzati, differenziati in animali di serie A(cani e gatti) e serie B(i cosidetti da "macello"....).
Pensiamo pure alla brutalità dei termini che usiamo, di fronte ad esseri come noi, che hanno lo stesso diritto di godere dell'amore di una madre.
Le voci querule dei benpensanti hanno fatto il loro tempo, come pure gli atteggiamenti dei moderati che rinunciano a vedere l'iperbole dell'ingiustizia che si compie sui banchi dei supermercati, nell'esposizione di tessuti laceri e sezionati, simili alle carrette stracolme dei necrofori, novelli monatti, che trasportavano le membra dei condannati uccisi e dei morti di peste, in un'epoca davvero non troppo lontana.
Mentre riordino il rifugio devastato dalle piogge, ricordo che il cuore e l'anima delle persone è pronto a non far più distinzioni e se molte persistono a dimenticare l'insegnamento di S.Francesco, ricordiamoci che questa nostra terra ha ancora molto da imparare(ancor oggi c'e' chi insinua differenze tra le specie umane...).
Infine pensiamo che la separazione dei diritti e l'inclemenza delle genti, sopratutto d'ordine religioso, continua ad essere causa di guerre e di sopraffazioni nel pianeta.
Ecco dunque la Preghiera del venerdì, che richiama ciascuno di voi ad analizzare i propri bisogni e le proprie necessità e per un giorno, ci si provi  ad accantonarle come per un fioretto e a donare tutta la nostra forza della preghiera a coloro i quali sono martoriati nel corpo e nello spirito, animali o umani non importa, ma doniamo la forza della nostra preghiera ad alleviare la loro pena e ad illuminare il Mondo di una Nuova Luce.
Osservate nel vostro cuore la casina nel bosco: da quella finestrina illuminata dalla candelina bianca, vedrete Mirina intenta alla preghiera.
 Vi aspetterò alle 22.
Pace e Luce

Nessun commento:

Posta un commento