mercoledì 20 febbraio 2013

Come insegnare la Via del Bene

Da una lettera di Padre Mariano a Mirina

-Hai letto il Faust di Goethe? 
"Io sono colui che opera costantemente il bene e pensa continuamente il male"

Estirpare un'energia non corrisponde a credere di averlo fatto, intraprendere una strada non significa aver già fatto tutto il cammino.
Troppi  camminano a tentoni nella nebbia, vagano inconsapevoli tra sponde lacunose e certezze illusorie.
Attimi di pensiero lucido si offuscano di inebrianti menzogne.
Tutto per cercare il significato ultimo ....
In questi tempi molte donne, più degli uomini, sono in cammino per trovare loro stesse, per ritrovare quella fonte da cui sono discese e che lenisce ogni ferita.
Un dispiacere d'amore rende spesso l'uomo cinico, mentre l'alchimia intellettiva della donna si apre a nuovi orizzonti.
Nel dolore cerca disperatamente un appiglio, un recesso, una via.
Non volendo, nella ricerca dell'Amore, si avvicina a Dio.
Ma sul cammino di evoluzione al quale si era avvicinata con attimi di esitazione, incredulità, sofferenza e talvolta, prima del ritorno dell'oggetto del suo desiderio, riscopre una presenza assai meno effimera:
conosce il suo Angelo.
In quella fase si lancia nei dirupi, supera valli e torrioni, cade e sfracella lungo i rovi...solo per quel barlume di eternità che ha intravisto, quel sospiro profondo che parla di gioia indicibile, sublime tenacia, bagliore Divino.
Su questa strada si affollano i mentitori, i farisei,gli stregoni, le fattucchiere...gente d'ogni risma che, a suo modo, ritaglia la propria fetta di emulazione di Dio...
Ma lei vuole conoscere il Messaggio e per questo non si avvede che il prodigio  era già molto vicino a lei. Forse troppo vicino perché lei lo notasse.
Spesso non ha un costo e non si veste di prodigi.Spesso non ha imperativi categorici, ma è semplice e non possiede troni.
Allora lei non lo vede, non ascolta le parole, si lancia nella sua ricerca dell'interruttore che farà scattare la luce della sua potenza.
Solo dopo molto tempo, vinta, abbacinata dalla nuova delusione, ritorna sui suoi passi e nel dolore "vede" la Verità.
Vede il tempo perso dietro i maestri dell'Inganno, mentre il Percorso non necessita delle  suppellettili emotive di questa distonica new age.
Serve fiducia in se stessi ed in un maestro sincero, se siamo così fortunati d'averlo trovato,determinazione nella Preghiera e umiltà nel seguire i suoi insegnamenti, senza permettere all'orgoglio della mente di distoglierci dalle regole di vita che stiamo apprendendo.
Ma se coloro che si rivolgono a te si sono  baloccati negli inganni e poi si sono perduti nell'oceano dell'incertezza, consenti loro di  abbandonare questa dimensione illusoria e divieni subito una Guida per costoro che sono nel buio, apri il tuo cuore e solleva il loro sguardo dal baratro, mostra poi  loro la Luce, a guisa di un angelo...."

Nessun commento:

Posta un commento